Egli solo è Colui che è. Questa conoscenza in atto, immediata della coscienza, che sopprime pensieri e concetti, questa esperienza di percezione intellettuale, al di là dell'organo mentale, è la esperienza di partecipazione, contemplazione o visione.
Ma, primo compito spirituale dell'uomo è quello chiamato della restaurazione primordiale o reintegrazione edenica.
L'essere vivente deve ristabilire il suo schema umano nello stato della umanità edenica, ossia deve riportarsi nel centro dell'essere, nel cuore, punto di coincidenza dell'umano con il divino, strappando le energie dei sensi esterni e del senso interno o mentale, dall'involucro fisico.
Non più costretto dai limiti del mentale deve riaffacciarsi al piano sovrasensibile, alla comunicazione con la Luce increata, con lo Spirito di Dio, di cui è ridivenuto tramite, per rivivificare le sue facoltà, i suoi involucri sottili: Lux erat vita hominum.
Il secondo compito del cosciente, una volta rivivificata e dominata l'individuazione umana nella sua integralità, è quello di superare la stessa condizione umana, di ritrarsi, cioè di gradatamente liberarsi dallo schema umano in cui è imprigionato, in cui è caduto nelle sue peregrinazioni cosmiche.
Per poter realizzare ciò, occorre che il principio cosciente non solo sfugga completamente all'attrazione dei sensi, ma abbandoni radicalmente il mentale, in modo da essere al di fuori di ogni sensazione, sentimenti, memorie, immagini e pensieri.
Essere tutto raccolto in se stesso, solo illuminato e vivificato dalla Luce increata, Luce di vita del Logos, per distruggere, con tale Luce di Vita i legami karmici dei sensi esterni e del mentale, e riprodurre lo stato di nudità, di libertà in cui era prima di entrare nello schema umano, prima di umanizzarsi.
Tramite la Vita del Logos, l'iniziato gradatamente ascende la Via tracciata e percorsa dal Cristo: Cristo ha vinto la Morte con la Resurrezione, l'uomo che è morto a se stesso s'impossessa della Vita e nel Cristo risorge!
La Sapienza, nell'Ordine Universale ha operato, in Virtù del Logos, Verbo Divino, reso manifesto.
La Verità è al di sopra dell'umano pensiero e si raggiunge solo per mezzo dell'Intelletto trascendente.
Ogni Conoscenza di ordine propriamente metafisico ed iniziatico, quindi di ordine universale, è ricevuta dall'Intelletto puro: facoltà trascendente dell'essere, facoltà ch'è propriamente chiamata intuizione intellettuale. Quando la Conoscenza si manifesta, e viene ricevuta dall'intelletto puro, la Luce che di sé riversa, è simile a un lampo di folgore che illumina e investe della sua dimensionale Luce l'essere ricevente.
S. Tommaso spiega: La virtù intellettiva è una somiglianza partecipativa di Colui che è il primo Intelletto. Ond'è che la virtù intellettiva della creatura, dicesi ch'è un Lume intellegibile derivato dalla prima Luce.
Guènon afferma che: Ogni Conoscenza è veramente iniziatica, se risulta da una comunicazione stabilita coscientemente con gli stati superiori.
Questa, allora è considerata come ispirazione o rivelazione e, per la certezza assoluta che implica in sé, è Conoscenza diretta d'ordine trascendente, di conseguenza diviene inesprimibile e incomunicabile: è il lampo folgorante, quindi inesprimibile a parole o definizione. Questa Luce oltre a creare uno stato virtuale di grazia, sveglia le singole e illimitate facoltà superiori, suscitandovi una effettiva sete di maggiore conoscenza, di Sapienza.
La Sapienza è incommensurabile, molteplici sono i suoi aspetti, vari e tanti i rapporti e le forme, natura e doti, ordini visibili nella natura, molte le considerazioni: La Sapienza è veduta facilmente da quelli che l'amano, ed è trovata da quelli che la cercano.
La universale concatenazione che esiste di tutte le cose, dalla casualità alla relazione di affinità e di repulsione che legano le une alle altre e che provoca il moto di reazione le une rispetto alle altre, forma un aspetto della Sapienza, Mente Ordinatrice. Questa immagine della Sapienza divina: macrocosmo per universo, e microcosmo per l'uomo, sono in rapporto l'uno all'altro, appunto in virtù delle influenze e corrispondenze analogiche, in quanto l'uomo contiene in sé tutti gli elementi di cui l'universo è composto, inoltre possiede un attributo che lo distingue e differenzia dal Cosmo: la Rivelazione insegna che l'uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio, e che la sua Anima è immortale.
Esiste però un legame così affine, continuo e corrispondente tra le due nature (macrocosmo e microcosmo) che, ogni virtù superiore esistente nel macrocosmo diffonde e irradia il suo raggio sul microcosmo, scorrendo fino alle ultime nature, con un susseguirsi di coerenza e corrispondenza tale che, a sua volta la natura umana attraverso queste virtù ascende, e perviene alle supreme virtù. Tale dipendenza, coerenza e corrispondenza, cioè, il fondamento di questa meravigliosa operazione di concatenazione, rientra nella Sapienza, e il conoscerla, è come una necessità richiesta dall'essere,
per poter porre le singole forze in una attitudine di esplicare e svolgere dette forze, per attirare a sé queste virtù, appartenenti al mondo celeste.
tratto da "Esoterismo Cristiano e Amore", di Paolo Virio