VENERDÌ SANTO: LA MORTE
II gruppo dei soldati che seguiva la crocifissione era comandato da Cassio, che in seguito si convertì e prese il nome di Longino. Orami tutto si era svolto. Bevuto l'aceto, il Signore esclamò: "Padre mio, nelle Tue mani raccomando il mio spirito!", chinò il capo e spirò.
La terra tremò e si aprì una fessura tra la croce di Gesù e quella del cattivo ladrone. A quella vista il centurione Abenadar, quello che aveva dato l'aceto a Gesù, si convertì.
Passato il terremoto, i farisei si avvicinarono alla profondissima fessura creatasi e vi gettarono dei sassi per coglierne la profondità, ma non riuscirono a sentire il rumore del tonfo.
Intanto i sepolcri si aprirono ed i corpi di molti santi risuscitarono ed apparvero a molti2. Filato ed Erode, folli di terrore, si aggiravano per le stanze dei loro palazzi in cerca di rifugio e pregarono i loro dei perché li proteggessero. Anche l'evangelista Matteo ricorda questi eventi: "La terra tremò, le rocce si spezzarono e le tombe si spalancarono " (Mt. 27, 52).
Se ritorniamo a quanto detto all'inizio del presente lavoro, riteniamo sia interessante notare la disposizione dei corpi celesti al momento della morte di Gesù. La situazione che ci si presenta è veramente singolare. Se procediamo da est verso ovest troviamo (in perfetto ordine) Saturno, poi Giove, poi Marte, il Sole, Venere, e Mercurio, mentre la Luna non è ancora sorta all'orizzonte e quindi possiamo pensare sia dietro a Mercurio.
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1) II cammino di risalita dell'umanità inizia dal liberarsi dalla condizione terrestre per salire a quella lunare per poi proseguire fino al mondo stellare.
2) In riferimento a questi corpi dei morti che riapparvero bisogna precisare che non fu una resurrezione, ma una testimonianza della vittoria di Gesù sulla morte. Quel che apparve fu il Corpo Incorruttibile dei santi che la Emmerick valuta in un centinaio. Questi Corpi poco dopo tornarono nelle tombe.
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Salta subito agli occhi che questa disposizione è la disposizione "classica" dei pianeti, anche in relazione alle rispettive Gerarchle spirituali, secondo la conosciuta corrispondenza di:
Abbiamo così i sette corpi celesti che si dispongono secondo il loro rapporto gerarchico.
Osserviamo ora come sono orientati. L'orientamento è, come già detto, tra est ed ovest ma all'orizzonte, in quelle direzioni, troviamo rispettivamente la costellazione della Vergine e quella dei Pesci. Si stabilisce così in cielo l'asse Vergine - Pesci.
Nella sua conferenza "Uso corretto e sbagliato della conoscenza esoterica -Confraternite segrete" (Doraach 18-19-25 nov. 1917), R. Steiner parla a lungo di queste due costellazioni e del loro intimo rapporto. In estrema sintesi possiamo dire che esse corrispondono (rispettivamente) alle forze della Madre di Dio (o Santa Sofia) e del Cristo stesso.
La Vergine porta in sé la forza per schiacciare la testa del serpente luciferico attuando così il riscatto di Èva, mentre i Pesci, con il sacrificio loro collegato, quelle per vincere la morte arimanica, riscattando Adamo. Il cosmo intero partecipa così alla vittoria delle forze eristiche sulle forze del Male.
Infine, dietro al Sole, verso la Via Lattea, troviamo (nelle vicinanze) la stella Aldebaran, ossia la dimora celeste dell'entità di Zarathustra, il grande iniziato solare che aveva dato il suo Io al Bambino Gesù Salomonico e che era rimasto in collegamento con l'entità di Gesù anche dopo l'insegnamento di Gesù dodicenne al Tempio1.