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     QUARTO DIALOGO SULL'ERMETISMO DI GIULIANO KREMMERZ (seconda parte)

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    MessaggioTitolo: QUARTO DIALOGO SULL'ERMETISMO DI GIULIANO KREMMERZ (seconda parte)   QUARTO DIALOGO SULL'ERMETISMO DI GIULIANO KREMMERZ (seconda parte) Icon_minitimeLun Mar 04, 2013 9:09 am

    Discepolo. - Viva la favola!
    Giuliano. - Gridate bene e sapientemente. Fabula è tutto ciò che è detto e parlato, anzi tutto ciò che è detto e vissuto. Mundus fabula est, anche il mondo è una favola. Guardatevi nella grave materia: nato debole, poppante al seno materno, infante, fanciullo, adolescente, giovane forte, adulto, declinante, vecchio, passate per lo staccio della morte, ritornate, ricominciate, ridiventate cenere. Siete voi stesso fabulosus, e tutta la vostra esistenza è una favola pittoresca. Quando vi sarete abituato a questo salire e ridiscendere, non dalla terra ai cieli, ma dalla fossa mortuaria sulla superficie della terra, la favola diventa amena se conservate il ricordo di quel che foste, soffriste, godeste prima di ora ed il senso del comico vi pervade e vi fa domandare se alla porta del campo santo non sia più appropriata una statua di Stenterello o di Arlecchino. Viva la favola, ma convenite che, venga o non venga dalla iniziazione orfica, la nostra magnifica e pittoresca mitologia, piena di verità profonde simboleggiate, di poesia, di soggetti e rappresentazioni artistiche, è il più perfetto capolavoro della mitomania della razza nostra. Il grande Occidente Latino e Italico ha distillato in essa tutta la sapienza della occulta Urbe, della eterna capitale del buon senso e della verità.
    Discepolo. - Bisogna che io la studi bene... ma chi me ne dà il tempo?
    Giuliano. - Saturno.....
    Discepolo. - Mandatelo via, voglio godere un altro poco tutte le idee così curiose che avete la bontà di espormi.
    Giuliano. - Dicevo semplicemente che Saturno, armato di clessidra, vi darà tutto il tempo che volete. Studiare non vuol dire solamente far la gobba sui libri, vale comparare, osservare, riferirsi ai termini delle cose avvistate nei simboli, tradurre nel linguaggio delle cose reali e comprenderne il significato. Io non dico cosa nuova. Che può esserci di nuovo sotto il sole, quando sono scomparsi mondi e civiltà di cui non abbiamo memoria, nè coscienza di ciò che furono? Quello che ho fatto io, fate voi stesso: non vi fermate mai alle prime apparenze delle cose, non vi mescolate ai volghi, alle plebi del sapere umano che guardano alla vita come ad una proiezione cinematografica; conservatevi puro, nel senso che vi ho detto prima, di ogni preconcetto, e cominciate a stabilire che ciò che si vede non è la realtà. La quale non sta nella visione della materia o dei corpi che si muovono e si agitano, ma nello spirito, ma nella significazione della cosa che si presenta, a cui sovente si dà un valore e un senso che non ha. E se l'apparenza nascondesse un atto di copula tra due anime in una fusione di possesso e di pace? Lo sapete voi? Siate attento: nella medicina ermetica l'autoguarigione di tutte le infermità e di tutti i morbi arriva inesorabile, come l'ora del sonno e dell'appetito, se l'immagine curativa, al di là di tutte le teorie delle scuole mediche, è fatta bene. La volontà di guarire si conferma nell'intelletto del male da scacciare. Vi è uno sponsale interiore tra il principio Sole luminoso e la Luna opaca; il Mercurio, figlio, rapporta a Saturno il comando divino. La guarigione arriva, può ritardare, ma arriva. Amore (con la lettera maiuscola) è il vecchissimo fanciullo che ha provocato il miracolo della ricostituzione. Riferiamoci alla medicina Ermetica, nella cura dei malati fuori di noi. Un guaritore ermetico e un infermo. Il primo, serpe maschio, Giove; il secondo, bi scia, Rea. Se Amore non interviene, Ermete non nasce e non opera, non porta al Saturno dell'infermo la grazia dell'influenza divina. Divina? Si, degli dei celati nell'ombra, nei cieli della mente di Giove trasmutato in serpente. Traducete: se tra il malato e il suo guaritore non corre amore, se il guaritore non prende in un amplesso dolcissimo l'anima del suo malato, e nell' unione perfetta il potere della sua vitalità solare non inonda il corpo sofferente, il piccolo miracolo non avviene. Ci vuole Amore.
    Discepolo. - Io direi fede.
    Giuliano. - Avete letto qualche libro del tempo di Charcot! Non è fede che solamente nell'infermo. Il guaritore è amore in atto. Chi si sente voluto bene, cioè amato, si sente attratto, come da una calamita, dall'amoroso. La sua anima è un fiore che si apre. Sente il riflesso dell'amore, vi si riscalda, ed ha fede. Il medicamento ermetico che è spirito,intenzione, efflato, immagine, è distillato nel lunare dell'infermo. Arriva il piccolo miracolo di una cosa sola.
    Discepolo.- Che vuol dire miracolo di una cosa sola?
