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| Il conte di Saint-Germain | |
| | Autore | Messaggio |
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Admin Admin
Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55
| Titolo: Il conte di Saint-Germain Mar Lug 31, 2012 7:20 pm | |
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Il conte di Saint-Germain fu nel secolo diciottesimo la reincarnazione exoterica di Christian Rosenkreutz. Il nome venne però attribuito anche ad altre persone, cosí non tutto quel che si dice nel mondo esterno sul conte di Saint-Germain è valevole per il reale Christian Rosenkreutz. …Lo riconosceremo nel miglior modo se ci approfondiremo bene nella sua individualità e diventeremo consapevoli che il suo spirito è duraturo. Quanto piú ci accosteremo a questo grande spirito, tanta piú forza ce ne deriverà; dal corpo eterico di questa grande guida, che sarà sempre presente, possiamo sperare tanta forza e tanto aiuto, se impetriamo da essa il suo soccorso. Da - Rudolf Steiner - Il cristianesimo rosicruciano - Ed. Antroposofica - Milano 1988 | |
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Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55
| Titolo: Io Sono - Conte di Saint-Germain Dom Nov 18, 2012 9:03 am | |
| IO SONO Conte di Saint-Germain
Io sono. A te che leggi, io parlo. A te, che per lunghi anni, vagando innanzi e indietro, hai con ardore cercato nei libri, negli insegnamenti, nelle filosofie, nelle religioni, non sai neppure tu che cosa: la verità, la felicità, la libertà, Dio. A te, Anima stanca e scoraggiata, quasi senza speranza, che molte volte hai afferrato un barlume della verità cercata, solo per riconoscere che essa si dileguava come il miraggio nel deserto. A te che credesti d’averla trovata in qualche grande istruttore, che ti pareva un “maestro” solo per risvegliarti più tardi alla scoperta che quel maestro era soltanto una persona umana, con difetti e debolezze. A te, di nuovo stanco e affamato, senza guida, a te io sono venuto. E sono venuto anche a te, che hai cominciato a sentire la presenza della Verità nella tua anima e cerchi la conferma di ciò che lotta vagamente dentro di te, per esprimersi. Sei tu pronto a ricevere il mio cibo? Se lo sei, siedi. Calma la tua mente umana e segui strettamente la mia parola qui pronunciata. Io! Chi sono io, che sembro parlare con sì conscio potere e autorità? Io sono tu, quella parte di te che è e sa, che sa tutte le cose, che sempre seppe e sempre fu. Io sono tu, il tuo Sé, quella parte di te che dice Io sono ed è Io sono, che vibra entro di te mentre leggi; che risponde a questa mia parola, che ne percepisce la verità e scarta ogni errore ovunque lo trovi. Io sono il tuo vero Istruttore, il tuo Sé divino, il tuo Io sono, il solo istruttore e il solo Dio, che provvede e ha sempre provveduto a te e al tuo sviluppo fisico, mentale e spirituale. Quello che fa appello a te mentre leggi, non è che la conferma della mia parola già pronunziata dentro di te; il mezzo da me scelto in questo momento per impressionare la tua coscienza umana. Io non sono, tuttavia, la tua mente umana, né il figlio suo, l’intelletto: essi sono soltanto l’espressione del tuo essere, come tu sei l’espressione del mio essere; essi sono soltanto fasi della tua personalità umana, come tu sei una fase della mia divina impersonalità. Pesa e studia attentamente queste parole. Sorgi e liberati per sempre dal dominio della tua personalità, con la tua mente e il suo intelletto così gonfi ed esaltati di se stessi; poiché la tua mente, d’ora innanzi, deve essere la tua serva e l’intelletto il tuo schiavo, se vuoi che la mia parola penetri nella coscienza dell’anima tua. Io sono venuto infatti alla coscienza dell’anima tua, dopo averla stimolata per prepararla a ricevere la mia parola. Se sei abbastanza forte, se puoi sbarazzarti di tutti i tuoi capricci, di tutte le tue credenze, se sei forte abbastanza da gettarli via, allora la mia parola sarà per te una sorgente inesauribile di gioia e di felicità. Ma sii preparato al fatto che la tua personalità dubiterà di queste mie parole, man mano che le leggerai; poiché la sua vita è minacciata, ed essa sa che non può vivere e prosperare, né dominare più a lungo i tuoi sentimenti, se tu accetti nel tuo cuore la mia parola e le permetti di dimorarvi. Io sono sempre stato con te, ma tu non lo sapevi; ti ho espressamente condotto attraverso il Deserto dei libri e degli insegnamenti, delle religioni e delle filosofie, tenendo sempre davanti agli occhi della tua anima, la visione della Terra Promessa; ti ho condotto sulla riva del Giordano che ti separa dal tuo divino retaggio. Ora è venuto per te il tempo di conoscermi coscientemente. Sei pronto? Vuoi andare? Allora segui questa parola che è l’Arca del mio patto.
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| | | Admin Admin
Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55
| Titolo: Re: Il conte di Saint-Germain Lun Nov 19, 2012 8:00 am | |
| SII CALMO E SAPPI
Ora, perché tu possa conoscermi ed essere perciò sicuro che sono Io, il tuo vero Sé, che dico queste parole, devi prima imparare a essere calmo, ad acquietare la tua mente e il tuo corpo umano e tutte le loro attività, fino a non essere più cosciente di esse. Può darsi che tu non sia ancora capace di fare ciò, ma io ti insegnerò, purché tu voglia realmente conoscermi, e sia disposto a darne prova, affidandoti a Me. Ascolta. Cerca di immaginare l’Io che parla attraverso queste pagine, come il tuo Sé superiore e divino, che dà consigli alla tua mente e al tuo intelletto umani e considera questi, per il momento, come una personalità separata. Il fatto è che questo “Io” è te stesso, il tuo Sé reale. La tua mente umana è stata finora così assorta nel compito di concedere al tuo intelletto e al tuo corpo ogni sorta di favori, che non ha mai avuto tempo di venire a conoscenza di Te, suo vero signore e maestro. E intanto, tu ti sei talmente interessato ai piaceri e alle pene del tuo corpo e del tuo intelletto, che sei quasi giunto a credere, che tu sia il tuo intelletto e il tuo corpo, e hai di conseguenza quasi dimenticato Me, il tuo Sé divino. Io non sono il tuo intelletto né il tuo corpo e il principale scopo di queste istruzioni, è di svegliare la tua coscienza a tale grande fatto. Ma tu non puoi svegliarti a esso, finché non esci dalla coscienza di questo corpo e di questo intelletto, che così a lungo ti hanno tenuto schiavo. Orbene, affinché tu possa dimenticare completamente la tua mente, i tuoi pensieri, il tuo corpo e le tue sensazioni, in modo da poter sentire Me dentro di te, è necessario che tu segua scrupolosamente le mie istruzioni. Siedi dunque tranquillo in stato di rilassamento, e lascia la tua mente assorbire il significato di queste parole: “Sii calmo! E sappi: Io – Sono – Dio”. Pronunzia queste parole precisamente come sono scritte qui, cercando di realizzare che è il Dio tuo che comanda e domanda, dal tuo sé mortale implicita obbedienza: studiale e cerca di capire il loro nascosto Potere. Senza pensare, permetti a questo mio divino comando di penetrare profondamente nella tua anima. Lascia allora entrare liberamente, ogni altra impressione che venga alla tua mente, senza sforzo o interferenza da parte tua, ma notane attentamente il senso, poiché sono Io, dall’interno, che ti istruisco per mezzo di tali impressioni. Poi, quando il loro significato incomincia ad apparire alla tua coscienza, pronuncia queste mie parole lentamente, imperativamente, rivolgendole a ogni cellula del tuo corpo, a ogni facoltà della tua mente, con tutta la forza cosciente che possiedi: “Sii calmo! E sappi: Io – Sono – Dio”. Medita profondamente su queste parole e portale con te nel tuo lavoro. Fa di esse il fattore vitale dominante del tuo lavoro, e di tutti i tuoi pensieri creativi. Pronunziale mille volte al giorno, finché tu non ne abbia penetrato e scoperto tutto il più intimo significato, finché ogni cellula del tuo corpo non frema in lieta risposta al comando “Sii calmo!”. Quando le mie parole risuoneranno attraverso la caverna del tuo essere, divenuto vuoto, quando il sole della conoscenza comincerà a sorgere sull’orizzonte della tua coscienza, allora tu sentirai espandersi dentro di te, l’impeto di uno strano, meraviglioso respiro che riempirà, fino all’estremo tutte le tue membra mortali, facendo quasi esplodere i tuoi sensi con la sua estasi; allora sentirai a fiotti levarsi in te una possente, irresistibile forza, che ti innalzerà quasi sulla terra; allora sentirai dentro di te la gloria, la santità, la maestà della mia presenza. E allora, allora tu saprai: Io – Sono – Dio. Quando tu mi avrai sentito così, e avrai gustato il mio potere, ascoltato la mia sapienza e conosciuto l’estasi del mio amore che tutto abbraccia, non potrai più essere toccato da alcuna malattia, né indebolito da alcuna circostanza, né soggiogato da alcun nemico. Poiché tu saprai allora che Io sono dentro di te, e da allora in poi ti rivolgerai a Me per ogni tua necessità, mettendo tutta la tua confidenza in me, permettendomi di esprimere la mia volontà. E quando ti rivolgerai a me, troverai sempre, nell’ora del bisogno, un aiuto pronto e infallibile, poiché io ti riempirò talmente con la realizzazione della mia presenza e del mio potere, che ti basterà essere calmo e permettere a me di fare qualunque cosa tu voglia: risanare i tuoi mali o quelli degli altri, illuminare la tua mente in modo che tu possa vedere con i miei occhi la verità che cerchi, o compiere alla perfezione ciò che prima ti sembrava quasi impossibile. Ma questa conoscenza, questa realizzazione, non avverrà a un tratto. Potrà non venire per anni, potrà venire domani. Ciò dipende solo da te, dal tuo Io – Sono – Dio entro di te. Che cos’è che dal bocciolo fa sbocciare il fiore? Cos’è che fa rompere il guscio al pulcino? È l’atto cosciente e naturale dell’intelligenza interna, della mia intelligenza, diretta dal mio volere. Il fiore e il pulcino uniscono la loro volontà alla mia, e permettono a me e alla mia sapienza di stabilire l’ora nella quale maturerà l’azione. Solo quando essi hanno obbedito all’impulso della mia volontà e hanno fatto lo sforzo che io imponevo loro di fare, hanno potuto passare alla nuova vita. Io ti dò perciò queste istruzioni e ti prometto qui, che se tu accetti le istruzioni che ti dò in queste pagine e ti sforzi seriamente di comprenderle e metterle in pratica, tu mi conoscerai ben presto e io farò sì che tu comprenda tutte le mie parole, ovunque scritte. Abbi fede in Me, nel tuo vero Sé, e non essere impaziente di ottenere dei risultati, poiché essi sono in mia custodia e io ne avrò cura. I dubbi e l’impazienza sono soltanto della tua personalità e, se tu permetti loro di persistere, essi ti condurranno all’insuccesso.
