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| Arturo Onofri | |
| | Autore | Messaggio |
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Admin Admin
Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55
| Titolo: Arturo Onofri Ven Apr 20, 2012 7:53 am | |
| UOMO NATURA DIVINA
L'uomo terrestre odierno non sa ricordare ancora di aver collaborato alla struttura fisica della terra stessa, e all'organismo animato del suo proprio corpo, ma, come in un sogno inviato dagli dèi, egli ne ha ricevuto quelle immagini-rimembranze, ispirate in lui dall'alto, che sono le costruzioni architettoniche e generalmente le creazioni plastiche delle arti figurative. Con immenso lavorío di innumerevoli esistenze l'uomo prepara inconsciamente (guidato da ispirazioni celesti) la sua stessa coscienza universale, cosí della terra e del cielo cosmico, come del proprio corpo terreno. In quanto egli giunge, a mano a mano, a riconoscere la sua realtà divina coscientemente, quella realtà diventa realtà umana, e non è ora inaccettabile asserire che il contraccolpo di questo auto-riconoscimento e di questa auto-trasformazione opera su tutto l'universo fisico e spirituale, su tutti i rapporti della vita sociale, non solo di quella fra i suoi simili, ma fra lui e gli esseri della natura, fra lui e gli esseri celesti, fino a che egli raggiunga il potere di creare coscientemente la sua propria vita secondo la stessa volontà del Padre divenuta volontà d'uomo. Ed è l'apertissimo arcano della vera potenza riservata all'uomo. Cosí l'uomo terrestre, dapprima opera d'arte (creatura) degli spiriti divini, diventa, via via, creatura sua propria, opera di se stesso: opera d'arte auto-cosciente e interamente umana: come uno scultore che avesse dapprima creato la statua, ma solo per infondervi la sua stessa essenza scultoria creatrice, affidando con ciò alla statua medesima il compito di rimodellarsi da sé, rimodellando, insieme, anche il mondo da cui fu attinta la sua materia: la sostanza terrestre della sua primitiva figura. L'archètipo della sua forma è d'origine extraterrestre, divina; ma ormai quell'archètipo, quella forma vive e opera dentro una propria terrestrità, è contenuta in essa. Essa deve prendere coscienza della sua forma divina originaria, e riesprimerla, restituirla, risollevarla per forza di coscienza propria al mondo divino da cui proviene. Gli uomini singoli dunque sono, sulla terra, immaginazioni e figure divine; ma figure di un Io creatore, che si è sacrificato dentro le sue stesse umane figure per poterle far diventare indipendenti da lui, libere e consce della propria divinità, trasformando cosí la figura originariamente divina in una figura del tutto umana, intera in se stessa, e padrona di quel suo interiore dinamismo celeste che si chiama Vita.
