VENERDÌ' SANTO: GESÙ PORTA LA CROCE SUL GOLGOTHA
Fu così che Gesù dovette anche portare la croce (che era stata preparata in tutta fretta durante la notte) e questo nonostante il suo corpo ormai fosse completamente orrendamente piagato e sanguinante.
Dalla sera precedente, oltre ad aver subito le inenarrabili atrocità cui era stato sottoposto, non aveva potuto dormire, mangiare e nemmeno bere: era quindi allo stremo delle forze fisiche. Gesù cadde ben sette volte sotto il peso della croce finché, per evitare che morisse lungo il percorso, i suoi aguzzini imposero a Simone di Cirene di portare per lui la croce. Anche questo episodio merita un approfondimento.Il cammino iniziatico prevede sempre tre aspetti del nostro collegamento con il karma: riconoscerlo, osservarlo, amarlo. Gesù Cristo però inserisce un quarto aspetto a questi tre: portare il karma degli altri, del mondo.
Egli infatti era senza karma e quindi la Croce che portava rappresentava il peso del karma dell'umanità. Toccherà a Simone di Cirene sottolineare ciò. Infatti tocca a lui "portare la croce" di un altro uomo, a lui che non ha nulla (apparentemente) da dividere con Gesù, a lui che però è lì, presente all'evento. Egli viene da Cirene e, come già detto per Giuda di Scariot, ciò ricorda la sua iniziazione in Cirene. Simone ha quindi già percorso il suo cammino karmico ed ora è davanti ad un altro uomo, un uomo che "entra" nella sua vita, un uomo che lui ora aiuta a portare la croce, il karma.
Il cireneo rappresenta quindi il primo uomo "normale" che completa, in senso cristiano, la legge del karma, che diventa così atto di amore.
VENERDÌ SANTO: LA CROCIFISSIONE
È quasi mezzogiorno quando il corteo giunge sulla sommità del Golgotha. La parola Golgotha, significa "luogo del cranio", e questo nome era stato dato a quel monte in quanto esso era assolutamente senza alberi. Questo ben si addice alla geografia esoterica della Palestina(1), in quanto la Giudea, la Samaria e la Galilea, sono le tre regioni della Palestina che corrispondono rispettivamente alla testa, alla zona del ritmo ed a quella del metabolismo nell'uomo. Possiamo così riscontrare che Gesù veniva dalla Galilea, che rappresenta le forze della vita (dove c'è anche il mare di Tiberiade), e nel suo cammino è salito verso Gerusalemme,
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(1)Ricordiamo che R. Steiner ci dice che tutta la geografia del Medio Oriente è profondamente esoterica.
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centro della spiritualità, che era anche la zona più deserta della Palestina e che corrisponde alla testa calcarea, dove c'è il monte chiamato luogo del Cranio(1).
La fossa scavata sul Golgotha, per collocarvi la croce, rappresenta anche l'apertura del chakra a mille petali posto sulla sommità del cranio; questo chakra ci permette il completo collegamento con il mondo spirituale. In questo fatto possiamo cogliere un ulteriore aspetto simbolico del processo di risalita.
Come già detto, il cammino cristiano di iniziazione si dispiega in sette tappe : inizia dalla lavanda dei piedi e poi prosegue, in risalita, fino al capo, passando attraverso la prova della flagellazione, incoronazione di spine (qualsiasi cosa avvenga Io debbo rimanere saldo e difendere ciò che è sacro!), portare la croce fino alla crocifissione (sentire il proprio corpo come estraneo, come un pezzo di legno che portiamo), morte mistica (immergersi negli abissi del male, del dolore, della sofferenza, scendere all'inferno), sepoltura e resurrezione (sentirsi uno con la terra, la nostra vita è dilatata a vita del pianeta) ed infine / 'ascensione (la piena risalita nel mondo spirituale). La fossa scavata nella sommità del monte Cranio corrisponde quindi alla fossa scavata nella testa di ogni uomo al momento della sua liberazione dalle forze del Male. Il neonato, ancora "puro", ha la fossetta del cranio aperta.
Prima di crocifiggere Gesù i suoi carnefici gli danno da bere vino misto a fiele, che Egli rifiuta: il fiele rappresenta il male del mondo, male che egli aveva già "bevuto". I carnefici, inoltre, volevano crocifiggere Gesù nudo, ma un uomo pio gli offrì un panno con il quale potè cingersi le reni.
Era circa mezzogiorno ed un quarto quando Gesù fu inchiodato sulla croce. Maria madre di Gesù, Maria di Cleofa, Maria Maddalena, Salomè e Giovanni
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(1)La Emmerick ci dice che in una visione le venne mostrato come, a seguito di sconvolgimenti geologici, a grande profondità sotto la montagna del Golgotha riposavano le ossa di Adamo ed Eva. Inoltre, più tardi, il profeta Eliseo vi trovò il teschio di Adamo e così il monte prese il nome di Calvario. Secondo la Emmerick la croce venne piantata esattamente sopra il luogo ove era sepolto il teschio di Adamo. Più tardi Jafet, (uno di figli di Noè) vi costruì un torchio per pigiare l'uva e la vite del torchio aveva la forma di una croce. Il rosso vino correva a rivoli sulla terra.
Vedere di R. Steiner: "Il Vangelo di Giovanni" XI conf. e "La saggezza dei Rosacroce ".
erano sotto la croce. Sempre la Emmerick, racconta che nel momento in cui la croce fu impiantata nella fossa del monte, al colpo che ne conseguì, la Terra, e tutti i demoni dell'inferno, tremarono vedendo vicina la fine del loro strapotere sull'uomo.
Sia la Emmerick che il Vangelo di Nicodemo, ci dicono che, dall'ora sesta (le 12) all'ora nona (le 15), il cielo si coprì di nubi fitte e rossastre, si fecero le tenebre sulla terra, il Sole misteriosamente fu oscurato dalla Luna(1) e la cortina del Tempio si lacerò nel mezzo, gettando nel terrore tutti gli astanti e gli abitanti di Gerusalemme in quanto segnava la fine degli antichi Misteri lunari. Il Sole divenne color grigio scuro e fu contornato da un cerchio rosso, mentre le stelle apparvero in cielo anch'esse di color rossastro. Gli uccelli cadevano a terra, gli animali urlavano e tremavano: ogni cosa era avvolta nella nebbia. Fu allora che Gesù raccomandò sua Madre a Giovanni. Di questo importante evento diremo più avanti.
Poco dopo le 15 le tenebre cominciarono a dissiparsi, la Luna si allontanò dal Sole, che così riapparve seppur velato da nubi rossastre. La luce delle stelle lentamente svanì.