LA FIGURA DI GIUDA
Analizziamo ora più approfonditamente la personalità di Giuda. In una precedente incarnazione egli era Edipo, colui che uccise il padre e sposò sua madre. Tra l'incarnazione come Edipo e l'incarnazione come Giuda vi fu un'incarnazione intermedia: Giuda Maccabeo (dalla parola maqqabah che significa martello). I Maccabei furono cinque fratelli che combatterono e morirono per la libertà di Gerusalemme, ed a capo dei fratelli vi era Giuda Maccabeo. Quando si reincarnarono, i Maccabei divennero cinque dei dodici Apostoli.
Quando Edipo - Giuda Maccabeo rinacque come Giuda Iscarioia, sua madre, sapendo a quali bassezze era destinato, lo abbandonò. Giuda fu trovato ed allevato dalla regina dell'isola di Scariot, sede del culto dei Misteri. Crebbe e fu iniziato ai Misteri di Scariot (per questo è detto l'Iscariota) dalla regina (gli fu data un'iniziazione femminile e quindi di tipo lunare). Giuda è una personalità molto complessa e tormentata. Egli nutriva allo stesso tempo amore ed odio per il potere romano e si mise al servizio di Pilato.
Un giorno, per compiacere Pilato rubò delle mele dal giardino della villa vicina e, colto sul fatto dal proprietario, lo uccise. La vedova dell'uomo domandò giustizia a Pilato e lui la diede in sposa a Giuda. Ciò che Giuda non sapeva però era che la vedova di quell'uomo era in realtà sua madre, e che l'uomo che aveva ucciso era suo padre. Si ripetè dunque la storia di Edipo. Parlando del passato i due si resero conto di essere madre e figlio e la madre, che era anche una delle Pie donne, non sapendo più cosa fare chiese a Gesù di prendere con sé Giuda. Gesù, pur sapendo ciò che Giuda era destinato a fare, ebbe misericordia e lo accettò tra gli Apostoli
Giuda, nella sua contraddizione, era al servizio di Pilato, ma desiderava ardentemente l'indipendenza da Roma. Vedeva per questo in Gesù colui che poteva capeggiare una rivolta politica e liberare il popolo di Israele. Una volta che si rese conto che la libertà portata da Gesù non era una libertà politica, decise di tradirlo, sperando di spaventarlo e di costringerlo così ad organizzare la rivolta. Andò al tempio e vendette Gesù per trenta denari d'argento. L'iniziazione del tempio era un'iniziazione di tipo lunare, era l'iniziazione di Jahvè, Elohim solare che agiva attraverso la Luna sul popolo ebraico da migliaia di anni, per preparare adeguatamente un popolo che potesse cogliere l'entità di un Dio non tramite simboli ma nel pensiero. I trenta denari d'argento simboleggiano un gradino iniziatico che Giuda chiede in cambio del suo tradimento. Quando Giuda si rende pienamente conto di quello che ha fatto (è l'unico degli Apostoli - oltre a Giovanni, che in realtà è un discepolo - a vedere Gesù sulla Croce, pur da lontano) torna dai Sacerdoti e getta a terra le monete d'argento. Con quel denaro verrà comprato il Campo del Vasaio, per dare sepoltura agli stranieri. Il vaso simboleggia l'anima, che ha sede negli organi cavi. Negli organi cavi ha sede anche l'entità di Lucifero che, come abbiamo detto, è di natura animica e mira a conquistare il nostro corpo eterico. Già nella tradizione egizia gli organi venivano estratti dal defunto e conservati nei vasi canopi, quindi ritroviamo il collegamento tra il vaso e l'anima. Il "vasaio" in questione altri non è che Lucifero, che si scatena attraverso lo spirito del popolo ebraico e fa condannare a morte Gesù. I Sacerdoti infatti sapevano bene che Gesù era il Figlio di Dio. La sua linea di discendenza fu preparata per migliaia di anni proprio all'interno del tempio, dai Sacerdoti, ma essi tradirono la loro missione spinti da Lucifero ed Arimane.