    Giuliano. - Che il miracolo è compiuto, miracolo di pace. Come in torno aI caduceo due serpi nemici si sono allacciati, Mercurio vibrante ha detto: Amore e pace. O anime elette! Voi che studiate leggendo e guardando con gli occhi penetranti fuori le illusioni della materia e nella materia stessa, pensate al miracolo nascosto dalla lenta visione: sotto un raggio di amore, potente, accolto tra passione e fede, la cellula dei tessuti si sfalda, si ricostituisce, sana insomma e la vita cammina. Il cervello non sente più il pungolo del dolore, ricompare il sorriso, la calma, la salute: il miracolo di una cosa sola è compiuto come miracolo di amore.
    Discepolo. - Non vi è della poesia?
    Giuliano. - Vi è tutto un poema. Perché la poesia è nella natura stessa della materia. Non vi è nessun naturalista, nessun chimico, nessun fisico, nessun astronomo che degnamente siano tali e di reale valore, che innanzi aI fenomeno della vita e alle evoluzioni creative e distruttive degli atomi, al trasmutarsi delle forme e alle relatività delle leggi della natura vivente, non diventi poeta e grande poeta! La fonte di ogni poesia è il gran libro della Natura: Poeta, vate, è colui che sta a contatto coi numi, i vecchi numi.....
    Discepolo. - Cum grano salis.
    Giuliano. - ...che elaborano l'atto di aumento e di decrescenza della vita delle cose vive. Dite poesia? Ma avete nelle notti di primavera assistito a quella musica e a quella poesia di collaborazione tra i fiori olezzanti e le farfalle bellissime, affinché la fecondazione pervenga alla continuità della flora? Una lezione di anatomia, su di un cadavere, in una sala di dissezione, pare orrida e immonda cosa, ed è un immenso poema di malinconia per l'assenza della vita in un complicato organismo, a cui la corruzione della carne fornisce vita nuova nel disfacimento putrido della carogna. Non correte ad emettere giudizi che vorrebbero essere dommi ed assiomi. Dove è presente Amore ivi è tutta una cantica impareggiabile di un nuovo stato di essere e di sentire in noi. Da questo punto di vista nessun atomo dell'universo sfugge alla solennità di note armoniose o di parole scelte tra le più nobili per esporre un inno di commozione per compenetrazione alle cose esistenti. La medicina ermetica, ve lo ripeto, è volontà e amore. Non scendete ai particolari. Non fate come i poverissimi di comprendonio che cercano gli elementi, e ben precisati, come per raggrupparli in una minuziosa costruzione di una ricetta per far crescere la barba agli eunuchi. Volete e amate. Queste sono due grandi parole e le due chiavi che aprono il sacrario. Volontà vi ho spiegato che cosa sia e come la s'intende.....
    Discepolo. - Cioè mi avete detto che per volere bisogna immaginare bene....
    Giuliano. - Concepire, immaginare, ritrarre bene l'idea, poi sentirsi nello stato di verità, d'accordo, ed in coscienza, della cosa pensata. È un atto di volontà, sia che la parola esprima il pensiero volitivo, sia che non lo esprima. La volontà è perfetta quando in coscienza l'idea plasmata è idea vissuta. Pace tra idea immaginata e coscienza, volontà in azione, Amore interviene e feconda.....
    Discepolo. - Anche qui ci bisogna il grano di sale, perché Amore, dio mio, non sarà né quello di Platone, né quello del cuore di Gesù, né quello di Casanova e di Don Giovanni di Marana.
    Giuliano. - Amore è amore. In latino Amor letto alla rovescia è Roma. Definire un sentimento, una sensibilità, una sensazione è risolvere l'enigma più astruso. Prendete sale e pepe e teneteli pronti. Esiste per l'ermetista e pel mago un senso di Amore che nessuno degli umani della plebe conosce. Non perché sia una forma tanto aristocratica che solo delle persone di una categoria selezionata possano intravedere, poiché, come un redentore, questo Eros si affaccia alla coscienza di tutte le creature umane. Come un buono a niente, questa sua figura incerta, non seducente per i mangiatori di polli freschi e per il bisogno di imitare i più stupidi e vanagloriosi, è discacciata come vile ed oziosa. Chi volete che esca dalla corrente comune, col senso comune contraddittore, che si raffini lo spirito dei sensi per accogliere un incerto amico, forse un reprobo non naturale? Questo Eros, come Lucifero, è fiamma e luce. È turbante. Si presenta come un demonio nell'oscurità della notte interiore. Mefisto? No. Satana? Neanche. Forse tentatore, forse preparatore. Al bivio vi agita e vi turba? La vostra angoscia vi opprime. Rivolge la sua parola alla vostra Psiche. Scende per sedurla, per incantarla, per prenderne possesso nella tetra notte di dubbio e di aspirazione ai cieli della favola. È il precipizio della turbante pazzia e il cammino per assurgere alla creazione in un campo di attività mentale, mentre l'immortalità dell' uomo si confessa vera e reale, e la paura vi trattiene. Vi si oppone o la fede religiosa, o l'incredulità, o la mostruosità del primo sentimento di separazione...
    Discepolo. - Vorrei procedere in maniera positiva, ma voi di qui e di là diventate un'anguilla. Riconosco che ciò che mi state dicendo su questo Eros speciale è una pagina di un lirismo oscuro, perché questa specie di Eros nebbioso e nebuloso io non lo identifico.....
