L’evoluzione del mondo e l’uomo: Saturno
Se ci si vuol fare un’idea approssimativa, delle condizioni prevalenti durante l’evoluzione di Saturno, bisogna tenere presente, che a quel tempo le cose e gli esseri che appartengono attualmente alla Terra e costituiscono i regni animale, vegetale e minerale, ancora non esistevano. Gli esseri di questi tre regni si formarono soltanto più tardi, mentre esisteva allora soltanto il corpo fisico dell’uomo.
Alla Terra, attualmente, appartengono non soltanto gli esseri dei suddetti regni e l’uomo, bensì anche altri esseri, che agiscono a livello spirituale, i quali erano presenti anche durante l’evoluzione di Saturno e che determinarono grazie alla loro attività, l’evoluzione dell’uomo. Se si dirigono gli organi di percezione spirituale, verso la metà di quel periodo dell’evoluzione di Saturno, si palesa una condizione che consiste, per la massima parte, soltanto di “calore” (termine con cui non si intende propriamente il concetto odierno di calore). Non vi si trova nulla di gassoso, liquido e tanto meno solido, tutti questi stati si costituiranno infatti soltanto più tardi, nelle seguenti incarnazioni planetarie.
Supponiamo ora che un essere umano, fornito degli attuali organi sensori, potesse avvicinarsi a Saturno, (l’esempio viene ovviamente citato soltanto a scopo di illustrazione) ciò che egli percepirebbe sarebbe solamente una condizione di calore. Egli non vi troverebbe una uguale distribuzione di questo calore, ma sentirebbe piuttosto un alternarsi di parti più calde e di parti più fredde; percepirebbe alcune determinate linee di calore radiante, le quali verrebbero a costituire delle forme irregolari. Si troverebbe dinnanzi un’entità cosmica, in sé organizzata e costituita di solo calore.
All’uomo di oggi riesce difficile rappresentarsi un corpo composto di solo calore, poiché egli non è abituato a considerare il calore come un fenomeno per sé esistente, bensì come una qualità percettibile. Perciò a colui, specialmente, che ha adottato le idee della fisica attuale, parlare di calore nel senso sopra detto sembrerà totalmente assurdo.
È necessario però a questo punto, ammettere l’esistenza della percezione occulta, se si vuol seguire l’indagatore spirituale in questo campo. Ad esso il fatto appare infatti in maniera diversa, per lui è soltanto una sostanza ancor più sottile di un gas, egli parla di corpi di calore, così come parla di corpi formati da gas o vapore.
Nel mondo fisico, il calore si manifesta come uno stato dei corpi solidi, liquidi e gassosi, il quale però, non è che l’aspetto esteriore del calore o l’effetto di esso. La fisica non parla cioè dell’intima natura del calore. Bisogna perciò per capire, cercare di rappresentarsi l’esperienza interiore che si ha, quando si prova la percezione del calore. Solo questa esperienza interiore, è in grado di dare un’idea approssimativa di ciò che era Saturno durante quel periodo della sua evoluzione.
In un corpo cosmico con tali caratteristiche, non esistono condizioni adatte per gli esseri animali, vegetali e minerali dell’epoca presente. Le entità, che avevano su Saturno il loro campo di azione, si trovavano infatti su di un gradino di evoluzione totalmente diverso, da quello degli esseri terrestri attuali fisicamente percettibili. Essi non avevano un corpo fisico, come quello che l’uomo possiede oggi. Bisogna perciò ben guardarsi dal pensare all’attuale corporeità fisica dell’uomo, quando si parla in questo contesto di “corpo fisico”.
Rudolf Steiner