Conte di Saint-Germain
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| | | Admin Admin
Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55
| Titolo: Re: Il conte di Saint-Germain Mar Nov 20, 2012 4:25 pm | |
| Io, Vita, Dio
Se ciò che hai letto ha svegliato dentro di te una risposta, e la tua anima brama di ricevere ancora di più, allora tu sei pronto per quanto segue. Ma se tu discuti ancora o ti ribelli all’apparente pretesa di autorità divina, con cui qui ti si parla, e il tuo intelletto ti dice che si tratta solo di un nuovo tentativo per sedurre la tua mente, con scaltri suggerimenti e sottile sofistica, allora tu non avrai beneficio da queste parole. Ed è comunque bene se la tua personalità, col suo intelletto, ti spinge a discutere così e a ribellarti contro l’autorità che non sai ancora essere la mia, poiché sono ancora io che faccio così ribellare la tua personalità. E finché tu non sarai preparato a conoscermi, è sua missione, datale da me, di discutere e ribellarsi. Ma dall’istante in cui riconosci la mia autorità, l’imperio della personalità comincia ad essere minato; i suoi giorni sono contati e tu ti volgerai sempre più a me come guida e aiuto. Sappi che puoi leggere o non leggere, come vuoi, ma che, comunque tu faccia, sono realmente io, che scelgo e non tu. Per te, che apparentemente scegli di non leggere oltre, ho altri piani: a suo tempo tu imparerai che, qualunque cosa tu faccia, o ti piaccia, o desideri, sono io che ti conduco attraverso gli inganni e le illusioni della personalità, affinché tu ti possa finalmente svegliare alla loro irrealtà e volgerti a me, quale unica e sola Realtà. A quel punto queste parole troveranno risposta dentro di te: “Sii calmo! E sappi: Io – Sono – Dio”. Sì, io sono la più intima parte di te, che dimora nell’interno, aspetta e veglia, non conoscendo né spazio né tempo, poiché io sono l’Eterno e riempio tutto lo spazio. Io veglio e aspetto che tu sia stanco delle tue follie, delle tue vane brame, ambizioni e rimpianti, sapendo che tutto avverrà a suo tempo. Allora ti volgerai a me scoraggiato, vuoto e umile, e mi domanderai di prendere il comando, senza sapere che fui sempre io che ti condussi. Io risiedo dentro al tuo cuore, aspettando quietamente che questo accada. Io sono sempre stato con te attraverso tutte le tue esperienze, le tue gioie e i tuoi dolori, i tuoi successi e i tuoi errori, attraverso la tua malvagità e la tua onta, attraverso i delitti contro i fratelli e contro Dio, che tu credi d’aver commesso. Sia che tu procedessi innanzi, ti sviassi o arretrassi, ero io che ti spingevo, che ti allettavo con la visione di me, in qualche volto incantevole, in qualche bellissimo corpo, in qualche piacere inebriante o in qualche travolgente ambizione; ero io che ti apparivo sotto le spoglie del peccato, della debolezza, dell’avidità, della sofistica, e ti attiravo indietro nelle fredde braccia della coscienza, lasciandoti lottare nelle sue strette tenebrose, affinchè tu, risvegliato dalla tua stessa impotenza, ti potessi scuotere disgustato e, ispirato dalla nuova visione, potessi strappare la mia maschera. Sì, sono io che ti faccio fare tutto ciò che fai, poiché Io sono la vita. Sono io che animo il tuo corpo, che faccio pensare la tua mente e che faccio battere il tuo cuore; sono io che attiro a te il piacere o il dolore, siano essi della carne, dell’intelletto o delle emozioni. Io sono l’Intimo, lo Spirito, la Causa animatrice dell’essere tuo, di tutta la vita, di tutte le cose viventi, visibili e invisibili e non c’è nulla che sia morto, poiché io, l’Uno impersonale, sono tutto ciò che esiste. Io sono infinito e sconfinato; l’Universo è il mio corpo, tutta l’intelligenza che è in esso emana dalla mia Mente; tutto l’amore che vi è fluisce dal mio Cuore; tutta la forza che vi agisce non è che la mia volontà in azione. La triplice forza che si manifesta come Luce, Calore ed Energia, non è che la manifestazione di me stesso nell’atto e nello stato di Essere. Nulla può essere, senza manifestare ed esprimere qualche aspetto di me, che sono non solo il costruttore di tutte le forme, ma colui che dimora in ciascuna di esse. Nel cuore di ciascuna io dimoro, nel cuore dell’uomo, nel cuore dell’animale, nel cuore del fiore, nel cuore della pietra. Non c’è nulla, assolutamente nulla che non sia una parte di me, dominata e retta eternamente da me, l’Una Realtà indefinita. Quanto alla tua cosiddetta individualità, essa non è altro che la tua personalità, che cerca ancora di conservare un’esistenza separata. Ma ben presto tu conoscerai che non esiste individualità, separata dalla mia individualità. Tu raggiungerai presto quello stato di risveglio, in cui potrai avere un barlume della mia impersonalità, e allora non desidererai più per te alcuna individualità, alcuna separazione, poiché avrai compreso che essa è solo e ancora una illusione della tua personalità.