    Giuliano. - Vuol dire che lo avete fatto passare sorridente quando egli è venuto a voi. Gli avete sorriso scetticamente, beffardo, e sarete andato a baciare la mano ad una giovane e atletica giuocatrice di tennis dalle caviglie elastiche. Non v'è creatura che non lo riceva e non abbia ricevuta la sua visita. Cavaliere delle pallide notti stellari, egli ha parlato certamente anche a voi. Tutto vi avrà detto, avrà interrogato la vostra Psiche, e tra una sigaretta ed un'altra gli avrete dato il vostro saluto ed avrete, in un monologo da furbacchione, pronunziata la vostra sentenza inappellabile: oh! Queste ore di vanità vuotissime e di fole, in cui le più scempie idee vi montano al capo, tra il brio di un bicchiere di buon vino e il desiderio inafferrabile di un amore senza la figura di una donna, un amore come deve essere quello dei poppanti, degli idioti...
    Discepolo. - Fermatevi. Ricordo qualche cosa di simile, poco prima e qualche tempo dopo la pubertà. Delle notti serene e profonde di maggio. Mi levavo dal letto, avevo voglia di scrivere le mie confessioni...Che fanciullaggini! Un invito, che mi veniva da una voce remota, mi portava alla finestra che guardava sul giardino, sembrava che tutte le finestre delle altre case si popolassero, qui e là, di figure di donne in bianco, come spettri, come anime in amore, come anime trepide in cerca del lontano desiderio di un'anima gemella... Ma se volete accennare a questo genere di amore da adolescente, pieno di sogni, senza meta, vi avviso che il medico di famiglia lo spiegò a me e alla mamma: era una crisi della pubertà, occorrevano lunghe passeggiate, moto, ginnastica, poco studio, riposo moderato affinché l'ozio non mi infemminisse, dormir duro... Insomma ripresi, e il periodo delle illusioni notturne delle anime invocanti all'amore cessò... Non certo a questo amore indefinito e indefinibile da fiaba voi volete alludere?...
    Giuliano. - Chi ve lo dice e chi può dirvelo? È trasformabile a sua volontà questo signorino. Claudio di Saint Martin lo chiamò il Maestro Ignoto. Velato. Bendato. Appare. Dispare. Improvviso come la folgore. Vi intenerisce fino alle lagrime. Vi commuove da farvi singhiozzare. Vi sorride. Scacciato dispare... e non ritorna più.
    Discepolo. - Ed è un bene. Questa specie di Eros è il germe della follia: credetemi, io non so se sia stato proprio lui a visitarmi, ma vi assicuro che il medico mi guarì con mio gran contento. Mi sembravo come ammattito.
    Giuliano. - Bene? Male? O ottimo Discepolo, e che ne sapete voi? Forse una vita mentale e dello spirito vostro, nuova e diversa dalla attuale e da quella che il vostro medico sospettava, avrebbe a quest'ora mutata ogni meta alla vostra esistenza.
    Discepolo. - Dicevano che sarei finito al manicomio.
    Giuliano. - A quale? Non siamo noi sempre circondati da alienati anche tra gli uomini che con noi convivono? Così tutti lo perdono; quelli che eccezionalmente lo invocano dopo per riconquistarlo, possono ritrovarlo a stento, se da essi in epoca propizia è stato messo alla porta e fugato. Ma il mio scopo, se rispondo alle vostre obbiezioni, è di accennarvi gli elementi, i fattori di quella medicina che noi chiamiamo ermetica e il vasto campo di applicazione di queste teorie che riportano l'uomo alla sua natura e l'individuo alla storia del suo passato, rivificandolo. Volontà, intelletto e Amore sono i tre componenti il gran farmaco universale degli alchimisti. La nostra scuola non può scegliere un campo di applicazioni più vasto, meno soggetto alle passioni umane, più facile a farci conservare e operare senza scopo utilitario. La Medicina Ermetica è una scienza applicabile a tutti i casi della vita, e a tutti i disastri corporali e spirituali di questo grande animale che i latini chiamarono Homo, da Humus che è terra, fango, creta. Alla sua conservazione, al suo sviluppo, alla sua evoluzione concorre l'elementoterra che lo ha prodotto e gli presta i materiali necessari al suo corpo saturniano. Le forze che lo hanno fatto sono terrestri come i materiali della sua conformazione. Il magnetismo.....
    Discepolo. - Ritorniamo ai magnetizzatori subito? Ecco che piantiamo là questo Eros che cominciava ad interessarmi. Vi ho già detto che, con Saturno sempre in vista e con il vostro metodo di non dire mai tutto esaurientemente, non posso farvi le mie congratulazioni.
    Giuliano. - Vi prego di non farmi ripetere ciò che a sazietà ho scritto e ripetuto tante volte. L!ermetismo, la magia, lo psichismo e le altre dottrine di questo genere non s'insegnano col metodo comune, e come si apprendono in tutte le scuole le altre discipline. Il maestro d'ermetismo espone gli elementi delle teorie e delle pratiche nostre. Il Discepolo li lavora e li studia nel suo laboratorio più remoto e monta verso la realtà della pratica e della realizzazione ermetica. Quindi, se aspettate da me regole precise, ricordatevi anche che 1'ermetismo è una dottrina e la magia è un'arte, e il senso artistico vi guida nei dettagli più particolari. Vi ho parlato di questo Eros psichico che apre la rosa della vostra anima verso le regioni dell'infinito, ve ne ho dato i caratteri per identificarlo nel caso lo troviate sulla vostra via. E il resto non è indispensabile e lo lascio alla mercé vostra. Passo innanzi per studiare altre forze potenti che agiscono per diritto materno su l' uomo. E comincio ad accennarvi al magnetismo, non quello dei magnetizzatori, ma al magnetismo terrestre che è una forza scientificamente nota e studiata nella fisica, quella forza che la bussola del nostro Flavio Gioia svelò ai marinai per indicare la via sugli oceani, quella che ha rapporto con l'ago calamitato e con la sua polarizzazione, al magnetismo insomma che ci circonda e ci avvolge, da quando, passando per le braccia di una madre, diventiamo adulti e poi vecchi.
