Perchè sulla Terra si è resa necessaria l'unione del Logos con il Cristo ?

Messaggi : 211 Data d'iscrizione : 06.06.11

Gentile Enzo Nastati, nel tuo libro il popolo Eletto descrivi il Logos come il principio figlio della Santa Trinità " Primo Adamo" il Dio creatore del nostro sistema evolutivo . Quindi le gerarchie come noi le conosciamo : Angeli , Arcangeli,Principati ,Potestà,Virtu,Dominazioni,Troni,Cherubini e Serafini sono nel loro insieme l' Entità del Logos, denominata Crono. Gli Dei Crono danno inizio alla dualità pensando in Se e cosi creano le Entità spirituali autonome denominate luciferiche. Da qui in poi sappiamo come tutto il sistema evolutivo è caduto seguendo l' uomo . Da questa caduta sarà necessaria l' incarnazione della Anima Natanica che dovrebbe corrispondere al Logos che si è manifestato con Gesù , Maria ed il Battista per dare la possibilità al Uomo di rientrare nel ordine Divino .Quel che vorrei comprendere è perché la Divinità Gesù il Logos,principio figlio della Santa Trinità ,ha avuto la necessità di essere unito al compimento dei 30 anni al suo Creatore, il Cristo principio figlio della Santissima Trinità per vincere il Male , infatti se le forze Luciferiche sono state prima della caduta "dei figli del Logos" e anche tutto ciò che fa parte del nostro sistema evolutivo incluso l' uomo è stato creato dal Logos , come è possibile che il Logos una Divinità in Se Perfetta abbia dovuto ricorrere al aiuto del suo Creatore il Cristo per vincere le forze del Male ? O meglio perché ciò si è reso necessario , il Logos non aveva in Se sufficiente forza per compiere la redenzione del creato senza l' aiuto del Cristo ? Un ultima domanda , in quale dei testi di Steiner posso trovare la distinzione tra Santissima Trinità e Santa Trinità ?

Ti saluto e ringrazio se vorrai chiarire i quesiti da me posti .

Neter

Admin Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55

Risposta di Enzo Nastati

Buongiorno, la domanda (e) non è da poco: vediamo come fare.
Innanzi tutto bisogna distinguere bene tra Gesù (parte "centrale" dell'Anima Natanica) e il Logos. Se mi è permesso eprimermi in foma libera Gesù "non è altro"(!!!) che l'uomo, ossia "noi" se non fossimo caduti. Alla sua nascita (come corpo di calore dal seno di Maria), l'iniziato esseno Giuseppe lo "dà alla Luce" (testuale in Luca) ed è lì che il Logos scende in Gesù. Poi, a 30 anni, nel Gesù-Logos scenderà il cristo, ossia il Logos dei Logos e questo perchè il "nostro" Logos, quale Dio ordinatore del nostro sistema, non "sapeva" come operare per la redenzione dell'uomo dato che la caduta non era "Prevista".

Può bastare questo? In caso contrario potrei inviarle un estratto di un mio lavoro dove cerco di chiarire un pò meglio questi eventi, grandiosi e avvolti da troppi misteri.

Grazie per le domande.
Enzo

Messaggi : 211 Data d'iscrizione : 06.06.11

Gentile Enzo la ringrazio per la risposta che mi dato , le sono comunque grato se vuole inviarmi un estratto del suo lavoro . Ritengo utile comprendere " anche i più alti misteri" non per curiosità, ma affinché quei pensieri divengano una sostanza sottile utile ad nutrire la trasformazione della propria anima nel se spirituale , in altre parole la comprensione può essere una comunione di pensiero.
Neter

Admin Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55

Caro neter ecco parte del lavoro che Enzo le manda.

