Da "Una vita inquieta alla ricerca della profondità: il p. Giuseppe Trinchero (1875-1936)", di Alberto M. Camici, pubblicato su BARNABITI STUDI 16 (1999) pagg 328-353 e liberamente accessibile in rete (http://www.storicibarnabiti.it/paginas/documenti.htm) riporto dalla nota 7 di pag. 329 alcune righe su Andrzej Towianski, che potranno forse interessare gli Apostoli della Fede:
"Andrzej Towianski, riformatore polacco (1799-1878), [...] svolse la sua attività dottrinale-morale, prima in patria e dal 1840 in poi in Belgio, ove pubblicò lo scritto metafisico fondamentale: «Biesiada» (= banchetto), messo all’indice da Pio IX. In Francia fondò il Circolo di Parigi ed esercitò influsso su A. Mickiewicz e in Svizzera svolse la sua attività pedagogica. In Italia, a Torino, fiorì attorno a lui un circolo di ammiratori capeggiato da Tancredi Canonico ed anche il nostro scrittore Fogazzaro subì l’influsso del pensatore polacco. Il suo sistema metafisico e morale, percorso da una intensa corrente di misticismo, era antirazionalistico e antiautoritario (e per questo fu confuso spesso con il modernismo). Subì gli influssi di Saint Martin, Swedemborg e Grabianka. La sua metafisica, eteronomica e progressista, fu denominata «Opera». Towianski non pretese mai discostarsi dal cattolicesimo, anche se rifiutava l’infallibilità pontificia; se ne distanziava inoltre per l’adesione al sentimento patriottico liberale. Gli scritti di Towianski, in francese e polacco, uscirono in tre voll. a Torino nel 1884 e nella stessa città, presso la Biblioteca Reale, si conserva ancora l’archivio towianista."
Poi, a pag. 336, leggiamo
"Nell’antroposofia il padre barnabita [P. Giuseppe Trinchero ]vedeva un naturale sviluppo del towianismo, così come la teosofia veniva da lui considerata una propedeutica a quest’ultimo. Ma mentre il movimento teosofico di Elena Blavatskij fondato nel 1875 era stato condannato da papa Pio X, il movimento antroposofico, anche se aveva avuto la medesima origine, no."
La nota 20, sempre di pag. 336, può forse interessare gli scaligeriani:
"Da un colloquio avuto personalmente con il sig. Romolo Benvenuti, uno degli anziani della Società Antroposofica di Roma, ho appreso con stupore la versione che viene ricordata in seno a tale gruppo e che coincide perfettamente con ciò che sappiamo dalle nostre fonti. Il sig. Benvenuti riportava a sua volta quanto lui stesso aveva conosciuto anni addietro dal dott. Bruno Rosselli dell’Istituto Centrale di Statistica. Anche la descrizione fisica data dal sig. Benvenuti coincide con le sembianze del nostro padre. In modo particolare si ricorda l’incontro che padre Trinchero ebbe con lo Steiner a Basilea. Il padre barnabita si recò in incognito alla sua conferenza e poté conoscerlo personalmente. Nel suo colloquio espose allo Steiner il suo dramma interiore, poiché, aderendo in tutto alla Scienza dello Spirito, era pur sempre un rappresentante della Chiesa. Lo Steiner confermò il Trinchero nelle sue aspirazioni, ma nello stesso tempo lo invitò a non lasciare la Chiesa Cattolica e di considerarsi come un profeta dei tempi a venire."