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| Come instaurare un contatto con i nostri Defunti | |
| | Autore | Messaggio |
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Admin Admin
Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55
| Titolo: Come instaurare un contatto con i nostri Defunti Lun Ott 29, 2012 8:46 am | |
| COME INSTAURARE UN CONTATTO CON I NOSTRI DEFUNTI
I nostri cari defunti ci "raggiungono" con più facilità, se qui sulla terra possono trovare pensieri, sentimenti e sensazioni, rivolti a loro. L'amore, la simpatia costante che conserviamo verso i defunti stabiliscono questo collegamento.
I defunti si chiamano con un moto di affetto. E' questo che crea il contatto. E' questo che loro sentono. Bisogna ricordarli in situazioni che abbiamo vissuto insieme, anche le più semplici, non importa se recenti o remote (ad esempio mentre parlava o si lavorava insieme). In altre parole si dovrebbero immaginare delle scene reali.
Quando una o più persone defunte ci vengono improvvisamente in mente, mentre stiamo svolgendo le nostre attività consuete, dobbiamo arguire che sono loro che stanno chiedendo la nostra attenzione. A quel punto è doveroso per noi dedicare loro qualche minuto del nostro tempo, così come faremmo per un appuntamento telefonico: qualche minuto speso per uno "scambio" di idee. Si tratta infatti di uno scambio e non di un discorso unilaterale: uno scambio che risulterà benefico per entrambi.
Questo tipo di attività dovrebbe essere ordinata e programmata con metodo ed esercizio. Essere fedeli e puntuali indica correttezza da parte nostra nei loro confronti, anche se ciò può comportare qualche piccolo sacrificio. Noi abbiamo bisogno di loro quanto loro di noi.
Rudolf Steiner
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Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55
| Titolo: Re: Come instaurare un contatto con i nostri Defunti Mar Ott 30, 2012 3:42 pm | |
| I MORTI SONO ENTITA' CHE VIVONO IN MEZZO A NOI E OPERANO TRA NOI
Tutti gli uomini che sono giunti alla morte per causa di una catastrofe naturale, (terremoti, eruzioni vulcaniche, ecc.) saranno nella prossima incarnazione i migliori spiritualisti. La loro morte violenta, rappresenta infatti ciò che ha spezzato definitivamente gli ultimi legami con il materialismo. Morire giovani per colpa di un avvenimento esterno, rafforza per la prossima vita, la forza animica dell’intelletto pensante . Morire per malattia, rinvigorisce la forza del volere per la vita seguente. Se siamo vissuti sulla Terra fino alla vecchiaia, allora saremo portatori di spiritualità nel mondo fisico, nello stesso modo in cui saremo portatori di fisicità nel mondo spirituale se moriamo ancora giovani.
Attraverso l’esperienza dell’infelicità, dobbiamo crearci il pareggio per le azioni sbagliate. Se un’anima durante la vita ha accolto in modo molto forte, con i sentimenti più intimi e con tutta l’anima gli impulsi della spiritualità, allora essa può dopo la morte, sviluppare tali impressioni in modo completamente diverso dalle altre anime.
E’ veramente importante che noi impariamo a percepire, che colui che è passato per le porte della morte, abbia solamente acquistato un’altra forma di vita. Per il nostro sentire si trova, come qualcuno, che per le vicissitudini della vita, abbia dovuto emigrare in una terra lontana, nella quale noi potremo raggiungerlo solamente più tardi, così che non avremo null’altro da sopportare, che un periodo di distacco e di separazione transitoria.
Dobbiamo imparare a considerare i morti non come morti, bensì come entità che vivono in mezzo a noi ed operano tra noi. Nel futuro si avrà bisogno, per lo sviluppo della nostra civiltà, dell’aiuto di coloro che sono in quell’altro mondo. Fa parte di quanto di più bello e significativo riusciremo a conquistare, per mezzo della scienza dello spirito, il riuscire a vedere coloro che sono già passati attraverso le porte della morte.
Rudolf Steiner
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Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55
| Titolo: I Morti sono solo passati su un altro livello di esistenza - Rudolf Steiner Lun Ott 28, 2013 11:32 am | |
| I MORTI SONO SOLO PASSATI SU UN ALTRO LIVELLO DI ESISTENZA
Anche coloro che sono morti prima di noi possono aiutarci. Molti sanno infatti benissimo che devono ringraziare i loro morti per le conoscenze spirituali acquisite. I nostri pensieri sono qualcosa di reale anche per loro. Essi percepiscono infatti la luce della verità spirituale, per cui la cosa più bella, il regalo più grande che possiamo fare, è leggere per loro qualcosa che abbia un vero contenuto spirituale. In questo modo, il pensiero luminoso si solleva verso i morti, fino alle regioni dello Spirito, mentre essi irradiano le loro forze giù sui viventi. Noi dovremmo pensare, parlare, agire con la coscienza di poter reggere lo sguardo dei nostri morti.