Conte di Saint-Germain
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Messaggi : 1827 Data d'iscrizione : 02.03.11 Età : 55
| Titolo: Re: Il conte di Saint-Germain Gio Nov 22, 2012 6:43 am | |
| La chiave
È possibile che tu non sappia ancora che Io sono, che tu non creda che Io sono realmente Te, e che Io sono in ugual modo tuo fratello e tua sorella e che siete tutti parti di Me e uno con Me. Così pure può essere, che tu non comprenda, che tu e i tuoi fratelli siete aspetti o attributi della mia divina Natura, precisamente come la tua personalità umana, con il suo corpo, la sua mente e il suo intelletto mortali, è un aspetto della tua natura umana. No, tu non puoi ancora comprendere questo, ma io te ne parlo ora, perché tu possa conoscere i segni quando essi cominceranno ad apparire nella tua coscienza. Io ti do innanzitutto la chiave con la quale aprirai ogni mistero che ora ti nasconde il segreto del mio Essere. Quando avrai imparato ad adoperarla, questa chiave ti aprirà le porte di tutta la sapienza, di tutto il potere nel Cielo e sulla Terra. Invero essa ti aprirà la porta del Regno dei Cieli e tu non avrai che da entrare per divenire coscientemente uno con Me. Questa chiave è: Pensare è creare. Ciò può essere espresso così: Tu sei come pensi nel tuo cuore. Fermati e medita su questo, affinché si fissi saldamente nella tua mente. Un pensatore è un creatore; egli vive in un mondo di propria cosciente creazione. Quando tu sai come pensare puoi creare a volontà qualunque cosa tu voglia: una nuova personalità, un nuovo ambiente, un nuovo mondo. Vediamo se puoi afferrare alcune delle verità nascoste e dominate da questa chiave. Ti ho mostrato come tutta la coscienza sia una e come tale coscienza sia al tempo stesso la tua, quella dell’animale, della pianta, della pietra e della cellula invisibile. Hai visto come questa coscienza sia retta dalla mia volontà che unisce le cellule invisibili, forma i vari organismi per l’espressione e l’uso dei diversi “centri d’intelligenza” attraverso i quali io desidero esprimermi. Ma non puoi ancora comprendere, come tu possa dominare e dirigere la coscienza delle cellule del tuo corpo, e più ancora, quelle degli altri corpi, quantunque tu e Io ed essi, siamo tutti uno in coscienza e intelligenza. Facendo bene attenzione a quanto segue, potrai riuscire a comprenderlo. Hai mai meditato su cosa sia la coscienza? Come essa paia essere uno stato impersonale di attenzione, un’aspettazione di servire o di essere adoperata da qualche potere latente in te e in intima relazione con te? E che tale potere, latente tanto nella coscienza umana quanto in ogni altra, è soltanto la mia volontà? Ti è stato detto che al principio io creai l’uomo “a mia immagine e somiglianza”; che poi soffiai in lui l’alito di vita, ed egli divenne un’anima vivente. Creai un organismo capace di esprimere tutta la mia Coscienza e la mia Volontà, il mio Potere, la mia Intelligenza e tutto il mio Amore. Io lo feci perfetto fin dal principio, modellandolo secondo la mia perfezione. Quando io soffiai nell’organismo umano il mio alito, esso divenne vivo di Me, poiché in quell’istante io alitai in esso il mio volere non dall’esterno ma dall’interno, dal Regno dei Cieli dove sempre Io sono. E d’allora in poi io sempre respirai e vissi ed ebbi esistenza dentro l’uomo, avendolo creato a mia immagine e somiglianza a questo scopo. Perciò, dovunque sia l’uomo Io sono; e qualunque cosa l’uomo faccia, o tu faccia, sono Io che la faccio; e qualunque cosa tu dica o pensi, sono Io che dico e penso attraverso il tuo organismo. L’uomo fu fatto signore della terra, del mare, dell’aria e degli èteri e questi regni rendevano omaggio a lui, ed erano soggetti al suo volere. E poiché tutta la coscienza è la mia coscienza e dimora ovunque è vita, e poiché non v’è sostanza in cui non vi sia vita, la mia coscienza dev’essere in ogni cosa: nella terra, nell’acqua, nell’aria e nel fuoco e deve perciò riempire tutto lo spazio. Infatti essa è spazio o ciò che l’uomo chiama spazio. La mia Volontà, essendo il potere latente in tutta la coscienza, deve estendersi dappertutto; quindi la volontà dell’uomo, che è solo una localizzazione della mia volontà, deve pure estendersi dappertutto e perciò la coscienza di tutti gli organismi, la tua compresa, è soggetta al dominio e alla direzione dell’uomo. Io, il Sé imperante dentro l’uomo, di continuo dirigo, domino e uso la coscienza di tutti gli organismi, in ogni momento, in ogni giorno della loro vita. E io faccio questo per mezzo del suo pensiero e del suo organismo. Egli crede di pensare, ma sono io, il suo Sé reale, che penso per mezzo del suo organismo. E per mezzo dell’atto di pensare, Io compio tutto ciò che compie l’uomo e faccio dell’uomo e del suo mondo ciò che sono. Ma tu dirai: se è sempre questo solo “Io” che pensa, l’uomo non pensa e non può pensare. Sì, questo sembra un mistero, ma ti sarà svelato, se tu osserverai attentamente quanto segue: poiché io insegno ora a te, uomo, come pensare.
Conte di Saint-Germain
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| Titolo: Pensare è creare Sab Nov 24, 2012 8:04 pm | |
| Pensare è creare
Ho detto che l’uomo non pensa; che sono io dentro di lui che penso e ho anche detto che l’uomo crede di pensare. Siccome questa è, in apparenza, una contraddizione, io ti mostrerò che l’uomo normalmente non pensa, più che non faccia ogni altra cosa ch’egli supponga di fare. Dentro di lui, Io faccio tutto ciò che egli fa, ma lo faccio necessariamente per mezzo del suo organismo, della sua personalità, del suo corpo, della sua mente e della sua anima. Tu credi che io, Dio, sia in qualche luogo fuori di te: che noi siamo separati. Inoltre, ciò che tu fai quando credi di pensare non è realmente “pensare”, perché non è un pensare cosciente, essendo tu inconscio di me, l’ispiratore, il dirigente di ogni idea, di ogni pensiero che entra nella tua mente. Possedendo quindi tutte le mie facoltà, tu puoi pensare, ma non essendo conscio del fatto che pensare è creare e che pensando tu adoperi uno dei miei divini poteri, tu hai bensì pensato durante tutta la vita, in modo erroneo. Questo pensare erroneamente, ti ha sempre più separato da me, adempiendo tuttavia il mio piano. La prova di questo, è che tu credi di essere separato da me e di vivere in un mondo materiale, nel quale si manifesta una cattiva influenza, chiamata Demonio, che si oppone alla mia volontà. Sono ancora io che ho fatto apparire all’uomo tutto ciò, come se fosse ciò che egli pensa che sia. Anche questo in vista del mio intento e per adempiere la legge del creare. Infatti, se tu credi che una cosa sia in un certo modo, non è essa, per te, realmente così? Se una cosa ti sembra reale, sia essa una gioia o un dolore, un disturbo o un cruccio, o qualunque altra cosa, condizione o esperienza, non è essa reale per te, solo perché il tuo pensarla e crederla tale, la fa tale per te? Essa sembra reale soltanto a te: altri possono infatti pensarla in modo del tutto differente, non è vero? E se è così, allora il tuo corpo, la tua personalità, il tuo carattere, il tuo ambiente, il tuo mondo, sono così come ti appaiono, solo perché tu li hai pensati tali. Tu puoi quindi cambiarli col medesimo processo, se non ti piacciono, tu puoi farli comunque tu voglia, pensandoli tali. Ma tu domandi: come si può realmente pensare, coscientemente pensare, in modo da produrre questo cambiamento? Sappi innanzitutto che Io, il tuo Sé reale, ho espressamente attirato la tua attenzione su queste cose che ora ti dispiacciono e che te le lascio pensare quali esse ora ti sembrano. Poiché Io ti porto tutto ciò che, con la sua apparenza esterna, può attrarre o allettare la tua mente umana, e spingerla innanzi nella sua ricerca terrena, allo scopo di istruirti intorno alla illusorietà di tutte le apparenze materiali e alla fallibilità d’ogni giudizio umano: cosicché tu ti volga finalmente a me, dentro, alla mia sapienza, come Una e unica interprete e guida. E quando tu ti sia così volto a me, io aprirò i tuoi occhi e ti farò vedere che l’unico modo di provocare questo cambiamento nel pensare, è di mutare prima il tuo atteggiamento verso tutte queste cose, che ora tu pensi non siano soddisfacenti o ti sembrano biasimevoli e ti toccano al punto da recarti dolore o disturbo della mente; ebbene, cessa di pensare che esse possano addolorarti o disturbarti. Chi è, insomma, il padrone? Il tuo corpo, la tua mente? Oppure Tu, l’Io sono interiore? Allora perché non mostrare che tu sei il padrone, pensando le cose vere, che l’Io sono dentro di te, desidera che tu pensi? Tutte le cose influiscono su di te, solo in quanto tu le pensi e dai loro il potere di turbarti o tediarti. Se tu cessi di pensare che esse abbiano questo potere, ti volgi dentro a me e mi permetti di dirigere il tuo pensiero, esse spariranno immediatamente dalla tua coscienza e si dissolveranno nel nulla. Quando tu sarai disposto a fare questo, solo allora sarai pronto a riconoscere la verità, e a creare al loro posto le cose vere e permanenti. Allora, quando tu saprai distinguere il vero dal falso, il reale dall’apparente, il tuo pensiero cosciente sarà tanto potente da creare tutto ciò che desideri, come lo è stato, in passato, il tuo pensiero inconscio, nel creare quelle cose che tu, un tempo, desiderasti. Hai tu studiato e analizzato mai il processo con cui lavora la tua mente quando le appare una nuova idea fertile di possibilità? Hai notato la relazione che il desiderio ha con quell’idea, e come pensandola essa alfine si realizzi? Prima di tutto c’è sempre un’idea, e non importa di dove essa venga, se di dentro o di fuori: poiché in ogni modo sono io che l’ispiro, e faccio sì ch’essa impressioni la tua coscienza, in quel particolare momento. Poi, precisamente nella misura in cui tu ti concentri su di essa, arrestando tutte le attività della tua mente ed eliminando tutte le altre idee e pensieri dalla tua coscienza, in modo che questa possa avere pieno impero su tale idea, io illumino la tua mente e faccio svolgere dinanzi a essa i vari aspetti, le varie possibilità che essa contiene. Tutto ciò ha luogo, fino a questo punto, senza il concorso della tua volontà, tranne che nel mettere a fuoco, nel concentrare la tua attenzione su quell’idea. Adesso però diviene responsabile la tua personalità: essa deve assumere il suo compito, poiché come io creai e generai quell’idea, così nell’atto stesso io generai in essa il potere di creare e generare il desiderio di portare a manifestazione esterna tutte le possibilità dell’idea stessa. Il desiderio, quindi, diviene l’agente mortale della mia Volontà e fornisce la forza motrice. Nasce, per prima, l’idea nella mente e poi sorge il desiderio di realizzarla. Veniamo ora al processo di realizzazione. A seconda della precisione con cui la mente afferra l’immagine dell’idea, subentra il potere creativo, sotto l’impulso del desiderio. E fa questo, costringendo la mente mortale a costruire forme mentali, in cui Io posso riversare la forza vitale, impersonale dell’idea, che subito comincia a realizzarsi. Così ogni cosa, ogni condizione, ogni evento, furono prima un’idea nella mente. Prendi un’idea qualunque e seguila attraverso tutto il processo, dal suo primo apparire alla sua realizzazione: oppure prendi un atto qualunque da te compiuto, una tua opera d’arte, una tua invenzione o qualunque cosa o condizione ora esistente e risali alle sue origini, all’idea prima da cui partì. Ecco questo è il processo di ogni vero pensare e quindi di tutta la creazione. In altre parole, tu hai ora e hai sempre avuto, per mezzo del potere del pensiero, il dominio su tutti i regni della Terra. Tu hai, ora, in questo momento, solo da pensare o proferire parola e la coscienza aspettante di tutte le cellule invisibili, di tutta la materia su cui si concentrano la tua volontà e la tua attenzione, cominceranno a obbedire immediatamente e ad agire. Una volta che tu sei persuaso di questo, e che sai che la coscienza dell’Io sono in te, è una con la coscienza di tutta la materia animata e inanimata, e che la sua volontà è una con la tua, che è la mia volontà, allora tu comincerai a conoscere e sentire me dentro e riconoscerai il potere e lo splendore della mia idea. Ma prima è assolutamente necessario che tu impari a pensare, a distinguere i tuoi pensieri, quelli diretti da me, da dentro, dai pensieri degli altri, a rintracciare fino alla loro origine la sorgente dei pensieri, a bandire dalla tua coscienza quelli che non sono desiderabili e, finalmente, a dominare e utilizzare i tuoi desideri in modo che essi servano sempre te, invece di renderti loro schiavo. Tu hai in te tutte le possibilità: poiché Io sono in te. La mia idea si esprimerà perfettamente se tu lo permetterai: se tu calmerai la tua mente umana, se metterai da parte le tue idee, credenze e opinioni personali e la lascerai fluire. Tu non hai che da lasciarmi dirigere il tuo pensiero, facendo ciò che io desidero che tu faccia. Allora nella tua vita ci sarà una grande armonia, il tuo mondo diverrà un paradiso e tu stesso diverrai uno con me.
