INNOVAZIONI ANTISISMICHE
Ricerca EUREKA
INNOVAZIONI ANTISISMICHE: Come proteggere gli edifici dai terremoti
Il nostro Istituto di Ricerca EUREKA da anni si occupa dei fattori che concorrono al miglioramento della vita nei vari regni della Natura. Uno degli aspetti che abbiamo indagato nei suoi aspetti teorici e pratici, è anche quello relativo ai terremoti e dopo la tragica esperienza del 20 maggio (e seguenti), che ha così pesantemente segnato il nostro Nord Italia, riteniamo utile portare la nostra esperienza sul come è possibile proteggersi preventivamente da detti eventi.
Origine dei terremoti
Premesso che la scienza ufficiale ha ben indagato le cause fisiche che determinano i terremoti ma ben poco delle cause che stanno “a monte” le azioni fisiche del terremoto, cerchiamo di sviluppare una teoria che ci aiuti comprendere cosa si manifesta durante un terremoto, premessa indispensabile per poter proteggersi “per tempo” da esso. Secondo la visione della Terra come “essere vivente” (e quindi non solo come materia morta che vaga nello spazio senza meta o destino), i terremoti scaturiscono dal sesto strato interno della Terra (sfera denominata “Terra di Fuoco”). Data questa ipotesi come origine dei terremoti, l’idea che ci è sorta è stata di “richiamare” le corrispondenti forze libere cosmiche affinché le due azioni si annullassero a vicenda. Per farlo abbiamo utilizzato una via di dialogo secondo precise leggi di risonanza musicale dove le varie stanze dell’edificio fungono da cassa armonica di compensazione tra l’azione del terremoto e quella cosmica richiamata.
Il nostro metodo di protezione
Lo studio di queste dinamiche ci ha permesso di realizzare dei semplici dispositivi costituiti da un filo di rame disposto a “rombo” sotto il pavimento o sul soffitto di ogni stanza. Questo filo di rame, viene opportunamente dinamizzato secondo le leggi della sopraddetta armonia musicale in modo che agisca come un “diapason” che pone in risonanza le forze annullando l’azione delle forze telluriche. Come molti sanno quando pizzichiamo la corda di uno strumento, e nei pressi vi un altro strumento accordato con la stessa nota, otterremo che anche la seconda corda vibrerà all’unisono. Un processo simile avviene anche nel nostro caso: le forze distruttrici del fenomeno tellurico vengono annullate dalle forze cosmiche richiamate. Come accennato affinché il tutto avvenga nel migliore dei modi è fondamentale che la stanza sia vista come una “cassa armonica” e quindi le dimensioni del rombo di rame devono essere calcolate con una esatta proporzione matematica in modo che le forze sotterranee, la stanza, e le forze cosmiche, risuonino come un unico grande strumento musicale. Da quanto detto si evince che detta protezione deve essere effettuata in ogni stanza, dato che ogni stanza è un organo di risonanza. Gli studi “teorici” dicono che un filo disposto a rombo sul pavimento protegge fino al 7° grado della scala Richter, due (concentrici) fino all’8° grado; tre fino al 9°. L’azione dei rombi sul soffitto è all’incirca del 10-30% minore.
L’esperienza fatta
Il nostro caro socio Andrea Calanca di Gavello di Mirandola (Modena) abita a 20 km dall’epicentro del terremoto di 6° grado del 20 maggio e nei mesi scorsi ha sistemato i nostri rombi di rame in una sua casa di circa 100 anni. L’edificio è la classica casa di campagna su 3 piani con annesso il fienile. Dal 2004 l’edificio è in ristrutturazione, ristrutturazione che ha previsto il rinforzo delle fondazioni sia all’interno che all’esterno, questo perché la casa aveva subito precedentemente il classico “taglio delle mura” per evitare il fenomeno di umidità di risalita. Un altro intervento strutturale importante è stato il rifacimento totale della copertura: è stato fatto un cordolo in cemento armato di contenimento per migliorare la tenuta della casa, quindi è stato fatto un tetto termoventilato con un isolamento di 18 cm. di lana di vetro e due strati di guaina catramata sovrastanti.
Ebbene, anche grazie a questi interventi (ma non solo, dato che edifici molto più “moderni” sono ora inagibili), detta casa è l’unica praticamente a non aver subito danni tra tutte le vicine che hanno dovuto essere invece evacuate. (sono disponibili foto che documentano quanto sopra indicato fatte durante la ristrutturazione, quindi prima del terremoto, e dopo).