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Titolo: La musica e i suoni della natura Sab Mag 28, 2011 11:43 am
LA MUSICA E I SUONI DELLA NATURA
La musica e i suoni della natura sembra siano accordati su 432 Hz e non su 440 Hz . Le onde Alfa sono stimolate positivamente da frequenze a 432 Hz, favorendo così un equilibrio tra i due emisferi cerebrali. La musica a 440 Hz dovrebbe agire solo sul cervello mentre la musica a 432 Hz agirebbe su tutto il corpo, migliorando così la concentrazione e la meditazione. A tal proposito mi chiedevo se è consigliato fare la concentrazione e la meditazione accompagnata da questa musica o se è sempre preferibile mantenere in questi momenti un sano silenzio.
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Ultima modifica di Admin il Sab Mag 28, 2011 11:45 am - modificato 1 volta.
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Titolo: Re: La musica e i suoni della natura Sab Mag 28, 2011 11:45 am
Commento di Enzo Nastati
La Natura è a un livello "energetico" inferiore dell'uomo per cui non mi stupisce che sia "accordata" ad una frequenza più bassa. Accade anche con l'omeopatia. Ritengo quindi che i 440 siano per l'uomo.
Enzo
Ultima modifica di Admin il Sab Mag 28, 2011 1:11 pm - modificato 1 volta.
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Titolo: Re: La musica e i suoni della natura Sab Mag 28, 2011 12:50 pm
Precisazione tecnica: accordati su 432 Hz e non su 440 Hz significa basati su di un LA a 432 Hz e non a 440. Poiché la natura non suona strumenti musicali, pur producendo suoni, occorre tener presente che questo discorso dei 432 o 440 vale solo per l'uomo e per la scala musicale occidentale. Si può invece dire che il LA a 432 Hz è più in armonia con le leggi della natura nell'uomo, e che con il 440 viene stimolato un aspetto portatore di malattia. Da quanto dice Nastati pare che i 440 siano "adatti all'uomo". Lo si può forse dire solo nel senso che le disarmonie portate dall'uomo hanno infine prodotto questo ulteriore ostacolo, ma non nel senso che siano "sani". Chi soffre non abbisogna di ostacoli, ma di aiuti. E anche gli ostacoli, servono solo se si è in grado di riconoscerli e, soprattutto, di superarli. La diffusione di musica riprodotta ha ulteriormente diminuito queste capacità.
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Titolo: Re: La musica e i suoni della natura Sab Mag 28, 2011 9:27 pm
Risposta di Enzo Nastati
Gentile mercurio, ognuno nella vita ha il suo "mestiere". Il mio non è quello dell'esperto di musica. La vita mi ha però portato ad interessarmi della musica, sia come arte, sia come musico-terapia. Non pretendo con questo di avere "l'ultima parola", posso però esporre quanto ho realizzato confidando che possa essere di aiuto o stimolo per ulteriori riflessioni. Premesso questo mi sono interessato ai cambiamenti in atto nel Sole e, conseguentemente, nella sfera planetaria. Certamente il discorso è molto "scivoloso" ma lo "offro" con la premessa di cuoi sopra: uno stimolo e nulla più. Come il cosmo (e la terra) procedono in quel processo che chiamo "Passaggio" (c'è chi lo chiama "salto quantico o dimensionale"), ci sarà anche, come conseguenza, una variazione delle frequenze della scala musicale. Il LA avrà un’importanza fondamentale con il Passaggio, in quanto questa nota risuona con lo Spirito Vitale Amoroso dell'uomo (o Principio Figlio in noi). Attualmente la scala viene accordata facendo riferimento al LA con frequenza di 440Hz. Con il Passaggio il LA cui farà riferimento l’accordatura della scala avrà una frequenza di 441,45Hz. L’incremento della frequenza è di circa lo 0,329%, tuttavia questo incremento percentuale non è uguale per tutte le note della scala. Date le frequenze corrispondenti ad alcune note, le future frequenze corrispondenti probabilmente saranno le seguenti:
Questa variazione della intonazione della scala può trovare applicazione come musico-stimolazione del Corpo Incorruttibile in preparazione del Passaggio (e presumibilmente anche dopo il Passaggio). Ciò ad esempio attraverso una campana di ottone costruita per avere una frequenza di LA di 441,45Hz; questa campana andrà posta al vento all’esterno della casa. Udire questo suono può produrre un miglioramento nello sviluppo del Corpo Incorruttibile fino al 20%. Se poi la campana vine dinamizzata in modo da risuonare etericamente con lo Spirito Vitale Amoroso (e questo è il mio lavoro), allora il miglioramento nello sviluppo del Corpo Incorruttibile in seguito all’esposizione al suono può salire al 50%. Altro non so. Spero che quanto esposto possa essere di utilità a qualcheduno.
