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| Titolo: La calma - Massimo Scaligero Lun Nov 11, 2013 1:15 pm | |
| LA CALMA
Si è agitati perché ci si agita nello sfuggire a ciò da cui si è presi, onde si alimenta l'agitazione per volerla sfuggire.
A un dato momento si può non sfuggire all'agitazione e decidere di volerla: e volerla sino a sentirla e sentirla sino ad averla come qualcosa a cui ci si può lasciar andare, a cui ci si può abbandonare: nel mezzo della quale ci si può rilasciare, sino ad essere quieti.
E questo è il segreto sinora alluso. Si può giungere a riposare all'interno di essa. Perché in realtà l'Io è sciolto da essa. Si assume l'agitazione come ciò in cui si realizza, per contrapposizione, l'indipendenza dell'Io che in realtà non può essere preso da nulla.
Questo decidere di volere ciò che prima ci voleva e ci agitava, è il movimento dell'Io. Dell'Io che non può avere nulla di contro a sé che esso non sia: che può solo identicarsi con le cose, essendole sino alla radice, e perciò attuando se stesso. È il segreto di aprirsi all'Io che si è, attuandone il potere solare: riconoscibile come la Forza del Cristo.
Ma il movimento dell'Io è il pensiero non dialettico, il pensiero sperimentato nel suo momento di vita.
Ed è l'inizio della vera calma.
Massimo Scaligero (da Dell'Amore Immortale) | |
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| Titolo: Re: La calma - Massimo Scaligero Mar Gen 14, 2014 11:11 am | |
| La quiete assoluta é proprietà degli angeli, noi esseri umani siamo terreni ed agitati da passioni. Per fortuna in un certo senso. Gesú Cristo non a caso é venuto nella carne, é sceso nella materia. Ed era da quanto si legge nei vangeli capace di dolcezza ed anche di ira. |
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: La calma - Massimo Scaligero Mar Gen 14, 2014 11:13 am | |
| Sarebbe meglio dire capace di giustizia forse. |
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Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55
| Titolo: Re: La calma - Massimo Scaligero Mer Gen 15, 2014 8:13 am | |
| Non mi risulta che il Cristo fosse soggetto ad ira. Se ti riferisci al passo dello scacciati i mercanti dal tempio la traduzione corretta del testo è molto diversa da quella che "tradizionalmente "ci viene "elargita". Mi permetto di riportarla, almeno nei punti fondamentali, dove è ben chiaro che il Cristo ha agiro nel tempio interiore (hiero) e non in quello esteriore (naos). (Gv 2,13-25). Grazie Enzo
PURIFICAZIONE DEL TEMPIO (Mt 21,12-13; Mc 11,15; ps 68,10)
1. E prossima era la Pasqua dei Giudei ed il Gesù ascese[1] a Gerusalemmi[2].
2. e trovò nel tempio (interiore) (hiero)[3] i venditori[4] di buoi e pecore e colombe[5] ed i cambiavalute seduti[6].
3. E avendo fatto[7] un flagello di cordicelle[8], espulse dal tempio (interiore) (hiero) tutti[9], le pecore e anche i buoi[10] ed effuse le monete[11] dei cambiavalute[12] e rovesciò i tavoli[13].
4. Ed a quelli che vendevano le colombe[14] disse (eipon): “Togliete queste da qui, (e) non create (poieo) della casa del Padre mio[15] una casa di negoziazione[16]”.
5. I suoi discepoli si ricordarono[17] che è scritto: “Lo zelo della tua casa mi divora[18]”.
6. Risposero quindi i Giudei e gli dissero (eipon): “Quale segno[19] ci mostri, perché crei (poieo) queste cose[20]?”
7. Rispose Gesù e disse (eipon) loro: “Sciogliete[21] il tempio (esteriore)[22], questo, ed in tre giorni lo ergerò”.
8. Dissero allora i Giudei: “Il tempio (esteriore)[23], questo, è stato edificato in quaranta e sei anni[24] e tu in tre giorni[25] lo ergerai?”
9. Ma quello diceva (lego) attorno al tempio (esteriore) del suo corpo[26].
10. Quando dunque si erse da morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto (lego) ciò e credettero alla scrittura ed al verbo che disse (eipon) il Gesù.
11. E mentre era nelle Gerusalemmi, nella Pasqua, nella festività, molti credettero nel suo nome[27], vedendo spiritualmente i suoi segni che creava (poieo).