I migliori lettori per i morti sono gli esseri umani che hanno vissuto vicino a loro. Certo è comprensibile che noi piangiamo i nostri morti, ma se non possiamo superare questo stato d’animo, significa che non abbiamo fiducia nella sapienza che regna nel mondo e il desiderio che il nostro caro non sia morto e che si trovi ancora con noi, è un sentimento che danneggia il morto sopra ogni cosa.
Facilitiamo quindi la vita dei nostri cari che hanno passato le soglie della morte, sapendo che la sapienza che regna nel mondo, ha voluto prenderli con sé nel momento giusto, perché essa aveva bisogno di loro, in un campo dell’esistenza diverso da quello della vita terrena. Gli uomini dovrebbero imparare a parlare dei morti come di esseri spiritualmente viventi, così che possa certamente arrivare un momento, in cui nella propria anima si faccia strada il seguente sentimento: “Si, il morto opera come se agisse attraverso di me e io sento la sua forza.”
I morti sono solamente passati su di un altro livello di esistenza, ma operano ancora insieme e attraverso noi e noi dobbiamo imparare a chiedere loro consiglio. I morti si muovono in mezzo a noi, essi restano legati con gli esseri della Terra, fili di contatto scendono da essi verso l’esistenza terrena. Noi non possiamo né sentire né volere, senza che nel nostro sentire e nel nostro volere non operino questi morti, che erano legati karmicamente a noi.
Anche un nobile godimento estetico della natura, è nutrimento per il Devachan. L’attività e la beatitudine in questo mondo, consistono specialmente nell’attività creatrice. Così i morti lavorano alla trasformazione della fauna e della flora e i cambiamenti che avvengono sulla Terra sono dovuti al loro operare. In tutte le forze della natura dobbiamo vedere le azioni degli esseri disincarnati. Ciò che l’uomo non può fare qui sulla Terra, lo compie nel periodo che vive tra la morte e una nuova nascita.
Lo sviluppo dello spirito, inoltre ci rende meno dolorosa la separazione da coloro che amiamo, perché così apprendiamo che l’esserne divisi ha origine solo dalle limitazioni fisiche e che nello spirito potremo ritrovare la via verso di loro.
Rudolf steiner
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| | | Admin Admin
Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55
| Titolo: Re: Come instaurare un contatto con i nostri Defunti Ven Ott 24, 2014 8:16 am | |
| MOMENTI PER CONTATTARE I DEFUNTI
Ci sono due momenti in ogni nostra giornata che possiamo utilizzare per contattare i defunti: sono il momento in cui ci addormentiamo e il momento in cui ci risvegliamo. Questi due attimi hanno un'importanza straordinaria: il primo è il tempo adatto a porre domande; il secondo è il più propizio per ricevere risposte. E' necessario concentrarsi, avere un atteggiamento ricettivo, e staccarsi dalle attività. L'addormentarsi e lo svegliarsi duran o solo un attimo, ma se si acquista sensibilità per questi due momenti avremo le migliori notizie dal mondo spirituale.
Se vogliamo chiedere qualcosa ad un'anima defunta dobbiamo mantenere viva la domanda sino al momento in cui ci addormentiamo. Non deve essere un lungo discorso.
Al momento del risveglio invece, bisogna essere ricettivi per quello che il defunto ha da comunicarci. Il momento del risveglio è il più favorevole alla ricezione dei numerosi messaggi dai defunti, anche se non ne siamo coscienti.
Noi parliamo continuamente coi morti nella parte inconscia della nostra anima. Se nel momento di addormentandoci diremo loro quanto scaturisce dal profondo del nostro cuore, o porremo delle domande, al risveglio saranno loro a parlare con noi, ed eventualmente rispondere alle nostre domande.
E' importante mantenere un rapporto di affettuoso e cordiale interesse, un atteggiamento amorevole e una profonda partecipazione. Dovremmo ricordare dei momenti in cui siamo stati profondamente congiunti con la persona deceduta, dei momenti in cui ci si è particolarmente interessati a lei, e poi offrirle questo ricordo come se si volesse dirle qualcosa.
Solitamente la coscienza normale si addormenta subito, ma spesso quanto è trascorso durante il giorno permane nei sogni. Quando sognamo delle persone defunte diamo spesso delle interpretazioni errate, pensando che esse ci comunichino qualcosa con i sogni. Dovremmo piuttosto riconoscere che nei sogni traspare qualcosa che proviene della nostra anima e va verso i morti: sono delle nostre proiezioni.
Al nostro risveglio siamo accostati da molti defunti. Gli impegni quotisdiani premono, e il momento del risveglio passa veloce, senza che noi prestiamo attenzione a ciò che emerge dalla nostra anima, e quel poco che recepiamo lo attribuiamo a noi stessi. Invece, ciò che sentiamo emergere dal nostro prfondo, è proprio ciò che i nostri cari scomparsi hanno da comunicarci.
In molte cose che noi facciamo dovremmo riconoscere. che i defunti agiscono in noi. Loro parlano alla nostra interiorità, ma la nostra interiorità noi la interpretiamo in modo errato.
Rudolf Steiner
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| Titolo: Re: Come instaurare un contatto con i nostri Defunti | |
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