    Discepolo. - Questo argomento, per esempio, io non l' ho visto trattato né preso in considerazione da nessuno di quelli che espongono teorie e meditazioni sullo spirito e sulla mente nostra.
    Giuliano. - E si spiega. Non ritenendo materia terrestre l'uomo psichico e mentale, e confondendo scienza e fede, prendono un prodotto terrestre per spirito del settimo cielo; non possono capire che tutte le forze che la terra possiede hanno potestà sull'uomo complesso, quello dei quattro corpi, come vi ho spiegato. Perciò, se mi accingo a dirvi qualche parola sul magnetismo terrestre nei precisi rapporti con l'uomo, è per darvi lo spunto ad altre considerazioni che farete voi stesso. Le forze magnetiche vive del globo terrestre agiscono complessivamente su tutto l'organismo umano. Non solo dell'esteriore, saturniano, ma di tutta la sua personalità morale e intellettuale. Ho già a voce e negli scritti, con esempi semplici e ripetuti, dimostrato che le cause fisiche agiscono sul nostro morale e le cause morali reagiscono sul nostro fisico e che, in conclusione, noi siamo una unità bene organizzata, come un telaio, in cui la spoletta che trasporta le sensazioni dai centri psichici ai centri fisici, non fa altra opera che di spostare, topograficamente e insensibilmente, con velocità maggiore delle vibrazioni della luce, le nostre impressioni. Un uomo che si immerge in un lungo digiuno per povertà angosciosa, è molto diverso dallo stesso uomo se ha mangiato e bevuto. Prima, affamato, guarda il mondo con odio e disprezzo. dopo, muta la sua nera visione in rosea. Perché nella mia piccola Porta Ermetica faccio la conciliazione a tavola imbandita? Perché mangiando bene, gli spiriti marziali, polemici e dispettosi che sono in noi, si assopiscono nel gaudio di una digestione riposante: allora il paradiso si tocca con le mani, e, direi, i piedi dei convitati vi passeggiano dentro come in casa propria. Le torture medievali, se dovessimo evocare le anime piene di virtù di quei carnefici e filosofi della ragione divina, dovettero cento volte al giorno dar la prova di questa verità. Un uomo, che è stanco di fatica, differisce da sé stesso dopo il riposo. Una madre preoccupata pel figlio malato, sente il suo isolamento nella vita e lo sconforto di continuarla; se il figlio risana, guarda l'esistenza con piacere. E questi sono stati della vita umana che si osservano tutti i momenti e in tutti i gradi sociali; ma se il magnetismo terrestre involge e coinvolge tutta la terra, se prende la sua superficie e dal centro della sua emanazione si irradia attraverso l'atmosfera e la sorpassa, e in amplesso possessivo pervade tutte le creature viventi, le cause di mutamenti sentimentali e le vere ragioni di improvvisi disordini fisici in noi ci sfuggono e, quando una esplicazione ci manca, attribuiamo ai nostri nervi, alle passioni, alla noia, gli effetti o le variazioni sensibili anormali della nostra esistenza fisica e morale. Quante cose ignorale, caro amico, e quante cose neanche sospettate circa le influenze a cui soggiace l'uomo sulla terra! Il re dell'universo, come l'uomo nei momenti di ebbrezza chiama sé stesso, è servo inglobaLo delle forze che emanano dalla Madre Terra. Altro che figlio del cielo! Il magnetismo è la energia tipica a cui nessuna particella viva si sottrae. La scienza non ha ancora sondato l'origine misteriosa di molLe condizioni speciali e insondabili dell'animo nostro, di molte deficienze e improvvise debolezze del nostro organismo, di indeterminati mutamenti del nostro pensiero. In grado diverso, secondo la nostra costruzione elementare, in base all'influenza e ai caratteri del momento in cui l'atto generativo ci ha legati ad un uovo di.... gallina, noi siamo in un modo o nell'altro più o meno sensibili, e di questa sensibilità nostra, per la stessa ragione di origine, abbiamo maggiore o minore coscienza. È un po' desolante per noi sentirci incatenati ad un elastico guinzaglio. Un caso certo di irresponsabilità per tante bestie umane. E se uomini di civiltà scomparse avessero trovalo e scientificamente provato questo stato ineffabile di incatenatura nostra, non può essere scaturita da questa conoscenza la prima idea di una redenzione? La separazione del feto dalla partoriente in una scala più elevata; la terra madre e i terrigeni figli? Avete conoscenza della pila di Volta, delle onde erziane, del telefono e del telegrafo senza fili, degli apparecchi di captazione o di emissione di messaggi aerei? L'organismo umano, cioè l'uomo nel suo complesso, perché non potrebbe essere un apparecchio naturale di tal genere, non sviluppato ancora, cioè non esercitato e non producente ad alLa tensione quello che i precedenti meccanismi sensibilmente realizzano con effetti visibili ed utili? Il pensiero umano, la volontà come immagine, come forza, come intensità trasformatrice, come affetto, come odio, come dissolvente o coercente non potrebbero essere lanciati a distanza e compiere alti e movimenti esteriori e lontani come preciso e concreto mezzo di comunicazione e di coercizione? Io vi espongo dei quesiti e degli enigmi da risolvere, o, per lo meno bastevoli ad attrarre la vostra attenzioni di studioso su fantastiche possibilità. Mi direte che molti di questi problemi sono dei paradossi e delle esagerazioni: non nego che potrebbero essere dei sogni come se ne fanno tanti all'epoca dei fichi freschi, ma potrebbe anche darsi che questo uomo, antichissimo prodotto della fauna terrestre, possa nascondere un bottone, come quello dei campanelli elettrici, che toccato in un certo modo, o con tante battute, metta in moto qualche trappola che compia cose inaudite. Non era Icaro un mito paradossale, e Bellerofonte e Perseo, cavalieri di bestie alate, giuochi di fantasia? Non erano queste pure favole, senza la possibilità che costituissero il ricordo di aviatori di epoche remotissime, mutati in semidei dalla ignoranza dei posteri? E se oggi ancora non avessimo conoscenza dei velivoli, non sarebbero per noi sempre delle favole?
