Il mondo,crocifisso,parla attraverso la crocifissione quotidiana dell'uomo: gli chiede l'atto della volontà responsabile,non gli chiede che egli continui a dipendere dalla natura caduta. L'uomo invece tenta consacrare la propria dipendenza,costruendo una scienza del mondo caduto,come se questo fosse il mondo. E tuttavia nel costruire tale scienza egli attinge senza saperlo alla luce da cui puo'scaturire la redenzione: alla pura luce originaria,da cui discende la forma interiore delle cose,la forma originaria perduta,che nell'umano conoscere è sempre sul punto di restituirsi,e tuttavia viene sempre ignorata. In tal modo la Vergine del mondo,sia come simbolo sia come presenza sovrasensibile,permane sconosciuta: ma senza la sua forza,non è possibile accedere al segreto dell'Io,che è il segreto del pensiero,del concreto conoscere,il segreto della redenzione della natura. L'uomo permane un ego necessitante di brama,di ignoranza e di morte. La Luce del mondo è il Logos,ma l'umanizzazione della Luce, il potere che congiunge la Luce con l'umano,il trascendente con l'immanente,è la virtù individuale più incorporea,perciò più magica,simboleggiata dalla Vergine,l'Iside-Sophia.
Massimo Scaligero - Iside-Sophia la dea ignota