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| Titolo: La Via Lattea e i Regni della Natura Ven Mag 13, 2011 4:50 pm | |
| La Via Lattea ed i Regni della Natura Il rapporto tra la nostra Galassia e gli io di Gruppo nell'epoca attuale. Rappresentazione dello Zodiaco rispetto alla Via Lattea. Per facilitare la comprensione lo Zodiaco è stato ingrandito molte volte rispetto alle sue reali dimensioni. Cosa è la Via Lattea e le tre Croci
La Via Lattea è la Galassia alla quale appartiene il nostro sistema solare. Essa è formata da un nucleo centrale, attraversato da una specie di barra. Da questo nucleo centrale si dipartono, a spirale, quattro bràcci principali, da cui partono alcuni bràcci secondari. Per semplificare potremmo immaginare la nostra Galassia come un grandissimo disco, o una lente, nella quale il nostro sistema solare costituisce un minuscolo puntino decentrato situato su uno dei "bràcci" secondari. Lo Zodiaco, il cerchio delle dodici costellazioni che racchiude il nostro sistema solare, è disposto (quasi) ortogonalmente alla Via Lattea, come a formare con essa una croce. All'estremo Nord e all'estremo Sud di questa immaginaria croce, vi sono due costellazioni a forma di croce nel cielo rappresentate rispettivamente dalla costellazione del Cigno e dalla Croce del Sud. E' interessante notare che il nostro Sistema Solare si muove nella direzione della Croce del Cigno (la costellazione di riferimento per le forze del Principio Figlio) mentre tutta la Galassia intera si sposta verso la Croce del Sud. Queste due croci possono suscitare in noi l'immagine delle due croci ai lati di quella del Golgota. La terza, la centrale - in senso microcosmico - è quella costituita dallo Zodiaco (con la Terra al centro e nella quale scese il Cristo duemila anni or sono) e la Galassia stessa. Lo Zodiaco è costituito inoltre da dodici costellazioni ed anche nella Via Lattea troviamo dodici costellazioni principali, come se le dodici costellazioni zodiacali fossero "figlie", immagini, di quelle della Via Lattea.
Le due parti della Via Lattea
Nell'emisfero Nord la Via Lattea sorge tra la coda dello Scorpione e il Sagittario e scende tra Gemelli e Toro. Nell'emisfero Sud essa sorge tra Gemelli e Toro e scende tra Scorpione e Sagittario. La Via Lattea può essere perciò fatta corrispondere anche ai due Alberi Terrestre: la parte visibile dall'emisfero Nord, sorgente dallo Scorpione (la costellazione relativa alle forze della riproduzione), rappresenta l'Albero della Vita, mentre la parte visibile dall'emisfero Sud, sorgente dal Toro/Gemelli (il polo della laringe, del discernimen¬to) rappresenta l'Albero della Conoscenza.
La Via Lattea e la rigenerazione
Quando l'inquinamento luminoso cittadino ce lo consente, di notte, possiamo ancora alzare gli occhi al cielo e distinguere nel buio un lungo fiume di stelle che lo attraversa. L'immagine del fiume è stata volutamente indicata, in quanto nell'estremo oriente la Via Lattea è chiamata proprio "Fiume d'Argento", e presso gli antichi egizi era considerata la controparte celeste del fiume Nilo, il fiume che portava vita e fertilità alla terra (grazie al fatto che una parte di Osiride, quando egli fu smembrato dal fratello Seth, cadde nel Nilo). Nell'antico Egitto era inoltre venerata la dea Nut, identificata con la volta celeste e rappresentata da una donna con il corpo trapunto di stelle protesa ad arco sopra la terra (che era il suo sposo, Gheb).Tale dea era anche il simbolo della resurrezione e della rigenerazione, in quanto ogni sera ella ingoiava il Sole, che rinasceva il giorno dopo dalla parte opposta, ossia dal suo grembo. Il nesso, la relazione della Via Lattea con le forze zodiacali è facilmente individuabile in questo mito, perché come abbiamo detto, nell'emisfero Nord il Sole sorge dallo Scorpione (legato alle forze della riproduzio¬ne) e muore nel Toro (legato alla laringe). Già nell'antichità si riconosceva una forza di generazione - rigenerazione a questo "fiume di stelle". . Nella concezione cristiana esoterica si può con la sfera da cui emanano le forze della Divina Provvidenza, le forze che fanno riferimento all'aspetto "Spirito Santo" della Santissima Trinità (si distingue in questo caso la differenza tra Santa e Santissima Trinità caratterizzando le forze della Santa Trinità come le forze interne e specifiche relative al nostro sistema zodiacale, mentre l'azione della Santissima Trinità si esplica anche in tutti gli altri sistemi evolutivi presenti nel Cosmo). Anche in questo caso, quindi, si coglie la discesa da questa sfera celeste di forze di aiuto alla vita. Se una persona che compie un cammino spirituale arriva ad espandere la propria coscienza a livello dello Zodiaco (le forze del Padre della Santa Trinità) ciò è paragonabile al gradino spirituale della "Santità". Oltre la Santità, salendo fin nella Via Lattea, si può accedere alla sfera della "Perfezione".