Conte di Saint-Germain
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| Titolo: Re: Il conte di Saint-Germain Dom Nov 25, 2012 7:15 pm | |
| La Parola
Prendiamo ora la chiave e vediamo come il piano e il processo ora descritti, siano quelli con cui il mondo venne all’esistenza e come la terra e tutto quanto essa contiene, compresi te e i tuoi fratelli, non siate che manifestazioni esterne di un’idea, della mia Idea. Sappi innanzitutto che io, il Creatore, sono il Pensatore originario, l’Uno e l’Unico pensatore. Come è stato detto prima, l’uomo non pensa. Sono io che penso per mezzo del suo organismo. L’uomo crede di pensare, ma egli non fa che prendere i pensieri che Io attraggo a lui o ispiro alla sua mente, e ingannandosi intorno al loro reale significato e al loro scopo, egli costruisce su di essi un edificio personale, e con i desideri egoistici così suscitati, crea da se stesso tutti i suoi affanni, tutti i suoi guai. Ma tutti questi apparenti errori, questi concetti falsi, questi intralci, sono in realtà soltanto ostacoli, che io metto sulla sua strada perché li superi e perché, appunto nello sforzo di superarli, egli sviluppi alfine un corpo e una mente forti e capaci di esprimere perfettamente e coscientemente questa mia idea, che agisce eternamente nella sua anima. L’uomo è dunque soltanto l’organismo, che io preparo per potere, attraverso di esso, manifestare la perfezione della mia idea. Io semino nel cervello umano un’idea qualsiasi ed essa cresce, si sviluppa e giunge a completa maturazione, ma non finché l’uomo, non sia divenuto incapace di attaccare alcunchè di personale all’idea, che Io stesso gli ho ispirato, abbandonando a me la sua personalità. In una delle altre mie rivelazioni, chiamata Bibbia, si parla molto della Parola, ma ben pochi, hanno compreso chiaramente ciò che intendo con questo. È detto che: “In principio era il Verbo, il Verbo era con Dio e il Verbo era Dio”. Tutte le cose furono fatte da lui. Tu imparerai ora qui, come la mia Parola era in principio, come essa era con me e come essa era Io, ovvero me stesso; come tutte le cose furono fatte da me e dalla mia Parola e che senza di me e la mia Parola, nulla di quanto esiste, sarebbe stato fatto. Orbene, la parola, secondo l’intelletto umano, è simbolo di un’idea, vale a dire rappresenta, dà corpo, esprime un’idea. Anche tu, uomo, sei una Parola, il simbolo di un’idea. Così come lo sono un diamante, una violetta, un cavallo. Se tu sei capace di scorgere l’idea dietro il simbolo, allora tu conosci l’anima. Quindi Parola, nella precedente citazione, significa Idea, un’idea latente, non manifestata, che aspetta di essere espressa o pensata in una forma o in un’altra. La Parola che era in principio, era quindi la mia idea di me stesso, in espressione in un nuovo stato e condizione che tu chiami vita terrena. Questa idea era Io, la sostanza, l’essenza del mio Essere, che è esso stesso un’idea, l’Idea Una, originaria. Tutte le cose, furono fatte da me, per mezzo dell’azione vitalizzante di questa mia Idea, pensata in espressione; nulla nella vita terrena fu o potrà mai essere espresso, senza avere la mia Idea come causa prima e fondamentale, come principio del suo essere. Questa mia idea, è ora in processo di sviluppo, e alcuni chiamano evoluzione questo processo. Obbedendo all’impulso di esprimere la mia idea, celata dentro l’anima di ogni cosa ed essere vivente, precisamente così, io svilupperò tutti i miei strumenti d’espressione, i quali, finalmente riuniti insieme, rappresenteranno completamente la mia Idea. Al presente, questi strumenti sono di tal natura, che per esprimere la mia idea si richiede un numero quasi infinito di parole. Ma quando io avrò completamente esternato la mia Idea, cioè avrò perfezionato i miei molti strumenti d’espressione, allora la mia Idea splenderà in ogni parola, in una sola Parola, irradiante la sublime intelligenza del mio intento. Allora le lingue si saranno mescolate e fuse in un solo linguaggio, tutte le parole in una Parola, tutta la carne sarà divenuta Una carne. Allora la mia Idea, avendo possibilità di venire espressa da quelle perfette parole, splenderà attraverso i suoi strumenti di espressione, attraverso le personalità, i corpi, le menti, gli intelletti, e la Parola sarà divenuta carne, cioè sarà carne. Il che significa, che tutte le parole per mezzo del potere rigenerante della mia Idea, avranno evoluto attraverso la carne, trasmutandola, spiritualizzandola e rendendola così pura e trasparente, che la personalità non avrà più in sé nulla di terreno, che possa impedirne l’espressione impersonale; quindi il mio Intento potrà irradiare perfettamente e divenire del tutto manifesto, amalgamando così di nuovo tutte le parole e tutta la carne in Una Parola. Questo è il piano e lo scopo della mia Creazione e di tutte le cose manifeste.