Enzo Nastati
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Titolo: Re: La musica e i suoni della natura Sab Mag 28, 2011 10:51 pm
Ringrazio per la cortese esposizione. E' mio dovere precisare che quasi nulla in essa mi è chiaro: dico questo senza alcun intento polemico. Ho capito, ma non comprendo. Semplicemente si tratta dei risultati di una libera ricerca di cui so assai poco, sia come metodica, che come terminologia (pur possedendo cognizione del "vocabolario" antroposofico) che come dati finali. Pertanto non mi trovo in condizione né di accogliere né di respingere alcunché. Per dialogare occorre farlo su un terreno condiviso, che qui sembra mancare. Va bene così. E' comunque stata contestualizzata l'affermazione del post precedente.
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Titolo: Re: La musica e i suoni della natura Lun Mag 30, 2011 6:59 am
La parola “musica” deriva dal greco (musiké) e dal latino (musica). In greco essa è formata dalla radice “musca”, che a sua volta proviene dall’egiziano, e dalla terminazione “iké” derivata dal celtico. La parola egiziana “mas” o “mus” indica propriamente la generazione, la nascita o lo sviluppo esteriore d’un principio, cioè la manifestazione sensibile, il passaggio in atto di ciò che era in potenza. Si compone dalla radice “ash”, che caratterizza il principio universale primordiale, e dalla particella “ma” che indica tutto ciò che si sviluppa e si manifesta esteriormente. In un’infinità di lingue antiche “As” sta a significare l’unità, l’Essere Unico, Dio, e “ma” si applica a tutto ciò che è fecondo, formatore, generatore; si identifica spesso con il mare. Anche la parola greca “musa” viene apllicata, secondo la sua origine, a tutto ciò che è sviluppo di un principio, a tutta quella sfera di attività ove lo spirito passa dalla potenza all’atto, rivestendosi d’una forma sensibile. Nella sua accezione più ristretta, indica un modo d’essere, come viene espresso anche dalla parola latina “mos”. La parte terminale “ike” sta ad indicare una cosa che viene rapportata ad un’altra per analogia, ove la seconda è considerata emanazione della prima. Tale particella si riscontra in quasi tutte le lingue antiche del Nord Europa, sotto varie forme: “ich”, “ig”, “ick”. Tutte queste forme si possono far risalire al celtico “aich”, che vuol dire “uguale”, e deriva a sua volta dalla radice egiziana ed ebraica “ach” simbolo dell’identità e della fratellanza. Se, attraverso tale spiegazione etimologica della parola “musica”, sapremo riconoscere in quale senso essa veniva considerata presso gli antichi, avremo meno difficoltà a comprendere le diverse accezioni sotto le quali costoro vollero considerare le loro arti, e il significato universale che essi attribuirono alle scienze che le manifestavano. Comprenderemo più facilmente, inoltre, il motivo per cui essi consideravano tutte le arti d’imitazione come sottomesse alla musica; poiché, seguendo il significato della parole stessa, tutto ciò che è sviluppo di pensiero, tutto ciò che manifesta sensibilmente la sfera intellettiva, che riduce in atto ciò che è in potenza, rivestendolo di forme appropriate, le appartiene.
