L'IMPORTANZA DELLA STORIA
Goethe disse che la cosa piú bella della storia è l’entusiasmo che essa suscita, e che ci sprona a compiere le medesime azioni. In un senso piú profondo ogni sapere ed ogni conoscenza conseguono il loro vero valore quando si riversano nella vita. Nella storia occorre risalire molto indietro per trovare le cause degli sviluppi successivi. Come per comprendere singole branche dell’evoluzione esteriore della civiltà umana, ad esempio la costruzione di ponti o di vie, dobbiamo tener presente che esse sono il frutto delle conquiste di singole scienze, della fisica e della matematica, cosí ravvisiamo ovunque nella storia vera e propria i frutti di avvenimenti anteriori. Da epoche remote trae origine ciò che si manifesta nella nostra vita.
L’uomo moderno attribuisce valore al capitalismo, alla parvenza legata al possesso. Il processo storico mostra tuttavia come vadano sempre piú cadendo le barriere che impediscono la personalità dall’esterno. Si prepara cosí il terreno per il nuovo ideale: che l’uomo libero, movendo dallo spirito, consegua un nuovo valore. L’uomo ricolmo di ideali sarà colui che, affrancato da tutte queste forme di oppressione, libero dal gravame terreno, potrà levar alto il proprio sguardo. Soltanto allora potrà inverarsi pienamente il detto di Hegel secondo cui la storia è il progresso dell’umanità verso la coscienza della libertà.
Il vero progresso spirituale si compie quando la vita economica non è soffocata. Non che la vita spirituale derivi dal progresso materiale, bensí il vero progresso spirituale si compie là dove la vita economica non è soggetta ad oppressioni ed angustie.
Voi sapete che il presente è il risultato del passato. Coltiveremo dunque la storia nel giusto modo se dal passato impariamo per il presente ed il futuro secondo quanto ci viene tramandato nel detto di un antico bardo celtico: la piú bella musica, per lui, è quando ode della antiche gesta, che lo scuotono e lo infiammano.
Come è vero che l’esistenza umana è il piú importante dei fenomeni e quindi l’uomo stesso il piú degno di studio, cosí è vero che l’uomo rimane un grande enigma. Se l’uomo si rende conto di essere un mistero a se stesso, perverrà ad un corretto atteggiamento nello studio.
Infatti egli potrà porsi di fronte a se stesso con giudizio veridico solo sapendo che il suo segreto è riposto nel rapporto della propria esistenza con il Tutto. Questo gli offre il supporto per ogni suo operare ed agire.
Se l’uomo vuole apprendere qualcosa sul segreto del proprio essere deve rivolgersi alla scienza che narra dei suoi propri aneliti. Nella storia universale vediamo come sentimenti e pensieri trapassino in azioni. Dovremmo dunque imparare la storia per dar ali alle nostre speranze, ai nostri pensieri e sentimenti. Traiamo dai tempi passati quanto ci occorre per il futuro, quanto ci occorre per la vita, per l’azione.
R. Steiner, La nascita dello spirito europeo, edizioni Tilopa, Roma 1998