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| Titolo: Giuseppe d'Arimatea - Studi scientifico Spirituali di Enzo Nastati Gio Apr 03, 2014 5:40 pm | |
| Dalla collana degli studi scientifico spirituali di Enzo Nastati e Suoi collaboratori Tratto dal lavoro: "Commenti ai Tre Giorni della Passione"
GIUSEPPE D'ARIMATEA
Giuseppe d'Arimatea, oltre che essere un sacerdote del Tempio è, in occulto, un discepolo di Gesù. Secondo alcuni ricercatori la città di Arimatea non è mai esistita e con il nome Arimatea si voleva dare indicazione di un luogo non di tipo geografico, bensì spirituale; secondo altri era una città della Samaria, ora scomparsa, in ogni caso il nome della città può essere scomposto in Arima-Tea, dove Tea significa Dio e Arima può assumere due significati il primo dei quali è Arimane, l'entità del male, ma la seconda è Maria (anagramma di Arima), che rispetto ad Arimane rappresenta la perdita della negazione "ne" e quindi il superamento dello stesso. Possiamo quindi ipotizzare che Giuseppe viene da un luogo spirituale1, dedicato alla divinità, che porta le forze di Maria, e determina il superamento dell'azione di Arimane. Facciamo un passo avanti ed aggiungiamo alla nostra scena l'immagine di Giuseppe d'Arimatea che raccoglie le ultime gocce di sangue di Gesù con la stessa coppa usata durante l'Ultima Cena; coppa meglio conosciuta come Sacro Graal. Molto si è scritto attorno al Sacro Graal e certamente qui noi possiamo solamente dare quelle indicazioni utili alla comprensione degli eventi in oggetto. Innanzi tutto questa era una antichissima coppa sacerdotale che era servita per officiare al Divino. Essa aveva fatto parte del tesoro del Tempio e Giuseppe di Arimatea l'aveva acquistata come oggetto di "antiquariato", dato che i sacerdoti ebraici, che l'avevano messa in vendita, avevano completamente dimentica:: l'importanza di tale oggetto. Questa coppa era la stessa con la quale Gesù Cris:: aveva celebrato il mistero dell'Eucarestia durante l'Ultima Cena. In essa, quindi il vino era diventato sangue. Ricordiamo che il termine Sacro Graal, nella lingua occulta, si deve leggere come Sang-Real, ossia essa rappresenta il mistero del cosiddetto "Sangue reale" la linea del sangue "blu" dei monarchi che discendono da Salomone. I regnanti che appartengono a questa linea di sangue hanno conseguito una iniziazione che permette loro di esercitare particolari poteri. Uno dei massimi rappresentanti di essa fu Carlo Magno, il fondatore del Sacro Romano Impero, colui che portava la Corona Ferrea, ossia la corona che conteneva al suo interno uno dei chiodi di ferro con il quale Gesù fu crocifisso. Egli salvò inoltre l'Europa dall'invasione araba ed istituì il "Cammino de Santiago di Compostela ", ossia il percorso iniziatico che dalla Francia portava in Galizia, nel nord della Spagna. Questo, unitamente a quello a Roma ed a quello in Terrasanta, era uno dei tre pellegrinaggi della cristianità medievale. Ebbene, ora tutti questi eventi storico-spirituali si riuniscono nel momento della "svolta dei tempi", nel momento del Golgotha. La scena è costituita da questo monte completamente calcareo e sappiamo che il calcare è la sostanza materiale cui fa riferimento Arimane (in noi egli agisce tramite lo scheletro). Come già visto, le forze di Arimane sono forze dell'odio, della prevaricazione e della violenza.
immagine della coppa del Graal nel rapporto Sole-Luna
II Golgotha è simbolicamente riconducibile al nostro cranio, la parte più ossea in noi, la più morta, sulla sommità del quale c'è la fontanella, che possiamo immaginare come il punto dove è stata piantata la Croce; il sangue che cade quindi scende nel cervello, e ivi provoca una profonda trasformazione, e poi può venire raccolto dalla coppa del Graal, rappresentata dalla sella turcica, posta tra il cervello ed il cervelietto1. Il disco solare si appoggia così sulla falce lunare, l'Io superiore viene accolto dall'Io inferiore. La cronaca evangelica, a questo punto, ci presenta Giuseppe d'Arimatea che depone il corpo di Gesù dalla croce, lo lascia al dolore ed alle braccia di Maria ed infine lo pone in un sepolcro nuovo posto in un giardino. Trentatré anni prima, Gesù era nato da Maria Vergine e da Giuseppe padre "putativo", ebbene ora ritroviamo una situazione analoga anche se articolata su di un altro piano. Abbiamo così una Maria ed un Giuseppe anche per la nuova nascita: la resurrezione. Ancora una volta Maria è quella che partecipa alla nascita e Giuseppe quello che da la possibilità che ciò avvenga. Ancora una volta la "gestazione" avviene in un grembo "vergine"; prima quello di Maria, ora in quello della montagna. Il giardino rappresenta il piano del "vitale" ed in questo elemento vitale si trova la grotta calcarea vergine dove avviene una nuova gestazione, non più di nove mesi, ma di tre giorni. Come detto, dopo la gestazione ci sarà la nuova nascita: la resurrezione. Giuseppe e Nicodemo, con gesti di infinita venerazione ed amore, effettuano così la deposizione del corpo di Gesù aiutati da Cassie e dal centurione Abenadar convcrtiti. Il corpo fu affidato a Maria che lo strinse a sé inondandolo di quell'infinito amore che ella gli portava. Maria aveva partecipato in ispirito a tutti gli eventi, a tutte le sofferenze e dolori che suo figlio Gesù aveva dovuto passare durante la Passione. Mentre dunque Maria lo accarezzava e baciava, la Maddalena posava le labbra sui piedi martoriati di Gesù. Fu così che il corpo di Gesù fu mondato dal sangue rappreso e dallo sporco da Maria Vergine e Maria Maddalena, mentre Giovanni le assisteva portando loro l'aiuto necessario. Fu così tolta la corona di spine ed ogni piaga e ferita fu lavata e unta di balsamo. Come gesto di rispetto anche l'acqua utilizzata non venne gettata via, ma conservata in otri di cuoio. Infine il capo fu avvolto in bende sottili che lasciavano però ancora visibile il volto. ------------------------------------------
Similmente avevamo visto che Giuda era chiamato Iscariota in quanto legato ai misteridell'isola di Scariot.:A questo riguardo merita riportare un'osservazione effettuata comparando la descrizionedel Castello del Graal e l'indagine al microscopio elettronico del cerveletto umano. ------------------------------------------ | |
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