Libertà e solitudine
"Tutti parlano di libertà, ma nessuno ha il coraggio di essere davvero libero; infatti, quando sei libero sei solo. Puoi essere libero unicamente se hai il coraggio di essere solo. Ma nessuno ha il coraggio sufficiente di essere solo. Hai bisogno di qualcuno. Perché? Tu hai paura della tua solitudine. [...] Due persone, spaventate dalla propria solitudine, si mettono insieme e cominciano una recita. [...] Una volta diventati marito e moglie, schiavi l'uno dell'altra, una volta celebrato il matrimonio, l'amore scomparirà, perché era solo un'illusione grazie alla quale due persone hanno potuto schiavizzarsi reciprocamente.
Non puoi chiedere in modo diretto di diventare uno schiavo: è troppo umiliante. Né puoi dire direttamente a qualcuno: "diventa il mio schiavo". Si ribellerebbe! Per questo affermi: "non posso vivere senza di te", ma il significato resta lo stesso. [...] Se ti possiedo, non sei più una persona, ma solo un altro pezzo del mio mobilio... una cosa. È una transazione nella quale io ti possiedo e faccio di te un oggetto. È l'accordo secondo il quale adesso nessun altro potrà utilizzarti.
A quel punto comincia lo scontro. Io voglio essere una persona libera, ma desidero anche possederti; tu vuoi conservare la tua libertà, ma anche possedermi: ecco lo scontro. Se ti possiedo, sarò posseduto da te; se non voglio essere posseduto da te, non dovrei possederti. La possessività non dovrebbe intromettersi. Dobbiamo restare individui e comportarci in quanto consapevolezze libere e indipendenti. [...] Quando ti attacchi a qualcuno, hai perso la tua solitudine, hai perso tutto. Per il semplice piacere di sentirti necessario e vicino a qualcuno, hai perso ogni cosa. Hai perso te stesso.”
Tratto da Con te o senza di te di Osho