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Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55
| Titolo: Raffaello - Da ultima Conferenza di Steiner - Domach, 28 settembre 1924 Mer Apr 24, 2013 2:14 pm | |
| ....gettiamo uno sguardo a Raffaello e seguiamo com’egli sia passato attraverso le porte della morte, com’egli con la sua capacità artistica, che già sulla terra brillava come un astro e irradiava luce stellare, penetri nei mondi stellari, nella sfera dell'evoluzione spirituale, miei cari amici, allora ci renderemo conto di quanto segue. Vedremo come Raffaello, attraversando la sfera lunare, venga in contatto con quegli esseri spirituali che vivono nella sfera lunare; esse sono le individualità spirituali, che una volta furono le antichissime possenti guide dell'umanità ai suoi primordi, dalla sapienza dei quali Raffaello, come Elia, era ancora profondamente ispirato. Vediamo com’egli si trovi in comunione con questi esseri lunari e con tutte le anime con cui aveva percorso le sue precedenti tappe della vita terrena, com’egli si unisca spiritualmente con quelle che sono le antiche origini primordiali terrene e con tutto quanto è forza essenziale che rese possibile un formarsi della umanità ed un compenetrare divino di quanto veniva creato sulla terra. Vediamo Raffaello veramente fra i suoi, unito a coloro con cui nella sua vita come Elia amava di più trovarsi insieme, perché erano quelle entità che al principio dell'essere della terra avevano dato ad essa la sua vera meta. Lo vediamo poi percorrere le sfere di Mercurio, insieme ai possenti risanatori cosmici, dove elabora per la sua entità spirituale ciò che lo rese capace di creare già in origine qualcosa di così sano e risanatore oltre ogni dire, in linee e colori. Tutto quanto egli ha dipinto su tela e sulle pareti e che è fonte di massime consolazioni, di infinito entusiasmo negli uomini capaci di comprenderlo, tutto quanto era così compenetrato di luce, irradiante luce, veniva a lui rivelato nei rapporti cosmici in cui poteva penetrare, passando attraverso il mondo delle entità della sfera di Mercurio. E così egli, che sulla terra aveva sviluppato un tale amore per l'arte, che si era completamente trasfuso nell'amore per il colore e per la linea, viene trasportato nella sfera di Venere che con amore lo sospinge verso l'alto, a quella vita solare da cui, come profeta Elia, aveva donato all'umanità, attraverso il suo popolo, quelle grandi verità che sono guida delle sue mete. Vediamo come di nuovo, nella sfera solare, egli è in grado di vivere in modo intimo, in modo diverso da allora quando si trovava sulla terra come discepolo del Cristo Gesù, tutto quanto egli aveva vissuto, allorché attraverso l'Iniziazione del Cristo Gesù, da Lazzaro egli era diventato Giovanni. E vediamo come, nella sua trasformazione cosmica del cuore umano, egli vede irradiare in lucente chiarità cosmica, ciò che poi ha dipinto luminosamente per i fedeli del Cristo Gesù. E vediamo poi in che modo, pieno di sapienza, entra nella sfera di Giove, ciò che egli porta in sé nelle profondità inaudite della sua anima. Come egli sia in grado di riassumere tutto questo nella saggezza, insieme a grandi entità, come quella che s’incarnò poi in Goethe nella evoluzione successiva. Egli si trova nella sfera di Giove anche insieme a quegli esseri spirituali che si trovavano sulle vie errate e che avevano portato ciò che è essenza cosmica, pensiero cosmico verso la magia: qui crea le fondamenta per il suo idealismo magico, partecipando, convivendo con quella entità che più tardi sulla terra sarà il futuro Eliphas Levi. Vediamo com’ egli prenda parte a tutto quanto viveva lassù, nelle sfere celesti, in Swedenborg.Ultima conferenza di Steiner Autore: Rudolf Steiner Traduttore: F. Podreider ricerca di Giorgio Buciolacchi | |
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