    Discepolo. – L’uomo ha sognato e fantasticato sempre. Non mi stupisce che l'ermetismo sogni un po’ specialmente in argomenti sbalorditivi come questi, che sospettano miniere di oro in una qualunque zucca vuota di semi. duomo potrebbe essere una macchina intelligente, buona a tutto, macchina economica che non avrebbe bisogno di artefici speciali per essere costosamente riparata o preparata. Volare senza velivolo, scagliare un fulmine a distanza, mentalmente, come farebbe Giove dall'Olimpo, se un piatto di taglierini al sugo è mal preparato; parlare con un amico in Califonia, mandandogli un pensiero, un'idea senza neanche la spesa di una busta e mentre ci facciamo la barba....In ogni modo i vostri uditori o lettori vi devono ringraziare: i bei sogni sono delle ore felici in cui la mente nostra divaga o si adagia mollemente, come in riposo dolcissimo, per indovinare se di qui a decine di millenni le leggi naturali non siano già mutate sul globo terrestre, e se non sarà comodo allora camminare coi piedi in aria e non come oggi! Lo avete voi stesso detto non so in quale occasione.
    Giuliano. – L’ermetismo consiglia: bisogna guardarsi indietro. duomo, attraverso le epoche diverse, dalla vita selvaggia alla civiltà, vi presenta aspetti curiosi di demonio o di serafino, di bestia da soma o di sacerdote sapiente e segreto. Scomparvero popoli e civiltà di cui la storia non ci ha trasmesso memoria, e l'uomo moderno di tanto in tanto ne scopre le vestigie. Ci dicono di cataclismi immani, effetti sospettati di maggiori misfatti: continenti, popoli, razze, sommersi e spariti. Chi non oserebbe supporre che quegli uomini che si sono dileguati senza lasciare traccia della loro sapienza, non abbiano posseduto le chiavi di arcani a noi non soltanto ignoti, ma neanche da noi pensati come fantastici paradossi enunciati per scherzo? Chi vi dice che il culmine della progressione umana non sia stato raggiunto in epoche lontanissime? E che la tradizione religiosa di un peccato di origine o di una prevaricazione, non sia la tipica accusa a questi lontanissimi progenitori che inabissarono il loro mondo, ignorando la distruttibilità della loro onnipotenza per la incoscienza del loro orgoglio? Le acque dell'oceano che si chiusero sulle terre della Atlantide sparita, dovrebbero saperne qualche cosa e dircela. Gli Egizi e i popoli del Messico e della Columbia, profughi di quel continente scomparso, portavano con loro parte o tutto il corredo scientifico di quella civiltà che noi supponiamo culminante? O furono caste inferiori, meno dotte, che si dispersero per salvazione, senza possedere completo il patrimonio della dottrina che fece, per abuso, precipitare negli abissi tutto ciò che di mala opera avrebbero potuto lasciarci in eredità? Sognate o sogniamo! Se col monachismo, prima e dopo S. Benedetto da Norcia, la vita religiosa parve un rifugio, l'uomo potette desiderarla o per sazietà profonda del suo spirito, o per paura incosciente nelle ore della crisi cristiana, quella crisi che distrusse l'imperio di Roma e permise che le orde barbariche venissero ad opprimere i latini già vinti dal comunismo delle anime del pescatore Pietro e dell'ardente rivoluzionario Paolo. Ho trovato qualcuno che mi ha fatto l'elogio dell'evo medio - come del digiuno dopo una sbornia - come del riposo per degnamente sognare e vivere la vita delle lunghe notti della illusione immaginativa. È una idea come un'altra. Beato colui che sa vivere sognando stati deliziosi e quella felicità che non troviamo svegli; disgraziati coloro che non sanno sognare la gioia dei desideri raggiunti e i propositi della vita nell'amore delle cose! Ma sapere è scienza della propria coscienza, e non sappiamo fino a qual punto le forze naturali che la terra manifesta, sprigionandole dal suo cervello intelligente, di una intelligenza a cui l' uomo non ha ancora potuto avvicinarsi, possano essere intuite e comprese da noi per viverne di amore. Comprendere l'anima, la essenza pensante della Madre Terra, su cui la passione della umanità si prolunga e si contorce dalla culla alla morte, è intendere l'anima delle cose brute e i frammenti delle pietose e immote pietre che nacquero dal caos nella prima ora in cui non doveva esservi stato né nozione di tempo, né intenzione di forma. Ma allora, quando l'amore già sorvolava l'enorme, l'immenso, l'infinito oceano di vapori, di fuoco, di acqua, di melma, e diceva agli atomi: Io sono la vita! Il magnetismo polarizzò l'atto della separazione e della sintesi, e diresse e comprese, accompagnando il fulmine irrequieto di luce e di suono, la nascita della forza indistruttibile che raccolse nelle sue spire, come serpente infinito, la causa della attrazione al centro di ogni vita al suo albore. Così, pronubo dei primi amori, tra le molecole dei primi elementi, il magnetismo diresse, nel suo cammino, nell'eclittica intorno al Sole che è Luce, la massa globale ancora non popolata di dinosauri e di mostri.