ESTRATTO DA: IN CAMMINO VERSO L’INFINITO UNO
12.4 GESÙ

Anche Gesù, in quanto “vero uomo”, deve attraversare le quattro fasi indicate per ritornare all’Infinito Uno. Il principio della forma lo supera agendo in due modi: come Rabbi, ossia “predicatore” e come Didaskalos, ossia “Maestro”. Egli adatta la sua forma espositiva alla realtà della situazione non rimanendo a nessuna delle due.
Poi Egli entra nella Luce al Battesimo del Giordano, in cui riceve il Cristo, il Logos dei Logos e sale nella Vita alla sua Resurrezione.
Infine non è difficile scorgere come tutta la sua vita è Amore: alla Croce Egli ama tutta l’Umanità per tutte le epoche future.

Il percorso di Gesù si può vedere anche in altro modo. Alla sua nascita a Betlemme incarna il Logos, il principio regolatore di tutto il nostro sistema evolutivo, il Principio ordinatore della santa Trinità. Ciò viene espresso nelle parole “E il Verbo (Parola – Logos) si fece carne”. Tale Logos governa ogni essere, cosa, processo, accadimento ed entità nel nostro sistema in modo che tutto sia finalizzato alla conquista della Libertà nell’Amore da parte dell’Uomo.
Abbiamo già visto come con la Caduta l’uomo uscì dal “percorso preordinato” per lui previsto, per cui uscì dalle leggi del Logos e sprofondò nella materia e nella morte come esasperazione dell’indurimento e dell’eccesso della Forma.
Affinché l’evoluzione dell’uomo potesse essere recuperata fu necessario “rinnovare” il Logos, in modo che vi fosse per l’uomo perduto la possibilità di uscire dalla Forma, di vincere la morte e di ritornare all’Infinito Uno liberamente e nell’Amore. Tale rinnovamento del Logos avvenne al Battesimo del Giordano, momento in cui nel Gesù portatore del Logos fu accolto il Cristo, il Logos dei Logos, in quanto il Cristo, principio Figlio della santissima Trinità, costituisce il Principio ordinatore a cui fanno capo tutti i Logos dei vari sistemi evolutivi esistenti, passati presenti e futuri. Accogliendo il Cristo in sé Gesù supera archetipicamente la Forma, permettendo il rinnovamento della Forma generale che regolava tutto il nostro sistema evolutivo. In tale modo Gesù entra nella dimensione della santissima Trinità, la Trinità della Luce, in quanto ne accoglie il principio Figlio, e ciò si esprime nella Trasfigurazione, momento in cui Gesù stesso diviene nel volto e nell’abito bianchissima Luce.
Come è facile immaginare il passaggio nella Vita avviene nel momento della Resurrezione di Gesù, l’entrata nella Vita Spirituale Eterna.
Notiamo che i tre momenti che abbiamo caratterizzato (Battesimo al Giordano, Trasfigurazione e morte e Resurrezione) sono anche i tre momenti in cui il Padre si manifesta: le prime due volte Egli parla, mentre l’ultima volta è Gesù che si rivolge a Lui. In questi momenti Gesù, Uomo Nuovo, compie i tre passi come Uomo, ristabilendo il collegamento con il Padre da cui il primo Uomo, con disobbedienza, si era allontanato.
È difficile cogliere un preciso momento in cui Gesù entra nell’Amore, in quanto tutta la sua Vita ne è permeata. Come entrata nella dimensione del Purissimo Amore possiamo pensare il momento in cui, nell’orto del Getsemani, Egli accetta di bere il calice per tutta l’umanità, momento che apre la Passione e che culminerà con il sacrificio della sua vita e con la vittoria sulla Morte. Ciò precede temporalmente la Resurrezione, l’entrata nella Vita Eterna, ma ricordiamo che nel momento in cui Gesù bevve il calice al Getsemani e sudò sangue, la vittoria sulla morte era già stata completata. Il sacrificio sulla Croce fu necessario affinché l’umanità potesse prendere coscienza di quanto accaduto, in quanto i tre Apostoli, che avevano dormito, non erano stati in grado, come rappresentanti dell’umanità, di accogliere tutto questo nella propria coscienza.

Enzo Nastati

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