Riporto l'intervento di Enzo Nastati
Cari amici, il passo citato erroneamente viene collegato al matrimonio (o divorzio) "terrestre", esso in realtà si riferisce al matrimonio interiore, l'unione tra Sposo e Sposa, condizione per la nascita (o ri.nascita) dell'Androgino in noi, detto anche "attivazione del germe divino".
Penso che la lettura del passo completo (con un mio tentativo di commento) può essere spunto di più ampia riflessione.
Grazie
Enzo
DEL MATRIMONIO (Mt 19,1-12)
1 E divenne che, avendo il Gesù terminati i verbi, questi, partì dalla Galilea e andò ai confini della Giudea oltre il Giordano[1],
2 e lo seguirono molte turbe e lì le curava.
3 E si avvicinarono a lui farisei[2] per saggiarlo e dicendo: “E’ lecito ad un uomo[3] lasciare andare[4] la sua moglie[5], per qualunque causa?”
4 Egli, rispondendo, proferì loro: “Non avete discerto che il Creatore dal principio li fece maschio e femmina[6]? e proferì:
5 “A causa di questo un uomo lascerà il padre e la madre[7] e si congiungerà alla sua moglie[8] e saranno i due in una sola carne[9]”.
6 E così non sono più due, ma una sola carne[10]. Dunque ciò che il Dio ricongiunse[11], uomo[12] non divida[13]”.
7 Dissero quelli: “Perché dunque Mosè[14] ordinò di dare un libello di ripudio e di lasciarla andare?”
8 Disse loro: “Perciò Mosè, per la vostra durezza di cuore, vi rimise[15] di lasciare andare le vostre mogli, ma dal principio non divenne così.
9 Ma io vi dico che chiunque lascerà andare la propria moglie, se non per fornicazione, e ne prenderà un’altra, commette adulterio[16]; e chi prenderà una lasciata andare commetterà adulterio[17]“.
10 Gli dissero i discepoli: “Se così è l’imputazione dell’uomo per mezzo della donna, non è vantaggioso sposarsi[18]“.
11 Egli proferì loro: “Non tutti comprendono il verbo, questo, ma coloro ai quali è stato donato[19].
12 Infatti ci sono alcuni eunuchi[20] che sono nati tali dal ventre della madre[21] e ci sono alcuni eunuchi che sono fatti tali dagli uomini[22] e ci sono alcuni eunuchi che hanno castrato se stessi per il regno dei cieli[23]. Chi ha la forza[24] di comprendere, comprenda”.
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DEL MATRIMONIO
[1] Cioè nella gola, alla soglia dell’Io nella gola, sede dell’iniziazione buddista dell’ottuplice sentiero, la via della Compassione che apre la strada all’Amore Cristico del cuore. La gola è anche dove, attualmente, l’Arcangelo Michele sta combattendo il drago in noi. Il Giordano rappresenta la forza dell’Io che scorre nell’uomo lungo la colonna vertebrale.
[2]Gesù invita sempre ad un maggior gradino di comprensione per i fatti sopraterreni. Il primo livello di comprensione lo dovrebbero avere gli apostoli, il secondo i capi dei sacerdoti (o i farisei e sadducei), il terzo i romani. A questi tre livelli se ne aggiunge un quarto, un “+1”, dato dalle Pie Donne. Esse sono discepole (e quindi corrispondono agli apostoli), sono sacerdotali (in quanto legate alla linea di Abele e quindi dei sacerdoti), sono romane (in quanto tra di loro vi era anche la moglie di Pilato). Per questi motivi saranno loro a cogliere la portata dell’azione del Cristo nel Gesù e incontralo per prime dopo la crocifissione.
[3] Anthropos, in cammino verso lo spirito.
[4] O “ripudiare”.
[5] Questa moglie è guné in greco, cioè colei che genera. È la parte materna, la sposa, la Madre Terra in noi. Gune è quindi questa è l’anima purificata, la Donna, che può generare i Fanciulli interiori. I farisei stanno chiedendo se lo sposo (l’uomo illuminato) ha la possibilità interiore di interrompere il processo di unione spirituale con la sua anima purificata. Da questo processo di unione spirituale nasceranno (dall’Alto) i Fanciulli (gli Arti Superiori).
[6] Il primo uomo, nel Principio, fu creato androgino, cioè maschio e femmina insieme. Il termine “maschio” qui significa letteralmente, in greco, “il fecondante”, mentre il termine “femmina” significa “colei che ha la capacità di generare”. Quindi stiamo parlando di due principi spirituali, e non di uomini e donne.
[7] Il “padre” dell’Io inferiore sono le forze egoiche luciferiche, e la “madre” sono le brame, le passioni ed i sentimenti dell’anima, di cui l’Ego si nutre.
[8] L’uomo dovrà quindi percorrere il cammino di liberazione che lo porterà a “sposare” la sua moglie-anima purificata-Donna.