[Fabre d'Olivet, La musica spiegata; ed.Arktos]
Consiglio di leggere "il misticismo del suono" del mistico e musicista Inayat Khan [ed.mediterranee]
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Titolo: Re: La musica e i suoni della natura Lun Mag 30, 2011 8:53 am
Admin ha scritto:
LA MUSICA E I SUONI DELLA NATURA
A tal proposito mi chiedevo se è consigliato fare la concentrazione e la meditazione accompagnata da questa musica o se è sempre preferibile mantenere in questi momenti un sano silenzio. Admin
Basta modificare poco, e la risposta è nella domanda. Per esempio: A tal proposito mi chiedevo se è consigliato fare la concentrazione e la meditazione accompagnata da questa musica riprodotta meccanicamente o se è sempre preferibile mantenere in questi momenti un sano silenzio
Loretta
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Titolo: Re: La musica e i suoni della natura Ven Nov 25, 2011 7:15 pm
la musica è capace di esprimere la bellezza, in un modo estremamente puro, una delle attività umane più belle è il cantare e il cantare in coro, e il fare misica con strumenti il cui suono non sia elettronicamente elaborato. A volte penso a come sarebbe bello se le "macchine" fossero sostituite da strumenti musicali, invece di sostituirsi ad essi come accade sempre più spesso. Chissà se esiste un mondo in cui si lavora in modo così intensamente umano da poter essere paragonato all'esecuzione di musica, penso di si, non lo conosco ma....
vorrei conoscere delle meditazioni in merito alla musica della voce umana.
oggi ho trovato un video che mi ha particolrmente toccato e voglio condividerlo
cari saluti a tutti
Loretta
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Titolo: Re: La musica e i suoni della natura Sab Nov 26, 2011 5:09 pm
Commento di Enzo Nastati
Per quello che ne capisco (ossia "poco") dobbiamo vedere anche la musica come un "essere" in evoluzione. In questa ottica, ossia nell'ottica di quello che è denominato "passaggio", anche la musica subirà un cambiamento. Il La dovrebbe cambiare frequenza e passare a 441,45Hz. Alla tua domanda rispondo quindi con un'altra: al caso, non è forse il caso di risuonare con la frequenza "nuova", in modo da favorire l' "educere" in noi le nuove facoltà? Grazie Enzo
Loretta
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Titolo: Re: La musica e i suoni della natura Sab Nov 26, 2011 9:59 pm
per risuonare con qualcosa bisogna conoscerlo o riconoscerlo, essendo un suono almeno percepirlo. da quale principio sorge questo valore? basta variare l'accordatura , per esempio di una chitarra per farne esperienza? so che la scala musicale è regolata su proporzioni ma forse non basterebbe solo spostare i valori...forse tutto il sistema andrebbe cambiato.
ci sono esempi di questa frequenza nuova che possano essere ascoltati?per intonarsi e abituarsi e anche, voce permettendo, esercitarsi la prospettiva è intusiasmante.
ho un amico che costruisce violini chissà potrei proporglielo.. e conosco anche un direttore molto dotato che però non esercita composizione, pur essendo diplomato in composizione, gli chiederò. grazie per lo spunto.
Loretta
Ps L'Italia ha avuto un musicista, molto poco noto almeno fino a pochi anni fa, di nome Giacinto Scelsi che ha proposto una musica davvero nuova, in rete se ne trovano molti brani. Diversi anni fa ho ascoltato anche delle cose dal vivo ed era davvero "difficile" ma ricordo che un signore mi disse che da quando aveva conosciuto quella musica non ascoltava altro. aggiungo un link di Scelsi AION eone ma forse anche noia letta a rovescio chissà
lorenzo
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Titolo: Re: La musica e i suoni della natura Dom Nov 27, 2011 7:30 am
AION ELATROM
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Titolo: BREVE BIOGRAFIA Dom Nov 27, 2011 9:54 am
Cara Loretta grazie per i tuoi interventi
Aggiungo una breve Biografia
Giacinto Scelsi (La Spezia 1905-Roma 1988) è un compositore italiano di culto nel panorama della musica contemporanea.È noto per i suoi lavori di musica microtonale. Giacinto Scelsi considerato un poeta dell'Attraversamento. Inizia a frequentare sin dagli anni Venti il mondo artistico, musicale e letterario internazionale, stabilendo amicizie che lo introducono ai movimenti culturali dell’epoca. Nato da una famiglia aristocratica a Pitelli, nei pressi della Spezia, cresciuto nel vecchio castello di Valva nell'alta valle del Sele in provincia di Salerno, riceve la sua istruzione da un tutore privato che gli insegna latino, scacchi e scherma. In seguito la famiglia si sposta a Roma dove il suo talento musicale viene stimolato e incoraggiato dalle lezioni private di Giacinto Sallustio. Interessato negli anni Trenta ai linguaggi e alle tecniche compositive quali la dodecafonia, le teorie di Skrjabin e di Steiner, dalla metà degli anni Quaranta è fortemente influenzato dal pensiero orientale. Scelsi ha utilizzato tecniche compositive tradizionali, suscitando ed esplorando problematiche oggi molto attuali: la centralità del suono, lo spiritualismo, il rapporto con le tematiche dell’esoterismo, le nuove tecniche di produzione sonora, il superamento della scrittura musicale tradizionale, la virtualità, il rapporto con lo spazio, le improvvisazioni all’ondiola in uno stato privo di condizionamenti molto vicino al vuoto Zen.