Il ritiro degfi lo di Gruppo
Ci si domanderà cosa abbia a che fare tutto questo con l'agricoltura. Dalla scienza dello spirito appren-diamo che gli Io di Gruppo del Regno Minerale hanno come un riferimento, un coordinamento, nella sfera del pianeta Saturno, gli Io di Gruppo del Regno Vegetale lo hanno nella sfera del pianeta Giove, gli io di gruppo del Regno Animale invece nella sfera del pianeta Marte e l'Io Superiore di ogni uomo fa riferimento alla sfera solare. Fin qui tutto bene, sembrerebbe, non si toccano le sfere più alte, ma dimentichiamo che queste informazioni furono date più di un secolo fa. Noi stessi, si spera, non siamo più gli stessi di alcuni anni fa, è subentrata una maggiore coscienza, abbiamo fatto esperienze che ci hanno cambiati, ed in base a quelle esperienze abbiamo operato le nostre scelte di vita. Che esperienza può avere fatto l'Io di Gruppo di una pianta coltivata su scala mondiale e soggetta a ibridazioni, riproduzione mediante talea o meristema (che impedisce il ricollegamento con la sfera spirituale), manipolazione ed ingegneria genetica (che distaccano del tutto una pianta con il proprio Io di Gruppo)? E lo stesso si può dire per un animale, magari aggiungendo alla lista delle "esperienze" anche la vivisezione, il maltrattamento e la tortura. È naturalmente improprio paragonare la reazione di una pianta a quella di un uomo, ina, solo per fare un esempio, noi tenderemmo ad allontanarci da un luogo in cui non ci troviamo bene, in cui non facciamo buone esperienze, e per questi Io di Gruppo le esperienze avute dai loro "figli" sulla Terra non sono "buone" (in senso evolutivo, e non semplicemente di anti¬patia). Questa sofferenza fa sì che molti Io di Gruppo, specialmente nell'ultimo secolo, si siano allontanati dalle originarie sedi planetarie per ritirarsi nelle regioni zodiacali o addirittura fin nella Via Lattea, a cercare forze di rigenerazione.Il fatto che il proprio io di gruppo si sia allontanato non può che portare a quella pianta o a quell'animale debolezza, incapacità di adattarsi all'ambiente, di reagire alle malattie, ipofertilità, e tutti i problemi che possiamo vedere tutti i giorni. Un aspetto secondario e, se vogliamo, un po' utilitaristico, è che gli alimenti che originano da tali pian-te ed animali portano nel nostro corpo il messaggio di un debole collegamento al proprio principio spirituale, per cui anche il nostro stesso collegamento con il nostro Io Superiore non è stimolato, per non parlare dell'inquinamento che il nostro organismo deve subire a causa di antibiotici, pesticidi o quant'altro si sia reso "necessario" a far diventare alimento quella creatura che, con le sue sole forze, non riusciva a mantenersi in salute. Tornando agli Io di Gruppo, secondo il nostro parere ed i nostri studi, attualmente gli Io di Gruppo di piante e degli animali si sono allontanati dalla Terra, abbandonando le proprie sedi planetarie. Solo gli Io di Gruppo più "forti" sono rimasti sui pianeti. Gli altri Io di Gruppo si sono ritirati nella sfera dello Zodiaco e fin sulla Via Lattea. Merita un approfondimento il fatto che alcuni Io di Gruppo si siano ritirati in quanto la loro evoluzione si è conclusa. La loro esperienza sulla Terra ha dato frutto ed è terminata, ed ora, secondo