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| Titolo: Cristo e il Mondo spirituale – La ricerca del Santo Graal - Rudolf Steiner Lun Mar 24, 2014 8:04 am | |
| Naturalmente il fenomeno della falce lunare dorata si verifica in quanto i raggi solari fisici illuminano la Luna. La Luna viene illuminata dal lato dove si trova il Sole, e la parte illuminata ci appare come il primo spicchio di Luna, ovvero la falce lunare. In essa riposa l’ostia oscura. Dal punto di vista fisico si tratta della parte non illuminata, alla quale cioè non possono arrivare i raggi solari; dal punto di vista spirituale, è anche qualcosa d’altro. Quando i raggi del Sole colpiscono una parte della Luna e ne vengono riflessi con un fulgore aureo, qualcosa passa però attraverso la materia fisica; quello che cosí attraversa la materia è la parte spirituale che vive nei raggi solari. La forza spirituale del Sole non viene trattenuta e riflessa, come la forza fisica del Sole. Essa penetra attraverso la materia, e in quanto viene trattenuta dalle forze della Luna, possiamo scorgere in realtà la forza spirituale del Sole in ciò che riposa entro la coppa dorata. Si può dunque affermare che nella parte oscura della Luna vediamo la forza spirituale del Sole. Nella parte dorata, nella coppa, scorgiamo la forza fisica del Sole, che come tale viene riflessa nei suoi raggi. Lo Spirito del Sole riposa entro la coppa della forza fisica del Sole, quando lo si contempla in questo modo. In verità dunque lo Spirito del Sole è contenuto nella coppa della Luna.
Se adesso ricordiamo tutto quanto in tanti anni abbiamo detto sullo Spirito del Sole e sul suo rapporto con il Cristo, l’aspetto fisico della Luna, in quelle condizioni, assume il significato di un simbolo importante. Per il fatto che essa riverbera i raggi solari, dando luogo all’apparizione della falce lunare, dell’aurea coppa, la Luna ci appare come portatrice dello Spirito del Sole: questo vi si ritrova nella forma del disco oscuro simile a un’ostia. Ricordiamoci ora che nella leggenda di Parsifal viene messo in rilievo che ad ogni ricorrenza del Venerdí Santo, cioè per Pasqua, un’ostia discende dal cielo, s’immerge nel Graal, si rinnovella: ad ogni Pasqua s’immerge nel Graal un nutrimento apportatore di ringiovanimento. E fu proprio un Venerdí Santo che anche Parsifal fu avviato al Graal dall’eremita, nei giorni vicini alla Pasqua, il cui significato per il Graal fu nuovamente presentato all’umanità nel Parsifal di Wagner. Teniamo conto, a questo punto, che la determinazione della data della Pasqua avviene conforme a un’antica tradizione, una di quelle tradizioni che fanno parte dell’azione dell’impulso del Cristo nelle profondità delle anime umane. Qual è il giorno nel quale si celebra la Pasqua? Quando il Sole di primavera (cioè il Sole nella sua forza ascendente, il nostro simbolo per il Cristo) festeggia il suo giorno, cioè la domenica, dopo il plenilunio di primavera. Come si trova nel cielo la Luna di primavera, nel giorno della festività di Pasqua? Come deve sempre trovarsi nel cielo, in coincidenza con la festa di Pasqua? Evidentemente, essa deve cominciare la sua fase calante, cioè deve tendere a ridiventare falce. Questo significa che a Pasqua deve cominciare a rendersi visibile quella parte oscura, vuol dire che nella falce si deve trovare parte dello Spirito solare che ha trovato la sua forza primaverile. In altre parole: secondo un’antica tradizione, a Pasqua deve apparire nel cielo l’immagine del santo Graal; proprio per questo è stata stabilita in quel determinato modo la data della Pasqua, secondo un’antichissima tradizione.
Rudolf Steiner Da: Cristo e il Mondo spirituale – La ricerca del Santo Graal - O.O. N° 149. Editrice Antroposofica, Milano 1996. | |
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