Arturo Onofri (Da A. Onofri - Nuovo Rinascimento- Ed. Laterza)
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| | | Admin Admin
Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55
| Titolo: Re: Arturo Onofri Ven Giu 29, 2012 6:24 am | |
| ARTE ANTICA E MODERNA
Se con animo libero da pregiudizi o retrivi o rivoluzionari, tentiamo d’abbracciare in un panorama i vari impulsi e indirizzi artistici che da oltre un secolo si son manifestati nelle varie arti e nei vari paesi civili, vediamo presentarsi spontaneamente all’occhio interiore un carattere saliente che, simile ad una spiccata linea isometrica, attraversa e in certo modo accomuna fra loro le disparate correnti e le varie tendenze creative. Per denominare siffatto carattere comune, useremo la parola espressionismo, ma in un significato ben differente da quello in cui la parola è stata usata finora. Si tratta qui di un espressionismo sorto spontaneamente nell’arte moderna quale tendenza pressoché istintiva a lasciar predominare nella creazione artistica una disposizione prettamente individuale, da far valere prevalentemente dall’interno dell’uomo. Secondo questo espressionismo, come noi l’intendiamo, il mondo esterno non ha valore essenziale come contenuto d’arte, poiché l’espressionismo in arte tende a sostituire al mondo esteriore, inaccettabile come canone artistico, un mondo quanto piú assolutamente individuale interno. All’arte realistica oggettiva, sostituisce un’arte (o meglio, una aspirazione d’arte) di assoluta interiorità. Ma tale sforzo realmente ha potuto essere, finora, quasi soltanto uno sforzo formale; giacché è rimasto pur sempre vecchio il contenuto spirituale dell’interiorità stessa; e perciò la cosa si è risolta, per lo piú, in una sfrenata e spesso capricciosa rottura della forma, o deformazione tecnica, fatta in applicazione (sia pure polemica) all’arte del passato e alla tradizione. La sostanza era sempre quella antica. Nulla, o ben poco, si è fatto nel mondo dell’arte, se si eccettuino alcune sparse intuizioni, per rinnovare nell’arte il contenuto spirituale dell’Io; e tanto meno poi per la ricerca di un metodo che portasse a questo rinnovamento. Resta tuttavia, quale orientazione positiva, la tendenza istintiva all’assoluta interiorità, che naturalmente non potrà essere realizzata per la via della ricerca formale, bensí per una via precisamente inversa; poiché aspirazione veramente interiore sarà quella che mirerà coscientemente al rinnovamento del contenuto vivente dell’anima. Neppure la forma potrà essere realmente mutata, in arte, se non sarà mutato l’essere interno dell’uomo, tutt’intero. A differenza dell’antica, l’arte moderna deve prender coscienza del suo nuovo compito, se vuole realmente eseguirlo. Questo è il punto. Non si potrà piú parlare di veri artisti ingenui, fanciulleschi, inconsci. Ciò non è possibile per il presente, e tanto meno lo sarà per l’avvenire.
Da: Arturo Onofri - Nuovo Rinascimento - Laterza - Bari 1925
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| | | Admin Admin
Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55
| Titolo: Da Nuovo Rinascimento come Arte dell’Io - Arturo Onofri Lun Set 10, 2012 1:18 pm | |
| IO COSMICO
L’Io cosmico, questo essere unico che crea, anima e muove tutto, infondendo se stesso differentemente nella multanime vita delle creature, quello del quale Dante disse: La gloria di Colui che tutto muove per l’universo penetra e risplende in una parte piú, e meno altrove è il vero Uomo completo, quell’Uomo che ininterrottamente si avvera all’interno dell’umanità, è Colui che scese da presso il Padre celeste in Gesú per essere manifestato, quale modello supremo della umana vita sulla terra, e che sarà attuato interamente nella famiglia degli uomini come signore del mondo, come coscienza del mondo, come Io del mondo, nell’interno d’ogni uomo singolo. Questo essere, alla fine, vivrà in ciascuno di noi, come il vero Io di ciascuno; e di Esso noi prendiamo, via via, coscienza sempre piú ampia e piú individuale, ma in una individuazione che tende a divenire socialità universale. Ed esso è già colui che ci dà la vita e il destino individuale, e la grazia di esser noi stessi. È Colui il quale, sebbene la nostra coscienza non sia ancora adeguata a Lui, già opera dall’interno di ognuno, creando il destino terrestre dei singoli e dei popoli, il Principe dei re delle nazioni, e il Signore dei cieli. In Lui, cioè in noi (poiché a Lui siamo uniti), in noi, umili uomini, sebbene ancora dubbiosi e pieni di ombre e di errori, in noi Egli opera come il creatore e il distruttore instancabile, il rinnovatore e il misuratore delle vicende e delle opere di ognuno, dispensando grazia e verità.
Arturo Onofri:Da Nuovo Rinascimento come Arte dell’Io Ed. Laterza, Bari 1925
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| Titolo: Re: Arturo Onofri | |
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| | | | Arturo Onofri | |
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