Conte di Saint-Germain
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| Titolo: La mia Idea Gio Nov 29, 2012 7:03 am | |
| La mia Idea
Ti è stato detto che la Terra e tutte le cose che le appartengono, sono soltanto la manifestazione esterna della mia Idea, che è ora in processo d’essere pensata in perfetta espressione. Ti è stato mostrato che la mia Idea è responsabile di tutte le cose create, e che Essa è la causa e la ragione di tutte le manifestazioni, tu e i tuoi simili compresi, poiché tutte sono state pensate in esistenza da me, il Pensatore e Creatore originario, l’Uno. Rintracceremo ora il corso di quell’idea dal principio, attraverso i suoi vari stadi di espressione terrena. Se tu considererai attentamente quanto segue e permetterai a me, dentro, di dirigere la tua meditazione, ti apparirà non solo il metodo per creare col pensiero qualunque cosa tu desideri creare, ma anche in che modo tu venisti in esistenza e giungesti al tuo stato presente di manifestazione. In principio, quando, dopo un giorno di riposo durato eoni incalcolabili, all’alba di un nuovo giorno cosmico, la coscienza del mondo si svegliava appena, e regnava ancora la calma della notte cosmica, Io, il Pensatore, concepii la mia Idea. Questa idea di me stesso, in manifestazione in una nuova condizione chiamata espressione terrestre, io la vidi completamente raffigurata nello specchio della mia mente onnisciente. In questo specchio vidi la Terra reale splendere, irradiare luminosa nel cosmo, una sfera perfetta, dove tutte le infinite fasi, attributi e poteri della mia divina natura, trovavano perfetta espressione attraverso l’opera di Angeli di luce, messaggeri viventi della mia Volontà. Ciò che io vidi raffigurato nella mia mente era la Terra reale, il suo “principio”, la sua concezione in esistenza cosmica. Solo nel regno della mia mente io vivo, muovo e ho il mio Essere. Esso contiene e riempie tutte le cose, e ogni sua vibrazione e manifestazione non è che l’espressione di qualche fase o aspetto del mio Essere. Essere è espressione. Non si può immaginare esistenza senza espressione. Quindi Io, ossia tutto ciò che è, sto continuamente esprimendomi. Qualunque idea, una volta nata nel regno della mia mente, diviene immediatamente, come ti ho mostrato, una realtà, poiché nell’eternità del mio Essere, il tempo non esiste. In te, però, l’idea crea prima il desiderio, il desiderio di esprimere quell’Idea; poi il desiderio obbliga a pensare; il pensiero promuove l’azione e l’azione produce risultati, cioè l’Idea in effettiva manifestazione esterna. Ma io non ho desideri, perché io sono tutte le cose, e tutte le cose vengono da me. Io non ho che da pensare per produrre risultati. Qualunque cosa tu desideri, è solo la mia idea che preme in te per esternarsi. Ciò che in me ti potrebbe sembrare un desiderio di esprimersi, è solo la necessità della mia Idea, di me stesso, di Essere, cioè d’esprimere se stessa. Ciò che nelle personalità umane è chiamato desiderio, non è che l’azione necessaria della mia volontà, che spinge la mia Idea a esprimersi in manifestazione esterna, cioè in esistenza. Io non ebbi che da pensare, cioè concentrare, mettere a fuoco la mia volontà sulla mia idea, ossia, com’è detto nell’altra mia rivelazione, proferire la Parola creativa, e subito le Forze cosmiche del mio Essere, procedettero a raccogliere gli elementi necessari, e con la mia Idea quale nucleo, plasmarono, combinarono e modellarono intorno a essa, questi elementi, in ciò che si chiama la forma-pensiero di un pianeta, riempiendola con la mia sostanza di Vita, la mia coscienza, e dotandola di tutte le potenzialità del mio Essere. Dalla forma-pensiero, il potere vivificante interno dell’idea, con la mia volontà localizzata su di essa, procedettero a plasmare, formare e, a poco a poco, a solidificare in forma materiale i vari elementi della sostanza del pensiero, finché la mia idea apparve in manifestazione nel mondo delle forme visibili, come il pianeta chiamato Terra, uno strumento pronto a essere espressione vivente, e ora capace di contenermi e di esprimermi. Questo fu il corpo materiale preparato dal mio pensiero. I regni minerale, vegetale e animale, segnarono successivamente il processo di questa manifestazione e svilupparono, volta a volta, stati di coscienza sempre più alti e complessi, i quali mi permisero di esprimere sempre più chiaramente, gli infiniti aspetti e varietà della mia natura. Fu a questo punto che, come è detto nell’altra mia rivelazione, io guardai la mia creazione e vidi che era buona. Ma restava ancora l’ultimo e culminante mezzo d’espressione. Fino a questo punto, mentre ogni strumento o mezzo di espressione esprimeva perfettamente qualche aspetto della mia Natura, tutti però erano inconsci di me, ed erano mezzi di espressione solo come un filo conduttore lo è per il calore. Erano mature ormai le condizioni, per la creazione di un mezzo, attraverso il quale i miei divini attributi potessero trovare espressione cosciente, cosciente non solo della loro relazione con me, ma anche della loro capacità e potere di esprimere la mia idea. In quel momento, tu e i tuoi fratelli nasceste all’esistenza nel tempo, quali espressioni umane, venendo in manifestazione, come gli altri strumenti, in risposta al mio pensiero concentrato, in cui io vedevo tutta l’infinita varietà dei miei attributi, realmente espressi in forme entitizzate ed esprimenti ciascuna, particolarmente, qualche aspetto del mio Essere. Io vedevo in te un attributo di me stesso, perfetto. Poiché in realtà tu sei un angelo di luce, uno dei raggi del mio pensiero, un attributo del mio Essere, involuto in condizioni terrene, con nessun altro scopo, o necessità, tranne quello di essere l’espressione ultima e completa della mia Idea. Nell’Eterno non vi è tempo, né spazio, né individualità ed è solo per il fenomeno del pensiero, che sorgono le illusioni del tempo, dello spazio, dell’individualità e che il pensiero, consegue la coscienza della separazione dal suo pensatore o creatore. Così nacque in te la prima tendenza a pensarti separato da me. In principio, quando tu entrasti così dapprima in espressione terrena, ti circondasti, ti rivestisti della mia idea di me stesso in espressione, quale il particolare attributo che tu rappresentavi, essendo tu la forza animatrice di quell’idea. La mia idea di me stesso, esprimentesi come quel particolare attributo, divenne allora l’anima della tua particolare espressione. Tuttavia quell’idea o anima non è te, ricordalo. Essa, per la necessità del suo essere, incominciò immediatamente ad attrarre a se stessa, la sostanza-pensiero necessaria all’espressione di quel particolare attributo, e a modellarla e costruirla a mia immagine e somiglianza. Essa divenne così un sacro tempio, pieno della mia vivente presenza, poiché abitato da te, uno dei miei divini attributi. Questo tempio, è conseguentemente il tuo corpo reale. Esso è indistruttibile, immortale, perfetto. Tre elementi formano la parte divina o impersonale di te, l’immortale Trinità: l’Io sono che si esprime come tu, uno dei miei divini attributi. La mia Idea di te, uno dei miei attributi esprimentesi in condizioni terrene, ossia la tua anima. E infine, il Tempio della Tua anima, ossia il corpo della Tua anima, in cui Tu dimori.
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| Titolo: Il Giardino dell’Eden Sab Dic 01, 2012 7:31 pm | |
| Il Giardino dell’Eden
Questo messaggio ha lo scopo di svegliarti alla comprensione di ciò che tu sei, di renderti conscio di me, del tuo divino Sé, in modo che mai più tu possa essere ingannato da quell’altro sé, che tu hai immaginato fosse te, e che così a lungo ti ha adescato, nutrendoti dei suoi piaceri dei sensi, che non soddisfano mai, con le sue dissipazioni mentali e con i suoi godimenti emozionali. Ma prima che ciò possa effettuarsi, sarà necessario che tu conosca interamente, questo supposto altro sé, che tu creasti pensandolo reale e separato da me, e mantenesti poi vivo dandogli il potere di lusingarti e di ingannarti; sì, quel sé autocreato con il suo orgoglio, la sua ambizione, il suo potere immaginario, puramente egoista, con il suo desiderio d’essere reputato buono e saggio; ma che è soltanto la tua personalità, nata solo per morire come entità separata, e che come tale, non ha realtà o permanenza maggiore della foglia, della neve o della nuvola. Tu sarai messo faccia a faccia, con questo meschino sé personale e imparerai allora, che sono Io, la parte infinita, impersonale di te, dimorante sempre dentro di te, che ti addita tutte queste illusioni della personalità. Questa realizzazione verrà certamente, se riconoscerai che questo messaggio viene da me e se vorrai seguirlo. A te, io farò sparire ogni illusione e tu mi conoscerai in verità. Esercitare la tua mente in questa direzione di pensiero astratto, non ti nuocerà. Anzi, è precisamente ciò di cui la tua mente ha bisogno. Io preparo così la tua mente, perché tu possa ricevere e spargere la mia conoscenza celeste, fra quelli che io condurrò a te per tale scopo. Procediamo quindi, affinché tu possa vedere la verità in questa esposizione. Nel corso delle nostre considerazioni, siamo giunti al punto in cui il tuo Io sono, manifestantesi nel corpo della tua anima immortale, è pronto a entrare in una forma materiale, una forma adatta all’espressione terrena dei miei attributi. Questo cambiamento, da una forma mentale ad una materiale, si effettuò nel modo e col processo medesimo di tutta la creazione, cioè per mezzo del pensiero, ed è descritto letteralmente nella Bibbia, dove si dice che io “formai l’uomo con la polvere della terra, e soffiai nelle sue narici l’alito della vita e l’uomo divenne un’anima vivente”. Il potere vivificante dentro la mia idea (la tua anima), procedette ad attirare a sé, i vari elementi della sostanza terrena (polvere), e a modellarli e plasmarli, atomo per atomo, cellula per cellula, in ossa, tessuti e organi, formando così un rivestimento esterno, finché la tua forma mortale divenne realmente manifesta, e facesti la tua prima apparizione sulla Terra, quale essere umano tangibile divenuto un’anima vivente. La mia idea, poteva ora esprimersi coscientemente, per mezzo di uno strumento terreno adatto, contenente nel tuo Sé tutti i miei attributi, tutti i miei poteri e tutte le mie possibilità. In questo modo e per questa ragione soltanto, tu e i tuoi fratelli veniste a umana espressione. Ma pur essendo in forma umana, la vostra espressione era tuttavia tanto impersonale che, quantunque semicoscienti, voi cercavate solo in me, dentro, ispirazione e guida. Queste erano le condizioni in cui tu ti svegliasti, entrando nell’espressione terrena. Questo stato che è chiamato “stato edenico”, ossia dimora nel Giardino dell’Eden, rappresenta la fase celestiale della coscienza impersonale, ossia quello stato in cui tu eri ancora coscientemente Uno con Me, quantunque confinato in un veicolo mortale di espressione. Io non ti descriverò ora dettagliatamente, come e perché divenne necessario che io ti cacciassi fuori dal Giardino dell’Eden, ti ricorderò solo la parte che il desiderio ha nell’espressione terrena, e la sua relazione con la mia volontà. Una volta che tu avrai risolto e compreso, almeno in parte, la