Dalla scrittura musicale originalissima e dai contenuti sonori imbevuti di cultura orientale, l’opera compositiva di Giacinto Scelsi si pose nel panorama musicale del XX secolo quale sintesi fra Oriente ed Occidente.Ciò che si ascolta prima di tutto nella musica di Scelsi è il respiro: non solo quello della sua musica ma il proprio.
OPERE
Rotativa (1929), poema sinfonico per tre pianoforti, ottoni e percussioni; Concertino (1934), per pianoforte e orchestra; Quartetto n. 1 (1944), per archi; La nascita del Verbo (1948), per coro misto e orchestra; Suite n. 8 "Bot-ba" (1952), per pianoforte; Suite n. 9 "Ttai" (1953), per pianoforte; Yamaon (1954), per basso e cinque strumenti; Divertimento n. 5 (1956), per violino solo; Quattro pezzi (1957), per tromba sola; Tre canti sacri (1958), per coro a otto voci miste; Trio per archi (1958), per violino, viola e violoncello; Kya (1959), per clarinetto e sette strumenti; Quattro pezzi su una nota sola (1959), per orchestra da camera; Uaxuctum, per Ondes Martenot, Coro e Grande Orchestra; Hô (1960), per soprano solo; Hurqualia. Un royaume différent per orchestra (1960) Quartetto n. 2 (1961), per archi; Riti: I funerali d'Achille (1962), per quartetto di percussioni; Chukrum (1963), per orchestra d'archi; Anahit (1965), per violino e 18 strumenti; Ko-Tha (1967), per chitarra; Okanagon (1968), per arpa, tam tam e contrabbasso; Antifona (sul nome Gesù) (1970), per coro virile e tenore solo; Canti del Capricorno (1972), per voce solista e strumenti; Sauh III e IV (1973), per coro femminile a quattro voci; In nomine lucis, in memoriam Franco Evangelisti (1974), per organo; Pfhat (1974), per coro, organo e orchestra; Dharana (1975), per contrabbasso e violoncello; Maknongan (1976), per contrabbasso; Quartetto n. 5 (1985), per archi; Krishna e Rada (1986), per flauto e pianoforte; Un Adieu (1988), per pianoforte. ( Da Wikipedia)
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Titolo: Re: La musica e i suoni della natura Lun Nov 28, 2011 4:07 pm
Commento di Enzo Nastati
Cara Loretta. l'argomento è veramente stimolante. Il contributo che posso offrire lo riposto qui sotto: è lo studio che ho effettuato riguardo alla nuova scala musicale ed a delle possibili applicazioni. Altro non so, si tratta di fare delle esperienze e.... percepire.... Grazie
NUOVA SCALA MUSICALE DOPO IL "PASSAGGIO"
Con il Passaggio (ossia il cambiamento che avverrà nella Terra - e "abitanti"- conseguentemente alla completa manifestazione del Cristo nel piano della Vita), probabilmente ci sarà una variazione delle frequenze della scala musicale. Il LA avrà un’importanza fondamentale con il Passaggio, in quanto questa nota risuona con lo Spirito Vitale Amoroso (il Principio Figlio "in noi"). Attualmente la scala viene accordata facendo riferimento al LA con frequenza di 440Hz. Con il Passaggio il LA cui farà riferimento l’accordatura della scala avrà una frequenza (presumibilmente) di 441,45Hz. L’incremento della frequenza è di circa lo 0,329%, tuttavia questo incremento percentuale non è uguale per tutte le note della scala. Date le frequenze corrispondenti ad alcune note, le future frequenze corrispondenti sono le seguenti: