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| Titolo: Lo Spirito della Scontrosità Mar Ago 13, 2013 6:37 pm | |
| Riporto un commento di Silvia Giaretta
Lo Spirito della Scontrosità Un compagno che può diventare un aiuto
Il legame tra uomo e mondo dello Spirito
Nello scorso articolo abbiamo parlato dello Spirito della Stupidità come quell'Entità spirituale, appartenente alla sfera della divina Saggezza, che l'uomo libero può aiutare ad evolvere superando i propri comportamenti stupidi, ossia superando, attraverso l'agire cosciente, quelle condizioni che lo portano ad un agire che danneggia il proprio sviluppo spirituale. Dato che ad ogni manifestazione corrisponde una precisa Entità Spirituale, finché gli uomini non superano il proprio agire non saggio dovrà esistere uno Spirito a presiedere alla Stupidità, uno spirito che, come detto, appartiene alla sfera della Saggezza divina, alla sfera di Sofia, ma che conseguentemente alla Caduta luciferica ha seguito l'uomo, in quanto la Caduta ebbe anche come conseguenza la distorsione luciferina di parte delle Immagini cosmiche di Sofia. Questo pensiero pone in luce la grande responsabilità dell'uomo nei confronti del mondo spirituale e dell'evoluzione.
Lo Spìrito deffa Scontrosità e l'anima umana
Oggetto delle nostre riflessioni questa volta è stata la scontrosità, o meglio: lo Spirito della Scontrosità. La scontrosità nasce nell'anima, viene originata da processi animici che avvengono nella nostra interiorità. Ricordiamo che la sfera animica è dominata, almeno a tutta prima, dalla contrapposizione di due processi: Simpatia ed Antipatia. L'anima, per sua natura, valuta e giudica. Se una cosa è gradevole/simpatica percepiamo l'impulso ad avvicinarci ad essa, se una cosa è sgradevole/antipatica ne fuggiamo. Questo è l'atteggiamento dell'animale (portatore di anima), che si avvicina al cibo mentre fugge da un pericolo o da un disturbo. Solo l'uomo, ossia l'entità terrestre portatore di Spirito, di un Io autocosciente, ha la capacità di valutare se una cosa, seppur animicamente "sgradevole" sia positiva da un punto di vista superiore e quindi non rifuggirla. Auspicabilmente il nostro Spirito dovrebbe sempre governare la nostra anima, traendo frutto dalle sue esperienze e (perché no?) gioia, ma non dovrebbe permettere di dominare nel nostro agire. Inutile dire che, se fosse così semplice, ci risparmieremmo parecchi problemi nella nostra vita, ma in queste considerazioni non vogliamo porci come insegnanti che conoscono già la materia: proprio il nostro non conoscerla ha stimolato le riflessioni che desideriamo condividere con voi, per potere crescere insieme.
Come nasce fa scontrosità
La scontrosità, dicevamo. Accade che nella nostra anima noi paragoniamo noi stessi ad un'altra persona e che, a volte, ci sentiamo inferiori, oppure attaccati, oppure respinti. La nostra anima si incontra e "scontra" con un'altra anima anche a livello inconsapevole e, se prova le sensazioni sgradevoli già citate, cerca uno "scontro" aperto. A che scopo avviene tutto questo? Inconsapevolmente sappiamo che se riusciamo a trascinare l'altro nello scontro (e quindi riusciremo a farlo "comportare male") il suo livello, che ci sembrava più alto del nostro, scenderà, e questo ci farà sentire gratificati. E quanto più ci innervosiamo se l'altra persona riesce a rifiutare la battaglia! La scontrosità è avvertita da tutti ed è, purtroppo, contagiosa. Quante volte una persona di malumore crea malumore in tutto l'ufficio? Quante volte ci viene "rovinata la giornata"? Ma la domanda giusta è: quante volte permettiamo a qualcuno di rovinarcela? Se nel momento in cui ci paragoniamo ad un'altra persona e la riconosciamo "migliore" da un certo punto di vista, questa può essere colta non come un'occasione per sentirci inferiori, bensì come un'occasione per migliorare noi stessi, per trarre ispirazione ed accrescere o usare i nostri talenti con saggezza. Anche il riuscire a sfuggire alla scontrosità è "contagioso" fortunatamente! E possiamo comunicare questa disposizione positiva d'animo a chi ci sta intorno e diamo il via ad una armonizzazione sociale.
Lo via del dono
Se il confronto con l'altro avviene a livello inconscio, o comunque non coscientizziamo il motivo per cui ci sentiamo scontrosi, un'altra possibilità di reazione può essere il dono. Quando si riconosce di sentirsi scontrosi possiamo scegliere di donare qualcosa a un'altra persona. Se prima del dono ci si sentiva inadeguati, si credeva di non valere niente in un particolare ambito, e si riesce a donare qualcosa a qualcuno, allora ci viene incontro una gioia inaspettata che cancella da noi la scontrosità. L'importante è sforzarsi di non rimanere scontrosi. Un piccolo dono di noi stessi può essere anche parlare a qualcuno che ne ha bisogno oppure curare una pianta: gesti semplici ma fatti con il cuore.
Cosci e come donare
I quattro corpi dell'uomo (fisico -materiale, eterico - vitale, astrale -animico e Spirituale) possono essere fatti corrispondere ai quattro elementi della filosofia greca: Terra, Acqua, Aria e Fuoco. Vediamo che gli elementi Terra e Aria, corrispondenti al corpo fisico ed al corpo astrale, possono essere posti in relazione dalla diagonale che li unisce. In tal modo si determina l'asse della morte, in quanto la malattia si manifesta nell'uomo attraverso l'eccesso delle forze di questi due corpi. La condizione di salute e di equilibrio è costituita dalla diagonale opposta, il cosiddetto "asse della vita" che si stabilisce nel dialogo tra corpo eterico (il corpo legato alle nostre forze vitali biologiche) e Spirito (il corpo legato alla vita spirituale). Il dialogo tra corpo eterico e Spirito determina anche la forza del nostro sistema immunitario. Finché i processi legati a tutti e quattro i nostri corpi rimangono in equilibrio noi siamo in salute. Quando prevale un eccesso di forze astrali (uno stress, una depressione, un costante malanimo o semplicemente una vita sregolata in quanto si vive per soddisfare gli impulsi e le brame dell'anima) o fisiche (un trauma fisico per esempio), allora nel nostro organismo prevalgono il disagio ed il malessere fino a sfociare nella malattia. Ricordiamo che esistono malattie definite psico-somatiche: esse sono malattie che nascono da cause psicologiche (ed in greco psiche significa proprio "anima") e si manifestano nel "soma", ossia nel nostro corpo fisico. Dato che il corpo astrale dialoga primariamente con il corpo fisico, un ottimo modo per riequilibrare il corpo astrale è agire (e quindi donare) sul piano fisico - sensibile. Se la nostra scontrosità nasce da un problema eterico (per esempio uno scontro di temperamenti), allora è bene che il nostro dono, affinchè risuoni con il nostro corpo eterico, sia di tipo spirituale (un libero gesto di amore). Se invece la scontrosità nasce a livello spirituale (non essere ben incarnati nell'Io), allora il dono sarà nel piano eterico (condividere il cibo, una bevanda, una passeggiata calma, ecc.).
La libertà umana
Come già detto, il superamento della scontrosità è una nostra scelta, la scelta che opera il nostro Spirito di non lasciare che la nostra anima determini le nostre azioni. Quando un uomo liberamente si pone nel proprio Io e non si lascia più trascinare dalle proprie forme mentali, dai propri desideri e dai propri impulsi, tale azione di libertà irraggia la sua luce sino al mondo spirituale, che la coglie come nutrimento e come impulso all'evoluzione. Questo è quello che possiamo fare per aiutare lo Spirito della Scontrosità, e più uomini liberi lo aiuteranno, più lui potrà aiutare altri uomini a comprendere come diventare Liberi: liberi dalla Scontrosità.
Silvia Giaretta | |
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