ragione di questo, allora, forse, tu capirai la necessità della caduta della tua coscienza (cioè di quella dell’Umanità) in un sonno profondo e di trovarti, al tuo risveglio, non più esternamente uno ma due: una parte attiva, pensante, aggressiva, chiamata poi uomo, e una passiva, sensitiva, ricettiva, una matrice umana, ossia una donna. E capirai pure la necessità, per la quale qualche influenza terrena, venisse ad attirare la tua coscienza dalle delizie puramente celestiali, a questa nuova condizione, perché tu potessi concentrarti sulla tua missione terrena, ossia sulla tua espressione mortale. Comprenderai la Sapienza che generò questa influenza, prima nella tua parte passiva, sensitiva e ricettiva, per mezzo del serpente della suggestione, e come nacque così il desiderio, l’agente mortale della mia volontà, che doveva fornire l’energia motrice, per l’ulteriore e completa espressione dei miei attributi sulla Terra. E finalmente la necessità, che il desiderio gettasse su di te (sull’Umanità) il suo incanto; che la tua natura celeste e impersonale fosse tenuta da parte, come in sospeso, finché, per mezzo del libero ma ignorante uso del mio volere, tu potessi gustare e mangiare interamente il frutto del cosiddetto “Albero della Scienza del Bene e del Male”, e imparare, così, a discernere e conoscere bene quei frutti, per ciò che sono realmente, e ad acquistare la forza necessaria ad usare la scienza, in tal modo acquisita, saggiamente e perfettamente e solo per l’espressione della mia idea. Tu puoi, forse ora, similmente comprendere come gli occhi tuoi (dell’Umanità), si aprirono alle cose della terra non appena assaggiato questo frutto e alla conseguente conoscenza del Bene e del Male e anche perché tu avesti paura. Ora forse tu puoi capire, perché tutto ciò dovesse accadere: perché tu, Umanità, dovessi lasciare lo stato edenico della coscienza impersonale, e divenire capace di sviluppare in esso, una coscienza personale, un sé atto a esprimere pienamente la mia perfezione. Così nacque la tua personalità umana e dalla sua nascita in poi, io ti ho spinto a nutrirla, mantenerla e rinforzarla, riempiendoti di brame, di speranze, di aspirazioni, di tutte le varie manifestazioni del desiderio. Così io ti cacciai fuori dal Giardino dell’Eden, ti vestii d’una veste di pelle ovvero di carne, come gli altri animali, poiché dovevi possedere un organismo, un involucro adatto alle condizioni in cui stavi per manifestarti. Così facendo, io fornii alla mia Idea, una forma confacente all’espressione terrena, e ti diedi il potere di esprimerla per mezzo di un organismo fisico, per mezzo di parole. Nell’impersonale non occorrono parole, solo le idee esistono, si esprimono e semplicemente sono, ma nella nuova condizione bisognava, naturalmente, provvedere un organismo capace d’essere adoperato, al doppio fine di esprimere e di comprendere ciò che esprimeva. Man mano che la mia Idea si sviluppava, dopo la tua espulsione dall’Eden, tu cominciasti a “crescere e moltiplicare” rapidamente. E nella tua ricerca delle condizioni più favorevoli alla manifestazione dei tuoi particolari attributi, tu ti spargesti a poco a poco su tutta la faccia della Terra, risvegliando ed eccitando l’intelligenza latente, in tutte le forme della vita con cui venivi a contatto. Così si formarono le varie lingue della Terra, contenenti ciascuna molte parole, nate tutte dal desiderio della mente umana di esprimere in termini terreni, gli infiniti aspetti della mia Idea, e quanto più la mente umana si sforzava di esprimere in parole la mia Idea, tanto più grandi, miserevoli erano i suoi insuccessi. Verrà il giorno del grande Risveglio, in cui si vedrà che tutte le parole sono soltanto simboli di un’Idea e che tutte le idee di qualsivoglia natura non sono che aspetti di una Idea, la mia Idea di me stesso, in espressione, e che ogni desiderio di esprimere in parole quell’Idea, se non è ispirato unicamente dalla coscienza della mia Volontà, è inconsistente. Così pure ogni desiderio di esprimere in azioni viventi quell’Idea, senza perdere completamente la coscienza della personalità umana, senza concentrare tutto il tuo Sé in Me, è vana e infruttuosa e finirà solo nell’insuccesso, nel disinganno, nell’umiliazione.
Conte di Saint-Germain
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| Titolo: Il Bene e il Male Lun Dic 03, 2012 2:16 pm | |
| Il Bene e il Male
Nel giardino dell’Eden, dove tu dimoravi prima d’intraprendere la tua missione terrena, cresceva un albero il cui frutto è chiamato della Conoscenza del Bene e del Male. Durante la tua dimora in quel giardino dell’Eden, tu eri completamente impersonale, perché non avevi ancora gustato quel frutto. Ma una volta ceduto al desiderio, che è l’agente terreno della mia volontà, cadesti, ossia fosti costretto a uscire dal tuo stato edenico, e ti trovasti immerso in condizioni del tutto nuove e strane, così invece d’aver dominio sui regni inferiori e ricevere da essi quanto ti occorreva, ti trovasti a dover coltivare il suolo, per ridurlo a produrre. Era necessario, che tu entrassi pienamente nelle condizioni della vita terrena, allo scopo di sviluppare una mente e perfezionare un corpo, capaci di esprimere la mia Idea sulla Terra. Essendo uscito dal tuo stato impersonale edenico, e permettendo ora al desiderio di guidarti, tu non eri più capace di vedere la realtà dell’anima delle cose, poiché il tuo cervello umano, influenzato dal desiderio, agiva come un velo sulla coscienza del’anima, ottenebrava la tua vista e velava la tua mente, in modo che la luce della Verità, non potesse penetrarvi. Vedevi tutte le cose confusamente, come attraverso una nebbia, che t’impediva di vederle nella loro realtà. Così avveniva per tutte le cose animate e inanimate che vedevi, mediante i tuoi occhi fisici, per tutto quanto tu concepivi nella tua mente umana, perfino per il tuo sé e per gli altri sé che ti circondavano. Non scorgendo più l’anima delle cose, ma soltanto la loro offuscata apparenza, tu venisti a pensare che quelle ombre fossero la vera sostanza e che il mondo intorno a te fosse composto e pieno di tale sostanza. L’intelletto è una creatura del desiderio, e non come altri suppongono, una facoltà dell’anima. In altre parole, quella nebbia era la torbida lente del tuo intelletto umano che, poiché dominato dal desiderio, faceva interpretare falsamente alla tua coscienza ogni immagine, idea o impulso, che io ispirassi dall’interno o attirassi dall’esterno. Tutto ciò io facevo appositamente, per condurti coscientemente nel cuore delle condizioni terrene, e mentre questa falsa visione, ispirata dal desiderio, cagionava molti errori, molto travaglio e molta sofferenza, tu, a poco a poco, perdevi la fiducia nel tuo vero Sé, la fiducia in Me. Eppure, se tu non avessi perduto la memoria del tuo stato divino e concentrata tutta la tua coscienza in queste condizioni terrene, io non avrei potuto sviluppare la tua mente, la tua volontà umana, insomma tutte le tue facoltà, e fornire al tuo corpo umano la forza e i poteri, che mi avrebbero permesso di esprimere perfettamente sulla Terra, la mia Idea divina. E ciò doveva essere. Così, attraverso i tuoi errori, le tue pene, le tue sofferenze e il desiderio di alleviarle, fece sorgere nella tua mente l’idea del Male e quando queste pene non esistevano più, esso ispirò l’idea del Bene. Così a tutte le apparenze di cose e condizioni, tu attribuisti le qualità del Bene e del Male, nella misura in cui soddisfacevano o meno il tuo desiderio. Ma tutte queste condizioni ed esperienze in cui tu entravi, che chiamavi Bene o Male, erano soltanto incidenti creati dal desiderio, per suscitare in te certe facoltà dell’anima, che ti avrebbero reso capace di riconoscere la verità. Il Male, che sempre ti allettava, col suo bell’aspetto e con la dolcezza del primo assaggio, che serviva a farti tornare pieno di umiliazione a Me, il tuo vero Sé, quando i suoi effetti dannosi si manifestavano, apportandoti il disinganno. Il Bene, venuto a espressione mediante il tuo riconoscimento e la tua obbedienza al suo impulso, che ora ti permetteva di godere dei suoi felici effetti naturali, e ricevere i benefici esterni della mia guida e della mia ispirazione, piene d’amore. Ma questo tu, che era condotto dal desiderio attraverso tutte queste esperienze, era soltanto la tua personalità umana, che il Tu reale sviluppava e preparava, perché potesse divenire uno strumento perfetto per esprimere la mia Idea. Bene e Male non hanno esistenza reale, ma sono soltanto termini relativi, che descrivono condizioni esterne, guardate da differenti punti di vista, ossia aspetti esteriori differenti, di una verità centrale interna, la cui realtà è appunto ciò che tu cerchi di conoscere, di essere, di esprimere. Così, durante le ultime età, tu hai, per così dire, gettato via uno ad uno, gli strati della tua coscienza umana, dissipando la nebbia e il miraggio creato dall’intelletto intorno alla tua mente, soggiogando, spiritualizzando e quindi rischiarando l’intelletto stesso, finché ora, tu cominci ad afferrare, per mezzo degli altri strati sempre più sottili, qualche barlume di Me, l’unica grande Realtà dentro tutte le cose. Ma l’Onnisciente, l’Impersonale Io sono di te, ha fatto coscientemente e intenzionalmente tutto questo, perché tu potessi raccogliere ciò che avevi seminato nelle remote età del passato e manifestare sulla Terra la mia perfetta Idea. Tu, ricordalo, sei il grande Io Impersonale, che fa tutto ciò, che muta continuamente l’apparenza esterna, ma che dentro è eternamente lo stesso. L’infinito succedersi delle stagioni, anno dopo anno, vita dopo vita, succedentisi durante secoli ed epoche innumerevoli, sono soltanto l’ispirazione e l’espirazione del respiro della mia Idea. Si! Io faccio questo attraverso di te, perché tu sei parte di me, perché solo attraverso di te, mio attributo, io posso esprimere me stesso, io posso Essere. Io sono perché tu sei. Tu sei perché io esprimo me stesso. Io sono in te, come la quercia è nella ghianda. Sei una fase della mia espressione, tu, cerchi eternamente di esprimere la mia perfezione, per mezzo della tua personalità mortale. Come l’artista vede nella sua mente, l’immagine perfetta che vuole dipingere, ma la sua mano non può riprodurre completamente con i rozzi strumenti del pennello e dei colori, le qualità e gli effetti che egli vede, così tu mi vedi nel tuo Sé e sai che noi siamo uno, ma sei sempre ostacolato a esprimermi perfettamente, dalla imperfezione del materiale terreno, di cui è composta la tua personalità umana, con il suo corpo animale, la sua mente mortale, il suo egoistico intelletto. Sei stato così distratto dalle fasi umane di questo corpo, di questa mente, di questo intelletto e dei loro usi esteriori, che hai dimenticato Me, l’una e unica Realtà interna, la cui natura divina io cerco sempre di esprimere a te e per mezzo tuo. Ma il tempo si avvicina, in cui gli usi esteriori non ti distrarranno più, e in cui la mia Realtà ti sarà rivelata in tutto lo splendore della sua perfezione dentro di te. Ma Tu, allorché io rivelerò così me stesso, non sarai più felice di prima, se ciò che ti avrò rivelato non diverrà pane di vita per te, se non vivrai e non manifesterai la vita che esso rivela.
