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Messaggi : 1823 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 53
 | Titolo: La profezia di Michele Mar Apr 17, 2012 7:17 am | |
| La profezia di Michele
Nella profezia di Michele si prevede che numerosi antroposofi si reincarnino alla fine del secolo ventesimo, per portare a un pieno culmine quel che oggi deve esser fatto dal nostro movimento. Questo dovrebbe sollecitare l’antroposofo: io sono qui, l’impulso antroposofico è in me, e io lo riconosco come l’impulso di Michele; aspetto, e nell’attesa mi rafforzo mediante il giusto lavoro antroposofico nel presente, sfrutto il breve periodo che è concesso proprio agli antroposofi nel secolo ventesimo tra morte e rinascita, per ritornare alla fine del secolo e continuare il movimento con forza ancor più spirituale. Mi preparo a questa nuova epoca tra il ventesimo secolo e il ventunesimo (così si dice una vera anima antroposofa), poiché sulla Terra vi sono molte forze distruttive. Tutta la vita culturale, tutta la civiltà è destinata alla decadenza se la spiritualità dell’impulso di Michele non afferrerà gli uomini, se essi non saranno in grado di risollevare la civiltà che oggi rotola verso il basso. Se ci saranno anime sinceramente antroposofe che introducano in questo modo la spiritualità nella vita terrena, si avrà un movimento verso l’alto; se non ci saranno, la decadenza continuerà. La guerra mondiale, con tutte le sue conseguenze, sarà solo l’inizio di mali peggiori. Oggi l’umanità è di fronte a una grande scelta: o di vedere precipitare nell’abisso tutta la civiltà, oppure di innalzarla di nuovo mediante la spiritualità, di condurla avanti nel senso insito nell’impulso di Michele che precede l’impulso del Cristo.
(Da un brano di Rudolf Steiner, “Considerazioni esoteriche su nessi karmici”, Editrice Antroposofica, Milano 1992)
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Messaggi : 1823 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 53
 | Titolo: L’invocazione di Steiner all’Arcangelo Michele Mer Apr 18, 2012 2:37 pm | |
| L’invocazione di Steiner all’Arcangelo Michele
Michael!
Prestami la tua spada affinché io sia armato per vincere in me il Drago.
Riempimi della tua forza affinché io sgomini gli Spiriti che vogliono paralizzarmi.
Agisci entro di me perché splenda la luce del mio Io così ch’io possa compiere gesta degne di te, Michael!
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Messaggi : 1823 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 53
 | Titolo: Re: Rudolf Steiner - L'Arcangelo Michele Mer Set 24, 2014 5:05 am | |
| L'Arcangelo Michele
- Dalla fine dell’ultimo terzo del secolo scorso, gli uomini possono incontrare lo spirito chiamato Michele in modo cosciente. Michele è un’entità del tutto particolare: un’entità che, in sostanza, non rivela nulla da sé, se non le si porta incontro, dalla Terra, qualche frutto di uno strenuo lavoro spirituale. Michele è uno spirito taciturno, chiuso. Mentre gli altri Arcangeli dirigenti sono spiriti loquaci (spiritualmente parlando, s’intende), Michele è uno spirito chiuso, taciturno, che dà tutt’al pù poche, scarse direttive, poiché quello che si riceve da Michele non è veramente la parola, ma lo sguardo (se è lecito dir così), la forza dello sguardo. Ciò è dovuto al fatto che in fondo Michele si occupa soprattutto di quanto gli uomini creano partendo dallo spirituale. Egli vive negli effetti di ciò che gli uomini hanno creato; gli altri spiriti invece vivono piuttosto con le cause. Gli altri spiriti immettono nell’uomo gli impulsi a ciò ch’egli deve fare; Michele sarà il vero eroe spirituale della libertà. Egli lascia fare agli uomini, ma accoglie poi ciò che dalle loro azioni deriva, per portarlo più oltre nel cosmo, per proseguire nel cosmo l’azione, l’attività che gli uomini non sono ancora in grado di compiere.
Di fronte ad altre entità della gerarchia degli Arcangeli, si ha il senso che da esse provengano, in grado maggiore o minore, gli impulsi a compiere azioni diverse. Michele invece è lo spirito dal quale non derivano impulsi diretti, perché nell’attuale periodo della sua reggenza gli eventi scaturiscono dalla libertà umana. Quando però l’uomo, mosso unicamente dalla sua libertà, stimolato dalla lettura della luce astrale, compie coscientemente o incoscientemente questo o quello, Michele trasferisce nel cosmo l’azione umana terrena, affinché divenga azione cosmica. Egli si preoccupa dunque delle conseguenze, altri spiriti piuttosto delle cause.
Michele però non è solamente uno spirito chiuso e taciturno: egli si accosta all’uomo con una chiara ripulsa di molte cose in cui questi vive oggi ancora sulla Terra. Per esempio, tutte le cognizioni riguardanti la vita degli uomini, degli animali o delle piante, che mirano a dare importanza alle qualità ereditate, a ciò che si trasmette ereditariamente nella natura fisica, si ha l’impressione che Michele le respinga con disapprovazione. Con ciò vuol mostrare che quelle cognizioni non possono fruttare nulla all’uomo per il mondo spirituale. Michele può trasportare nel cosmo soltanto ciò che l’uomo trova nel mondo umano, in quello animale o in quello vegetale, indipendentemente da quanto è soggetto all’ereditarietà. Di fronte a questo genere di conoscenze, non ci viene incontro, da parte di Michele, l’eloquentissimo gesto della mano che respinge disapprovando, bensí il consenso dello sguardo che dice: “Questo è pensato giustamente, agli occhi della direzione del cosmo!”. Ecco infatti ciò che s’impara sempre più a voler conseguire: meditare per raggiungere la luce astrale, per poter contemplare i misteri dell’esistenza, allo scopo di presentarsi poi a Michele onde riceverne lo sguardo di approvazione, che dica: “Questo va bene, questo è giusto agli occhi della guida del cosmo - (Da un brano di Rudolf Steiner - Sedi di Misteri nel Medioevo: “L’essenza di Michele”, Editrice Antroposofica, Milano 1984) | |
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 | Titolo: Re: Rudolf Steiner - L'Arcangelo Michele  | |
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