il loro disegno evolutivo, si sono ritirati (e su questo si apre un interessante capitolo riguardo alle associazioni ambientaliste che desiderano mantenere presenti sulla Terra gli ultimi esemplari di quella specie, mentre invece il disegno evolutivo dell'Io di Gruppo sarebbe il ritirarsi per aprirsi poi ad altre esperienze). Su quelle sfere celesti si ritirano anche gli Io di Gruppo in fase di estinzione non per il proprio disegno evolutivo, ma a causa della scellerata azione dell'uomo che ne ha distrutto l'habitat o decimato gli esemplari per profitto. Fortunatamente gli Io di gruppo del Regno Minerale hanno ancora sede nella sfera di Saturno, dove la corruzione operata dall'uomo non è ancora così devastante.
Rappresentazione di Nat, dea egizia del cielo con il corpo trapunto di stelle, sostenuta da suo padre Shu, dio dell 'aria, protesa sopra il suo sposo Gheb (la Terra) da cui ebbe quattro figli: Osìride, Iside, Seth e Nefti. Il loro ritorno
Dalla sfera della Via Lattea questi Io di Gruppo hanno ricevuto nuove forze di vita e di rigenerazione, ed alcuni sono già pronti a ridiscende¬re ed a manifestarsi in un contesto che risuoni con le nuove forze ricevute. Tale contesto è rappresentato da un'agricoltura e da un allevamento coscienti che possano tenere conto non solo dell'aspetto biolo¬gico - produttivo ma anche dell'aspetto spirituale. Il nostro Bagno Semente va già nella direzione di aiutare le piante a ricollegarsi al proprio Io di Gruppo, anche se distante, e si possono fare pensieri in questo senso durante il particolare momento delle 13 Notti Sante natalizie, in cui ogni pianta si ricollega al proprio Principio Individuale di Specie (o Io di Gruppo). Per gli animali il periodo dell'anno di risalita nelle sfere spirituali è invece San Giovanni, periodo dopo il quale la loro anima potrà scendere rinnovata negli istinti e nel rapporto con il proprio Io di Gruppo.
Una agricoltura cosciente
Nella concezione antroposofica la Terra sta attraversando la quarta delle sue sette fasi di evoluzione e nella futura quinta fase, denominata "futuro Giove", l'uomo salirà di un gradino spirituale, il livello di coscienza immediatamente superiore, che corrisponde a quello degli attuali angeli, mentre quelli che oggi sono gli Io di Gruppo degli animali sperimenteranno l'autocoscienza, ossia diventeranno gli uomini del "futuro Giove". Già in questa epoca inizia il processo di individualizzazione degli Io di Gruppo in Io singoli, e si cominciano a creare le basi per quelli che saranno i nuovi uomini. Il Regno animale sarà il primo, come detto, a sperimentare queste individualizzazioni, e lo possiamo cogliere negli animali più vicini all'uomo e in quelli che già iniziano a sperimentare momenti di verticalità, segno di un Io incarnato. Gli Io di Gruppo si moltiplicano: da uno spirito unitario avremo tanti singoli Io che costituiranno la componente spirituale degli uomini di "Giove". Nelle fasi successive sarà la volta del Regno vegetale e poi del Regno minerale. All'uomo cosciente di oggi il compito di sostenere tutto questo con un sano agire agricolo, di aiutare questi fratelli, di diventare collaboratore della loro evoluzione spirituale.
( Enzo Nastati) | |
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