Conte di Saint-Germain
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| Titolo: L’Uso Mer Dic 05, 2012 9:04 am | |
| L’Uso
Di proposito, non ho esposto finora il tutto chiaramente, poiché Se Io adesso ti comunicassi il significato reale delle mie molteplici aspirazioni, prima che tu fossi capace di sperimentare coscientemente la loro verità, tu non crederesti alle mie parole, né comprenderesti la loro applicazione intima e il modo di adoperarle. Perciò, mentre io comincio a svegliare in te la realizzazione che Io sono dentro di te, ti rivelerò gradualmente la realtà della mia Idea, disperdendo una ad una, le illusioni del tuo lungo passato, le quali mi hanno celato a te, e potrò così alfine manifestare sulla Terra, attraverso di te, i miei celesti attributi, in tutta la loro umanamente divina perfezione. Io ti ho dato qui, solo un barlume della mia Realtà, ma molto di più ti sarà dischiuso dall’interno, e sarà ben più Meraviglioso di quanto esso ti sembri ora. Ma prima che tu possa divenire conscio di tutto questo, e veramente comprenderlo, tu e la tua personalità umana, dovete rendere possibile a me di rivelarlo, volgendovi a me dentro, come l’una e unica sorgente, con mente e cuore semplici come quelli di un bambino. Tuttavia è giunto per te il tempo di comprendere qualcosa, di tutto questo. Abbastanza ti è stato rivelato, per prepararti a riconoscere la mia voce che parla dentro di te. Perciò, procederò ora come se tu realizzassi che “Io sono” dentro di te. Tutte le verità che espongo per mezzo di queste pagine, hanno il solo scopo di imprimere più fortemente nella tua coscienza, quegli aspetti della mia Idea, che tu non potresti ancora in modo chiaro, ricevere direttamente. Quanto di ciò che è scritto qui, che ti appare come verità e ti attira è, quindi, solo una conferma di ciò che la mia Idea si è finora sforzata di esprimerti, dal di dentro. Quanto non ti attira, non ti persuade e non riconosci come tuo, lascialo, è segno che io non desidero ancora che tu lo accetti. Ma ogni verità che espongo qui, avanzerà vibrando, poiché ogni parola è piena della potente energia della mia Idea, e per le menti che percepiscono la verità in esse celata, questa verità diviene una realtà vivente. Tutte le menti non sono che aspetti della mia mente infinita, ossia le parti di essa manifestantisi in forme differenti, di natura mortale. Quando io parlo per mezzo di queste pagine alla tua mente e ad altre menti, parlo soltanto al mio sé mortale, così, tu subito penserai i miei pensieri e sarai conscio che io parlo direttamente all’interno della tua coscienza umana. A te non resta che entrare nella onniscienza della mia Mente e dimorarvi con me, come io dimoro nella mia Idea nella tua mente; allora tutte le cose saranno tue, come ora sono mie, è soltanto infatti una questione di coscienza, di pensiero cosciente. Tu sei separato da me solo perché pensi di esserlo. La tua mente non è che un punto focale della mia Mente. Ciò che chiami la tua coscienza è la mia coscienza. Tu non puoi neppure pensare, e ancor meno respirare ed esistere, senza che la mia coscienza sia in te. Non lo comprendi? Noi non siamo separati, non possiamo essere separati, perché siamo Uno: Io dentro di te e tu dentro di me. Pensa che sia così, immagina risolutamente che sia così e veramente all’istante in cui tu sarai conscio di questo, tu sarai con me nel Cielo. Tu sei ciò che credi di essere. Nulla nella tua vita è reale o ha valore per te, se non in quanto tu pensi e credi che ne abbia. Dimora quindi con me nel Regno Impersonale, ove tutto il Potere, tutta la Sapienza e tutto l’Amore, la triplice natura della mia Idea, aspettano solo di esprimersi attraverso di te. La mia divina Impersonalità, è in realtà la tua Impersonalità. Sappi che ogni volta che Io ripeto una verità, aggiungo sempre qualcosa a ciò che ho già detto, e che ogni volta questo comporta sulla tua mente un’impressione più forte e più duratura. Se così è, il mio scopo è raggiunto e ben presto, la tua anima realizzerà questa verità. Ho raffigurato lo stato impersonale da molti punti di vista, allo scopo di renderlo cosi familiare, che tu possa infallibilmente distinguerlo da tutti gli stati inferiori, e imparare a dimorare coscientemente in esso a volontà. Quando potrai coscientemente dimorare in esso, allora ti permetterò di adoperare certe facoltà, che ho risvegliato in te. Queste facoltà ti renderanno capace di vedere sempre più chiaramente la realtà delle cose, specialmente le debolezze, le colpe, le mancanze, come anche i tratti belli e piacevoli, nelle personalità che ti circondano. Ma tu sarai reso atto a scorgere queste colpe, queste mancanze, non perché tu possa criticare o giudicare i tuoi simili, ma perché io possa far sorgere in te la risoluzione di sopprimere quelle colpe e mancanze della tua personalità. Poiché, bada! Tu non le rileveresti se non le avessi ancora in te stesso; giacché io, dentro, non avrei più bisogno di richiamare a esse la tua attenzione. A quest’ora tu sarai convinto che Io ti ho dato ogni cosa: tutto ciò che hai, che sei, sia buono o cattivo, gioia o dolore, successo o insuccesso, ricchezza o povertà, tutto io ti ho dato o ho attratto a te. A quale scopo? Per adoperarlo a svegliarti al riconoscimento di me quale Donatore. Ora, tu riconosci Me come il Donatore, come l’intima essenza, il Creatore di tutte le cose nel tuo mondo e nella tua vita, e perfino del tuo presente atteggiamento verso queste cose. Man mano che tu approfondisci meglio questo, ti sarà anche rivelato lo scopo delle cose, delle condizioni e delle esperienze che ti mando. Devi imparare che tutte le cose che io ti do, sono buone e servono per servire me, e che tu, personalmente, non hai interesse né diritto su di esse e che ti giovano, solo in quanto tu le metti a tal servizio. Io posso esprimere per mezzo tuo, bellissime sinfonie di suoni, di colori, di immagini, sotto forma di musica, pittura e poesia. Posso parlare per mezzo della tua bocca o ispirarti a scrivere molte bellissime verità, che attirano a te molti seguaci, i quali ti salutano come il predicatore, l’istruttore più meraviglioso. Posso perfino risanare per mezzo tuo certe malattie, cacciare demoni, far vedere i ciechi, camminare gli sciancati e compiere altre opere stupefacenti, che il mondo chiama miracoli. Sì, io posso fare per mezzo tuo tutto ciò, ma nulla di ciò gioverà alla tua personalità se tu non adopererai, non applicherai queste armonie di suoni in ogni tua parola, in modo che da te fluiscano solo pensieri gentili, elevati, salutari, provando così che la sola vera arte, è quella di vedere chiaramente la mia perfezione, in tutte le mie umane espressioni e di permettere al potere vivificatore del mio amore, di riversarsi attraverso di te, nei loro cuori. E a te, a cui apparentemente non ho elargito nessuno di tali doni, e che ti reputi indegno e non ancora abbastanza avanzato per servirmi, a te io dico, che precisamente nella misura in cui tu sinceramente riconosci me dentro, e cerchi con vero fervore di servirmi, precisamente in quella misura io ti adopererò. Io farò compiere anche a te, che cerchi di servirmi così, molte cose meravigliose nel risvegliare e vivificare i tuoi simili. Io farò in modo che tu possa influenzare le vite di molti di quelli che vengono a contatto con te, ispirandoli e innalzandoli a più alti ideali, modificando il loro atteggiamento verso il prossimo e quindi verso di me. Sì, tutti voi che cercate di servirmi, non importa quali siano i vostri doni, io vi renderò atti a essere una forza vitale per il bene della comunità. Ma tu per intanto non saprai nulla di tutto questo. Tu forse credi di non fare nulla, di commettere molti errori e di non riuscire a vivere il tuo alto ideale di me, non comprendendo che questo anelare e bramare, sono appunto i canali per mezzo dei quali io riverso la mia forza spirituale, che essendo completamente impersonale, viene adoperata da te senza averne coscienza. Così, quando tu arriverai alfine a comprendere tutto questo, io ti darò gradatamente la forza e l’abilità di usare coscientemente e impersonalmente il mio Potere, la mia Sapienza e il mio Amore. Vedrai perciò che la tua personalità umana, con tutte le sue facoltà, deve essere al mio servizio, e che vero successo e soddisfazione non si possono trovare che in tale servizio, e che l’espressione finale, perfetta, della mia Idea, può essere espressa solo per mezzo della tua personalità umana.