12. Ma il Gesù stesso non credeva loro, perché egli stesso discerneva tutti[28],
13. e perché non aveva bisogno che qualcuno desse testimonianza attorno all’uomo: infatti egli stesso discerneva cosa ci fosse nell’uomo[29].
[1] Si recò sul piano spirituale.
[2] Da Cana Gesù sale a Cafarnao e ora a Gerusalemme: nell’osso cubico sotto l’ipofisi, sotto i talami dove avvengono le nozze spirituali del “mutate mente”.
[3] Nell’aspetto sacro spirituale. Tutto il passo si riferisce al passaggio dal vecchio tempio esteriore al nuovo tempio (l’interiore): l’uomo. Il tempio viene così a raffigurare l’uomo nella cui interiorità vi è la Casa del Padre. Nell’interiorità umana non vi è solamente la scintilla di origine divina del suo Io Superiore, che gli fu donata alla creazione (Gen 1,27), ma vi è anche la vera e propria presenza del Creatore che nell’uomo si riposò il settimo giorno (Gen 2,2).
Ci sono vari “templi”. Il principale, il tempio di Gerusalemme, rappresenta la fronte tra le tempie, quindi il chakra a due petali, il cosiddetto “terzo occhio”. Il secondo è in Samaria-cuore e il terzo in Galilea-perineo. In generale il tempio è il luogo in cui trovano manifestazione le forze spirituali..
La lingua greca utilizza due termini per “tempio”. Essi sono “hiero” e “naos”. “Hiero” è la parte più sacra di noi stessi, il sancta santorum, dove siamo nel nostro Io Sono e quindi in perpetua comunione con il Cristo. “Naos” è il tempio esteriore di cui il primo fu quello che durante l’esodo gli ebrei innalzavano nel deserto e quindi rappresenta la Tenda dell’Alleanza.
[4] Dal greco poleo, che significa anche “tradire”.
[5] I venditori sono coloro che per egoismo fanno “commercio” delle facoltà umane irretendole nel materialismo e non dedicandole allo sviluppo cosciente del Corpo Incorruttibile. Buoi ossia metabolismo-volontà, pecore ossia ritmo-rumine-sentire, colomba ossia testa-pensare; sono le tra parti dell’uomo viste ancora nel loro aspetto animale. La quarta parte, l’uomo dell’Acquario, è rappresentata da Giovanni Battista e dovrà venire per tutta l’umanità all’Ultima Cena quando i discepoli seguiranno l’uomo con la brocca d’acqua per preparare la nuova Pasqua.
[6] Rappresentano coloro che cambiano il valore alle cose, essi sono seduti, cioè si palesano come uomini che lavorano interiormente.
[7] In latino viene aggiunto “quasi”. Nel senso occulto del fatto la parola c'è.
[8] Rappresenta il corpo astrale riarmonizzato. Esso è collegato al sistema nervoso centrale, attraverso il quale si esprime: le cordicelle, immagine dei nervi. Ricordiamo che il Drago in noi viene rappresentato anche nell’immagine del sistema nervoso centrale. Si noti il “quasi”, che indica la somiglianza ma non l’identità tra piano fisico e piani “sottili”. Si può pensare che dinanzi alla Sua armoniosa integrità i mercanti si sentissero come sferzati. Questo episodio ci mostra il momento in cui nuove forze spirituali sono entrate nell’uomo per renderlo sempre più atto a diventare Tempio dello Spirito.
[9] Solo la Sua presenza, la presenza di un corpo astrale totalmente rinnovato, produce questo effetto di espulsione. Ricordiamo che l’etere del Chimismo è in noi l’etere ordinatore ed agisce espellendo le impurità. Questa espulsione riguarda “tutti”, quindi anche coloro che “comperavano”: ciò ad indicare che la via che vedeva nel sacrificio di un animale il mezzo per riparare eventuali errori era finita.
[10] Al “tutti” ora si aggiungono anche gli animali raffiguranti la volontà ed il sentire. Come dire che anche le facoltà animiche loro collegate esercitate in modo “antico”, ossia attraverso “mediatori”, non trovano più spazio nel nuovo Tempio.
[11] Letteralmente “monete di rame”, metallo legato a Venere, la sede planetaria delle forze luciferiche e della religione/forma.
[12] All’interno del Tempio vigeva una valuta “interna”, non contaminata dai rapporti del mondo; era l’antica forma di purificazione a cui qui il Gesù pone termine. I cambiavalute sono coloro che cambiano i valori delle cose, rappresentano le forze della menzogna.