    Discepolo. - Ancora un po’ di lirica sulla origine del mondo!
    Giuliano. - Lirica cantata e suonata! Non volete sentir parlare di questa grande poesia del magnetismo terrestre, perché le cognizioni che ne apprendete in fisica sono poveramente incomplete. Il mostro umano è un errore magnetico. L’uomo completo, sano, equilibrato, è una concordanza magnetica. Appena la donna è sposata da un uomo, in essa si stabilisce una presa di possesso delle forze emanate dalla terra, primeggiando il magnetismo coordinatore di tutta la vita del globo. Così la gestazione del nascituro è svolta sotto il predominio di questa forza che continua ininterrottamente per nove lune a nutrire la sensibilità, delicata o sorda, dell'essere che viene alla luce sotto l'influenza protettrice di questa irradiazione che tutta avvolge la massa elementare dell'organismo in formazione. Il carattere specifico che accompagnerà per tutta l'esistenza questo corpo nuovo di un embrione di anima in attesa, che se ne investirà trasportandovi la sua storia precedentemente vissuta, si forma e prende consistenza prima che esso si rituffi nella passione della vita umana e delle sue miserie. Per questa ragione l' uomo rievoca per istinto il ricordo della posizione fetale in ogni momento di pericolo o di tormento nella vita. Il Freud è nella verità quando accenna a questo ricordo incoscente, ma vi dà una spiegazione diversa. Se sentite freddo, vi raggomitolate come nella situazione prenatale, nel seno materno, quando il circuito magnetico vi chiudeva e proteggeva, e tutte le correnti o le onde della elettricità, del calore, del suono, esagerate in potenza, vi rimenano al ricordo di una protezione magnetica, tipica, che è restata sul vostro incosciente senza mai cancellarsi. Ho citato il senso del freddo perché più completo l'esempio. Nell'organismo umano la sensazione della mancanza di calore si riferisce all'assenza o alla diminuzione della vita. Il cadavere e il corpo malato. nazione o la semplice influenza del magnetismo terrestre sul corpo umano, caro amico, nella sua vera e intera estensione, nessuno degli studiosi che vantano fama ed autorità scientifica l' ha sospettata e ne ha detto parola. Al massimo troverete qualcuno che ha accennato agli errori dell'astrologia e alle stupide osservazioni degli astrologhi che hanno avuto delle pretenzioni strane, fino a fare delle profezie sulla vita di un uomo, fondando il loro giudizio molto fantastiche di pianeti, lune e asteroidi al momento della nascita, come per far ridere i polli nel gallinaio. Eppure, se nella scienza sperimentale delle università ha valore l'osservazione continua e documentata, non dovrebbero passare indifferenti alla severità della ricerca certi rapporti costanti tra la natura visibile e gli organismi di tutti gli animali; rapporti sensibilissimi specialmente sul corpo umano, e quando dico corpo voglio intendere l'uomo fisico, intelligente e psichico, cioè l'uomo completo. Non mi direte quindi che con due parole ho astrologia empirica dei sistemi pseudo-astronomici, come se ne fabbricano nell'America del Nord e fuori Italia nella nostra Europa, con temi figurati ad imitazione dell'astrologia medievale mal compresa e male imitata. Nel Commentarium del 1911 io ho ricordato un libro del 500 contro la astrologia superstiziosa e volgare (che è quella di oggi), libro di Geminiano Montanari di Modena, professore all'Università di Bologna e poi in quella di Padova, che dimostra profanamente come il buon senso della nostra stirpe non si è lasciato mai portar per il naso dai mistici vaniloqui di altra gente di altri paesi. E di astrologia, e del primato italiano anche in questa, avremo occasione di parlare presto.
    Discepolo - Ho letto qualche libro che accenna alla profonda relazione che esiste tra le condizioni metereologiche in generale e la grande sensibilità nervosa degli animali, e la influenza che esse hanno sulla flora in genere e sulla vita marina. Di solito sono scritti di erudizione compilati da dilettanti che vanno alla ricerca di argomenti curiosi, o da persone che si danno grande aria di sapere cose preziose che nessuno sa e che la scienza non approva.
