Qual nesso vi sarebbe mai tra le diverse incarnazioni di un uomo sulla Terra, il quale ancora non ricordi le sue incarnazioni precedenti, se non vi fossero certe entità le quali, per così dire, collegano tra loro le diverse incarnazioni, e vegliano sul progressivo sviluppo dell’uomo da un’incarnazione all’altra?
Per ogni individuo umano dobbiamo presupporre un’entità che, per il fatto di essere di un grado superiore all’uomo,conduce l’individualità a passare da un’incarnazione all’altra. Va però notato che queste non sono le entità che regolano il Karma, queste sono semplicemente entità custodi, le quali serbano memoria dall’una all’altra incarnazione fino a che l’uomo non sia in grado di serbarla da sè. Queste entità sono appunto gli Angeli.
Possiamo dunque dire che ogni uomo è, in ogni incarnazione, una persona, ma che su ciascuno veglia un’entità la quale ha una coscienza che va da incarnazione a incarnazione. Per questo fatto l’uomo che ai primi gradi di iniziazione non sa ancora nulla per scienza propria delle sue incarnazioni precedenti, acquista però la possibilità di interrogare, in proposito, il suo Angelo. Ciò è assolutamente possibile a certi gradi inferiori dell’iniziazione. Possiamo dunque dire: gli esseri angelici stanno un grado più su degli uomini, hanno il compito di vegliare su tutto lo svolgimento del filo umano che per la singola individualità passa attraverso le successive incarnazioni”
( R. Steienr, Gerarchie spirituali, pp.83/4).