Torniamo alla figura di Giuda. Una volta abbandonato il tempio, preso dalla disperazione decide di impiccarsi. Si impicca con la propria cinta ad un sicomoro (ancora oggi detto Albero di Giuda) e, cosa molto strana per una morte da impiccagione, le sue viscere cadono a terra.
Possiamo analizzare le polarità tra la morte di Gesù e quella di Giuda. A Gesù vennero fatte indicibili torture ma non gli fu spezzato alcun osso, mentre Giuda, impiccandosi, si spezza l'osso atlantideo. A Gesù il collo non viene toccato, Giuda invece si appende per il collo. Dalla Croce cadono a terra Sangue ed acqua, mentre per Giuda sono le viscere a cadere. Si può pensare che le viscere di Giuda contenessero ancora il boccone mangiato durante l'Ultima Cena e che proprio quel boccone mostrerà a Gesù, come gesto di pentimento, la strada per scendere agli Inferi e riscattare Adamo.
Anche nelle successive incarnazioni di cui siamo a conoscenza Giuda divenne una personalità importante, ma allo stesso tempo contraddittoria e rivolta alla materialità.
Come Sant'Agostino, padre della Chiesa, egli giocò un ruolo estremamente importante, ma ostacolò il cammino spirituale individuale per circa 1500 anni. Il famoso aneddoto del bambino sulla spiaggia, che non poteva portare il mare nella piccola buca che aveva scavato(15) , fu da lui preso ad esempio del fatto che l'uomo non poteva, con la sua mente limitata, sperare di capire Dio. Per questo fino a non molti anni fa era addirittura vietato leggere la Bibbia senza la presenza di un sacerdote.
Come Leonardo da Vinci, egli unì un'arte sublime ad una capacita meccanica straordinaria, ma costruì anche molte macchine da guerra. Ricordiamo come Leonardo abbia dipinto in modo precìso l'Ultima Cena nei momento esatto dell'annuncio del tradimento, e come la composizione di quest'opera gli abbia richiesto l'impegno di tutta una vita, dato che non riusciva a dipingere la figura di Giuda. Inoltre, studi di storici dell'arte hanno rilevato come in questo quadro la prospettiva sia improntata sul "punto dì osservazione" dì Giuda.
Come Immanuel Kant egli negò all'uomo qualsiasi capacita di arrivare a conoscere la verità delle cose, affermando che tutto ciò che cogliamo esiste soltanto nella nostra mente, e al di fuori di essa è totalmente diverso da come lo vediamo: la sua vera forma è per noi inconoscibile In questo modo diede in eredità al sapere futuro (alla Filosofia su cui si basano le nostre Università) un uomo diviso in due, tra ciò che crede (Dio, l'anima, la vita ultraterrena, lo Spirito) e ciò che invece conosce (che si limita alla materia) Su questa concezione si posero le basi per la divisione contemporanea di scienza e filosofia, di materia e spirito. Portando avanti però le sue qualità artistiche, Kant sviluppo una feconda teoria, ampliata poi da Goethe, sulle qualità del Genio artistico, teoria che in un certo senso contraddice le sue affermazioni precedenti.
Giuda è quindi una personalità alquanto complessa, più di quanto possa sembrare, con un karma estremamente gravoso.
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(15) Egli disse ad un bambino, che intento a versare in una buca sulla spiaggia l'acqua del mare: "Come credi di poter racchiudere il mare nella tua piccola buca?", volendo significare che le forze umane non sono in grado di stringere un rapporto diretto con Dio.
Ognuno dei Dodici Apostoli può essere considerato il portatore di una particolare qualità:
Come possiamo vedere Giuda rappresenta la sofferenza, e visto che il suo posto fu preso da Paolo, che rappresenta la conoscenza, possiamo veramente dire che "La conoscenza è figlia del dolore".
In realtà gli Undici scelsero Mattia come successore di Giuda, ma spiritualmente il suo vero successore fu Paolo.
Tratto dagli studi scientifico spirituali di Enzo Nastati e collaboratori