    Giuliano. Tutta la filosofia ermetica, magica e cabalistica, che poi si riduce alla numerica di Pitagora, è fondata sul numero 1; vale a dire sull'universo naturale delle cose. Il miracolo di una cosa sola è il meraviglioso assieme dell'universo, il macrocosmo, a cui in omologa analogia corrisponde il microcosmo, cioè l' universo piccolo e più breve che è l'essere umano.
    Discepolo - Ne ho letto in diversi autori non contemporanei, ma non con convinzione; perché se questi proporzionali diritti di rassomiglianza tra il grande universo e il piccolo mondo contenuto nella parola uomo fossero cosa provata, vi sarebbe da capovolgere tutta la sintesi scientifica moderna.
    Giuliano. - La concezione unitaria dell'universo è antichissima. Non possiamo dire che sia di tale o tale altra origine, perché attraverso tante civiltà scomparse, continenti spariti, razze e imperi distrutti, certe idee sono eredità tradizionali, verbali, forse semplicemente trasmissioni di idee raccolte posteriormente in immagini astrali. Ma tutti quelli che hanno pensato alla visione e alla realtà del Cosmos, in epoca in cui si pensava di più e si correva meno in ferrovia, in motociclo o in automobile, non hanno potuto non convincersi che l'Essere, cioè tutto ciò che esiste, è Uno. Le forze cosmiche sono talmente compenetrative e sintetiche, che la percezione dei più severi fisici, astronomi e meteorologi conclude per l'unità delle forze in natura. Dunque le loro differenze sarebbero delle modalità secondarie o maniera di azione sensibile di una unica emissione di energia o di attività. E allora come sarebbe possibile sottrarre alle forze che sono inerenti alla unità di origine tutta la produzione terrestre, dalla vita dei cristalli a quella dei vegetali e a quella dell' uomo? Manifestazioni di vita che per la loro parte elementare, e per le forze che ne determinano l'aumento e la decrescenza, imprestano alla madre terra tutto ciò che hanno e posseggono? Vedete voi la luna? Senza fare dell' inutile silenografia pseudo-dottrinale, guardatela nel suo corso. Essa è lo stemma simbolico della Natura della terra a cui serve di ornamento poetico, se siete poeta. Questa simpatica amica del silenzio notturno e degli innamorati, cammina in un'orbita fissa, e ogni giorno, ogni ora, ogni minuto cangia di forma e di aspetto. Piange e ride. Falcata, cresce fino alla pienezza di massimo splendore, poi decresce e scompare per ricominciare il suo corso. Così la vita umana, la vita terrena, la vita universale. La Luna è sempre la stessa, una, muta di apparenza; l'aspetto suo è cangiante, come tutto è mutevole sulla terra e nei cieli visibili. Che cosa separa il prodotto della terra dalla terra che l'ha generato? Le medesime forze che esteriormente influiscono sulla terra stessa. Le forze e le loro perturbazioni, studiate nella metereologia, sono veramente esteriori alla terra, o in combinazione con le forze terrestri assumono varietà di aspetto per leggi di associazione non ancora conosciute? E se fosse così, perché dovrebbe un organismo animale sensibile sottrarsi a questa influenza? Avremo occasione altra volta di riparlare di questa relazione di continuo scambio di forze e di azioni tra produzione e causa produttrice, tra madre e figliolanza; per ora ho accennato alla grande importanza del magnetismo terrestre nella sua azione sull'organismo sensibile dell'uomo, e sulle sue parti meno sensibili su cui il magnetismo polarizzante del globo agisce imperiosamente, quantunque spesso inavvertito dalla coscienza nostra. E del magnetismo ho voluto dirvi qualche parola, per spiegarvi il significato veramente positivo della medicina ermetica. Noi non consideriamo l'uomo come un corpo organizzato isolatamente, come una unità biologicamente separata nella natura; noi in ermetismo vogliamo considerare l'uomo come vivente in un ambiente, in un contenente, non diviso da lui che per tenuità o attenuazione di materia a cui inesorabilmente è attaccato senza potersene mai dividere, quindi mai isolato. Ponete un pesce vivo in un grosso vaso d'acqua. Il pesce è mobile nella piccola massa di acqua, ma l'acqua lo contiene ed è a sua volta contenuta e trattenuta dal recipiente che è in contatto con la terra alla quale il vaso si appoggia. Provatevi a isolare, nel senso vero di questa parola, un corpo terrestre dalla terra. Non è possibile. L'uccello che vola non può uscire dall'aria che è il prolungamento della terra solida; aria, alito della terra.
    Discepolo. - Questo isolamento vero, date le premesse, non mi pare che sia possibile. Se sotto una campana pneumatica sottraete l'aria ad un organismo animale, questo è obbligato a posarsi sul piatto inferiore della sua prigione e resta in tal modo lo stesso in contatto con la terra. È materialmente impossibile fare altrimenti.