[9] Questa parola ha significati profondi e complessi. Dal greco sarx, ha due significati: “carne”, “uomo”, “natura umana”, “natura corrotta”, “vita mortale” ed anche “re”, “regina”, “forza”, “capo sovrano”. Se seguiamo il significato spirituale di ognuna delle lettere che la compongono troviamo: S (dentro di noi, nella caverna in cui si entra), A (inizio, l’inizio primordiale), R (il Padre, l’aspetto più alto), X (la cassa, il feretro, ciò che è in basso). Quindi la “carne” è lo strumento per la manifestazione di un principio divino..
In ebraico carne si dice basàr e significa “terra primordiale” e la parola contiene al suo centro la sillaba sin che significa 300, ossia il numero del movimento, del dinamismo: il 3 (ossia il principio ternario di Dio che supera la dualità luciferica) è sceso nella Terra (basar) come seme per il mutamento della carne dell’uomo, per conseguire il matrimonio ultimo, il matrimonio interiore. La carne diventa così il luogo del compimento totale, quello dell’unione più intima con Dio. Infine, sempre dall’ebraico, troviamo che da basar deriva anche basorah: la buona Novella, il Vangelo. Infine basar è la forma abbreviata di beresit, il “principio” della Genesi, quindi basar rappresenta il Principio cristico che si manifesta, mentre beresit il Principio immanifesto.
[10] Questa unione determina il formarsi di un unico strumento. Essi stessi diventano lo strumento e come tale sono chiamati ad operare.
[11] Letteralmente “unisce come un giogo”, un elemento che riunisce due cose separate creando un ponte, un “tre”.
[12] Gli uomini dei versetti 5 e 6 sono sempre “non iniziati”.
[13] Quest’uomo è l’anthropos, l’uomo animico. Il processo del ricongiungimento avviene per Grazia divina e quindi l’uomo animico, che sta ancora guardando verso lo Spirito, è bene non divida, in quanto il suo discernimento è limitato; è infatti l’anima (il corpo astrale) che tende a dividere.
[14] Ora sul piano fisico-terrestre. La Legge rappresenta la trasformazione delle prime 10 vertebre inferiori.
[15] Dal greco epitrepo, cioè “rimettere”, ossia “lasciare a loro le conseguenze di tale gesto”. Ricordiamo che “ripudio” significa anche “apostasia”, ossia l’abbandono volontario della propria fede. Il libello rappresenta esotericamente la coscienza dell’individuo, nella quale in questo caso viene “segnato” l’atto di abbandono del giusto cammino spirituale, le cui conseguenze si faranno sentire nel percorso di chi ha abbandonato.
[16] L’adulterio è verso se stesso, ossia verso la componente individuale composta da Io e anima. Da questi ultimi due versetti si evince che l’Io superiore non subisce adulterio, ma chi commette adulterio adultera sempre la sua anima. Ciò può far comprendere un ulteriore significato della parola greca moichos (adulterio), che è “idolatra”, in quanto con l’adulterio l’anima in noi che ha ancora il collegamento spirituale si ottenebra, e quindi segue altre entità spirituali.
[17] Il primo adulterio è su se stessi, in quanto l’uomo ha già su di sé l’impronta eterica della moglie. Il secondo adulterio è ancora su se stessi, in quanto l’uomo riceve dalla donna l’impronta eterica del precedente marito. La donna infatti, quando si unisce carnalmente ad un uomo, riceve la sua impronta eterica (femminile, in quanto il corpo eterico dell’uomo è femminile); l’uomo, a sua volta, riceve l’impronta del corpo eterico maschile della donna. Questa impronta dura più o meno cinque anni. Dato che per gli Ebrei l’unione matrimoniale era essenziale per mantenere la purezza della stirpe (dato che ogni famiglia incarnava ben determinate forze per l’evoluzione dell’intero popolo), unirsi ad una persona che portasse l’impronta eterica di un’altra famiglia costituiva un’azione di disturbo all’intero lavoro di “genetica spirituale” del popolo ebraico. Si pensi, per comprendere l’importanza della cosa, alla cura con cui i sacerdoti avevano preparato la linea ereditaria del bambino Gesù.
[18] Dato che è molto difficile riconoscere la “vera moglie” (terrestre e spirituale), ossia la parte della nostra anima del Principio, si cade quasi sempre in adulterio. L’uomo, lo spirito, vede il rischio, la prova (e l’eventuale imputazione) che nasce come possibilità dell’unirsi ad una donna.
[19] Il dono è la capacità di comprendere spiritualmente il messaggio.
[20] L’eunuco era il guardiano dell’harem, il custode della verginità della sposa, e quindi della purezza dell’anima.
[21] Cioè dalla nascita.
[22] Non iniziati, mediante la castrazione fisica.
[23] Per diventare Figli di Sofia, Figli della Luce, affinché nasca interiormente il secondo fanciullo (lo Spirito Vitale Amoroso) e si entri così nel Regno dei Cieli. La castità è fondamentale per il passaggio dal 6° al 7° Dono.
[24] La presenza in sé di Maria. Chi ha la forza della Celeste Sofia (la saggezza cosmica) in sé può farsi “eunuco” ed è pronto per la nascita del secondo Fanciullo.