[13] Anche “le mense”. Il Gesù in realtà non rovesciò nulla: è la sua sola presenza animica riarmonizzata (il “flagello di cordicelle”) che genera lo scompiglio.
[14] Rappresentano lo Spirito Santo, la verità, che viene venduta per sostenere interessi personali. Essi non vengono allontanati dato che portano un aspetto di verità.
[15] Questa Casa è l’interiorità dell’uomo stesso. In una fase “adolescenziale” della coscienza umana era stato consentito di creare edifici (templi) esteriori.
[16] Ossia di mercato. Ciò ricorda il mercato delle indulgenze o la questua che viene fatta durante la Messa poco prima della Comunione.
[17] Il “ricordare” indica la sfera del cuore (ri-cor-dare).
[18] L’ardore interiore verso le cose dello spirito è insaziabile e non fa compromessi.
[19] Anche “portento”.
[20] Vogliono comprendere dove intende portarli. Chiedono ancora un segno, Cana non è bastato loro.
[21] Azione mercuriale di metamorfosi, che nulla ha a che fare con la distruzione. Il corpo umano viene “sciolto” dalla forza dell’amore e ricostruito nel Nuovo Adamo ad opera del Corpo Incorruttibile individualizzato dall’Io Sono.
[22] Il termine usato ora è naos e non è lo stesso di cui al versetto 14 e 15. Naos indica il tempio esteriore, la Tenda dell’Alleanza che accompagnava il Popolo Eletto nel deserto del Sinai. Quindi ora si riferisce al tempio materiale che deve essere sciolto e erto a nuovo dentro di noi, è chiamato a diventare il tempio dell’Io Sono.
[23] Per “Tempio” vedere nota al versetto 2,14.
[24] Significato del numero quarantasei. Adamo è presente in tutto il mondo, come ce lo indicano le iniziali di quattro parole greche. Scrivendo, infatti, in colonna queste quattro parole, che sono i nomi delle quattro parti del mondo: oriente, occidente, settentrione e mezzogiorno, cioè l'universo intero [per cui il Signore dice che quando verrà a giudicare il mondo, raccoglierà i suoi eletti dai quattro venti: cf. Mc 13,27)], se scriviamo in greco questi quattro nomi: dalle loro iniziali otteniamo il nome "Adam", Adamo e vi troviamo anche il numero quarantasei perché la carne di Cristo viene da Adamo e i greci (e Giovanni) scrivono i numeri servendosi delle lettere dell'alfabeto. Considerando le cifre relative alle lettere del nome "Adam", troviamo il tempio costruito in quarantasei anni. In "Adam", infatti, c'è alfa che è uno, c'è delta che è quattro, e fanno cinque; c'è un'altra volta alfa che è uno, e fanno sei; c'è infine my che è quaranta, ed eccoci al quarantasei. E’ da sottolineare che solo Giovanni riporta questi eventi ed il numero 46.
[25] E’ il tempo dell’iniziazione, il tempo della Pasqua.
[26] Soma, ovvero il corpo vivente. Passaggio dal 6° giorno, la creazione dell’uomo, al 7° giorno: la risalita.. Corrisponde a Mc 14,1, l’inizio della Passione e della conseguente fondazione dell’Uomo Nuovo.
In verità il Vangelo riporta “naos”, cioè tempio esteriore, ma per quanto detto riteniamo che sia un errore del trascrittore.
Questo “corpo” è il soma, ossia il corpo compenetrato di vita in contrapposizione al ptoma, il cadavere.
[27] Nello spirito che è in Lui. Nel passo seguente troveremo che lo Spirito è come il vento.. (Gv 3,. Credere nel Nome è maggiore che credere nelle Parole, significa infatti riconoscere lo spirito presente nell’essere: in questo caso nel Cristo presente nel Gesù.
[28] Conosceva la loro poca Fede.
[29] Egli conosce la natura umana, con le sue luci ed ombre | |
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| Titolo: Re: La calma - Massimo Scaligero Ven Gen 17, 2014 1:54 am | |
| Grazie admin, esaustivo, interessantissimo quello che posti. Lo leggo con interesse. |
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| Titolo: Re: La calma - Massimo Scaligero Ven Gen 17, 2014 7:56 am | |
| Grazie a te che ci leggi. Buona giornata | |
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| Titolo: Re: La calma - Massimo Scaligero | |
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