    Giuliano. - Ora se è impossibile, per la stessa ragione di non separazione qualunque corpo animato deve subire con maggiore o minore sensibilità la necessità della sua partecipazione alla vita energetica del globo a cui è legato. Magnetismo, Elettricità, Luce, Suono, Calore, non possono passare avanti a noi, attraverso noi, su di noi, senza che ne subissimo una reazione sensibile. Sensibile? Voglio dire che i nostri sensi avvertono, controllano, determinano, precisano o se ne sentono agitati. Ma esistono altre influenze che non danno la diretta sensazione della loro presenza, ma producono una reazione sulla nostra unità organica causando riflessi sensibili che generalmente noi non attribuiamo alle vere cause e alle forze che li hanno generati? Il magnetismo terrestre, in combinazione con l'elettricità in natura, determina dei disordini nervosi di secondo tempo che a loro volta precisano un patema organico o l'arresto totale o parziale di una funzione che non crediamo affatto in rapporto con influenze non precisabili. Così un corpo malato, disorganizzato e dolorante è considerato da noi come un organismo che non ha potuto resistere, per la sua struttura, a forze alle quali altri uomini hanno resistito senza lottare. Di più il malato, interrotto il suo circuito magnetico ricostitutivo, non può ritornare ad esso senza una forza supplementare che lo riduca allo stato precedente di equilibrio, perché se l'uomo è stato colpito da questo disordine, per l'assioma della non possibile separazione dalla terra, anche l'aura emanata da lui è malata. Ricordatevi le epidemie. Tenete d'occhio le scuole e il carattere delle malattie contagiose. Organismi che resistono e organismi che ammalano e soccombono. Contro il concetto del contagio per microbi, se si determina la potenzialità repellente di organismi forti per vitalità quasi battericida, il carattere inesorabile delle infezioni per questa sola via è soggetto a revisione. Così se per minorazione o deviamento di magnetismo terrestre attrattivo un uomo diventa malato, una catena di forze volitive umane può dargli la sanità come per miracolo, fulmineamente.
    Discepolo. - Ma che cosa volete indicare per catena di forze volitive umane? La volontà di altri uomini che guarisce l'ammalato?
    Giuliano. - No. Non la sola affermazione volitiva per simpatia e generosità, ma una vera catena magnetica di volontà, per comprendere la quale bastano poche parole che voi, con la vostra saliera a portata di mano, potete capire perfettamente. Se la terra ha un magnetismo che sta alla calamita attrattiva nei rapporti intimi di una forza causale verso la sua manifestazione più concreta, il microcosmo, homo sapiens, ha una forza di attrazione ricostituente che egli espone nella determinazione caratteristica della sua direzione di efficacia.
    Discepolo. - Sono parole nuove.
    Giuliano - Sono parole vecchie che esprimono un'azione che, dallo stato selvaggio al civile, tutti gli uomini hanno posseduta senza precisione di fine. L'aura umana, che è emanazione atomica o molecolare del nostro corpo, trasporta al di fuori di noi anche le forze macrocosmiche, come il magnetismo, che ci attraversano, combinate con le energie nostre particolari e che sono umane, ma omologhe alle energie terrestri. In tal caso, mutata l'aura in forza attiva essa, sotto, l'imperio della volontà, si dirige dove vuole e sul punto che vuole. È questa che io chiamo direzione di efficacia, quasi centro di un bersaglio a cui si vuole arrivare per colpirlo nella parte più sensibile. Ora mettete, congiunte in catena col contatto delle mani, più persone animate di volontà determinata, con direzione precisa di scopo, modificazione da raggiungere toccando e circondando semplicemente il corpo di un ammalato, e vedrete che a questi la catena ha portato un contributo magnetico di effetto preciso.
    Discepolo. - Suggestione?
    Giuliano. - Sempre la vecchia parola che nella bocca delle persone incredule e poco riflessive taglia corto a tutte le riflessioni. Avete assistito all'esperimento fatto giorni or sono in un circolo di amici. Un amico, tra i molti riuniti, si pose ritto poggiando il peso del corpo su di una gamba sola, e potette resistere in tale posizione per 7 minuti. Costituimmo una catena come sopra accennata, e la stessa persona, in contatto con i componenti la catena, resistette nella medesima posizione 22 minuti e 6 secondi. Dunque fisicamente la catena, con direzione efficace, produsse visibilmente qualche effetto.
    Discepolo. - Questo l'abbiamo visto ed io credetti esprimervi anche allora la mia idea: la forma suggestiva della catena, e la suggestione dell'esperimento stesso.
    Giuliano. - Ma suggestionare, mio ottimo e paziente amico, è suggerire, ed io vi spiegherò, in maniera evidente e alla luce delle cose che precedentemente vi ho chiarito, che non bisogna associarsi al comune degli uomini nell'adoperare una parola il cui senso è alla portata di tutti ma un po' contraffatto. E se non fosse pronta a suonare la ventiquattresima ora della Dea Venere, col Sole rabuffato e con Saturno che reclama la falce, continuerei ora stesso .....
    Discepolo. - Vorrei che una commissione di astronomi, seccata da questo tragico mammalucco, lo cancellasse dal numero dei pianeti utili!
    Giuliano. - Eppure Saturno è padre di tutte le divinità, e le falcia con inesorabile coraggio quando vecchie non sono più buone a nulla, neanche a farci ridere. Saturno è il Tempo, qualche cosa o qualche animale che nacque camminando, che continua a camminare, che non si arresterà mai. Per lui la morte non esiste.
    Discepolo. - Dunque non me ne libererò?
    Giuliano. - Mai. Vi convoco per l'altro Venerdì, in ora di Mercurio, e vi rivedrò con piacere.

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    QUARTO DIALOGO SULL'ERMETISMO DI GIULIANO KREMMERZ (seconda parte)
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