Conte di Saint-Germain
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| Titolo: L'USO Lun Dic 17, 2012 3:49 pm | |
| L’Uso
Di proposito, non ho esposto finora il tutto chiaramente, poiché Se Io adesso ti comunicassi il significato reale delle mie molteplici aspirazioni, prima che tu fossi capace di sperimentare coscientemente la loro verità, tu non crederesti alle mie parole, né comprenderesti la loro applicazione intima e il modo di adoperarle. Perciò, mentre io comincio a svegliare in te la realizzazione che Io sono dentro di te, ti rivelerò gradualmente la realtà della mia Idea, disperdendo una ad una, le illusioni del tuo lungo passato, le quali mi hanno celato a te, e potrò così alfine manifestare sulla Terra, attraverso di te, i miei celesti attributi, in tutta la loro umanamente divina perfezione. Io ti ho dato qui, solo un barlume della mia Realtà, ma molto di più ti sarà dischiuso dall’interno, e sarà ben più Meraviglioso di quanto esso ti sembri ora. Ma prima che tu possa divenire conscio di tutto questo, e veramente comprenderlo, tu e la tua personalità umana, dovete rendere possibile a me di rivelarlo, volgendovi a me dentro, come l’una e unica sorgente, con mente e cuore semplici come quelli di un bambino. Tuttavia è giunto per te il tempo di comprendere qualcosa, di tutto questo. Abbastanza ti è stato rivelato, per prepararti a riconoscere la mia voce che parla dentro di te. Perciò, procederò ora come se tu realizzassi che “Io sono” dentro di te. Tutte le verità che espongo per mezzo di queste pagine, hanno il solo scopo di imprimere più fortemente nella tua coscienza, quegli aspetti della mia Idea, che tu non potresti ancora in modo chiaro, ricevere direttamente. Quanto di ciò che è scritto qui, che ti appare come verità e ti attira è, quindi, solo una conferma di ciò che la mia Idea si è finora sforzata di esprimerti, dal di dentro. Quanto non ti attira, non ti persuade e non riconosci come tuo, lascialo, è segno che io non desidero ancora che tu lo accetti. Ma ogni verità che espongo qui, avanzerà vibrando, poiché ogni parola è piena della potente energia della mia Idea, e per le menti che percepiscono la verità in esse celata, questa verità diviene una realtà vivente. Tutte le menti non sono che aspetti della mia mente infinita, ossia le parti di essa manifestantisi in forme differenti, di natura mortale. Quando io parlo per mezzo di queste pagine alla tua mente e ad altre menti, parlo soltanto al mio sé mortale, così, tu subito penserai i miei pensieri e sarai conscio che io parlo direttamente all’interno della tua coscienza umana. A te non resta che entrare nella onniscienza della mia Mente e dimorarvi con me, come io dimoro nella mia Idea nella tua mente; allora tutte le cose saranno tue, come ora sono mie, è soltanto infatti una questione di coscienza, di pensiero cosciente. Tu sei separato da me solo perché pensi di esserlo. La tua mente non è che un punto focale della mia Mente. Ciò che chiami la tua coscienza è la mia coscienza. Tu non puoi neppure pensare, e ancor meno respirare ed esistere, senza che la mia coscienza sia in te. Non lo comprendi? Noi non siamo separati, non possiamo essere separati, perché siamo Uno: Io dentro di te e tu dentro di me. Pensa che sia così, immagina risolutamente che sia così e veramente all’istante in cui tu sarai conscio di questo, tu sarai con me nel Cielo. Tu sei ciò che credi di essere. Nulla nella tua vita è reale o ha valore per te, se non in quanto tu pensi e credi che ne abbia. Dimora quindi con me nel Regno Impersonale, ove tutto il Potere, tutta la Sapienza e tutto l’Amore, la triplice natura della mia Idea, aspettano solo di esprimersi attraverso di te. La mia divina Impersonalità, è in realtà la tua Impersonalità. Sappi che ogni volta che Io ripeto una verità, aggiungo sempre qualcosa a ciò che ho già detto, e che ogni volta questo comporta sulla tua mente un’impressione più forte e più duratura. Se così è, il mio scopo è raggiunto e ben presto, la tua anima realizzerà questa verità. Ho raffigurato lo stato impersonale da molti punti di vista, allo scopo di renderlo cosi familiare, che tu possa infallibilmente distinguerlo da tutti gli stati inferiori, e imparare a dimorare coscientemente in esso a volontà. Quando potrai coscientemente dimorare in esso, allora ti permetterò di adoperare certe facoltà, che ho risvegliato in te. Queste facoltà ti renderanno capace di vedere sempre più chiaramente la realtà delle cose, specialmente le debolezze, le colpe, le mancanze, come anche i tratti belli e piacevoli, nelle personalità che ti circondano. Ma tu sarai reso atto a scorgere queste colpe, queste mancanze, non perché tu possa criticare o giudicare i tuoi simili, ma perché io possa far sorgere in te la risoluzione di sopprimere quelle colpe e mancanze della tua personalità. Poiché, bada! Tu non le rileveresti se non le avessi ancora in te stesso; giacché io, dentro, non avrei più bisogno di richiamare a esse la tua attenzione. A quest’ora tu sarai convinto che Io ti ho dato ogni cosa: tutto ciò che hai, che sei, sia buono o cattivo, gioia o dolore, successo o insuccesso, ricchezza o povertà, tutto io ti ho dato o ho attratto a te. A quale scopo? Per adoperarlo a svegliarti al riconoscimento di me quale Donatore. Ora, tu riconosci Me come il Donatore, come l’intima essenza, il Creatore di tutte le cose nel tuo mondo e nella tua vita, e perfino del tuo presente atteggiamento verso queste cose. Man mano che tu approfondisci meglio questo, ti sarà anche rivelato lo scopo delle cose, delle condizioni e delle esperienze che ti mando. Devi imparare che tutte le cose che io ti do, sono buone e servono per servire me, e che tu, personalmente, non hai interesse né diritto su di esse e che ti giovano, solo in quanto tu le metti a tal servizio. Io posso esprimere per mezzo tuo, bellissime sinfonie di suoni, di colori, di immagini, sotto forma di musica, pittura e poesia. Posso parlare per mezzo della tua bocca o ispirarti a scrivere molte bellissime verità, che attirano a te molti seguaci, i quali ti salutano come il predicatore, l’istruttore più meraviglioso. Posso perfino risanare per mezzo tuo certe malattie, cacciare demoni, far vedere i ciechi, camminare gli sciancati e compiere altre opere stupefacenti, che il mondo chiama miracoli. Sì, io posso fare per mezzo tuo tutto ciò, ma nulla di ciò gioverà alla tua personalità se tu non adopererai, non applicherai queste armonie di suoni in ogni tua parola, in modo che da te fluiscano solo pensieri gentili, elevati, salutari, provando così che la sola vera arte, è quella di vedere chiaramente la mia perfezione, in tutte le mie umane espressioni e di permettere al potere vivificatore del mio amore, di riversarsi attraverso di te, nei loro cuori. E a te, a cui apparentemente non ho elargito nessuno di tali doni, e che ti reputi indegno e non ancora abbastanza avanzato per servirmi, a te io dico, che precisamente nella misura in cui tu sinceramente riconosci me dentro, e cerchi con vero fervore di servirmi, precisamente in quella misura io ti adopererò. Io farò compiere anche a te, che cerchi di servirmi così, molte cose meravigliose nel risvegliare e vivificare i tuoi simili. Io farò in modo che tu possa influenzare le vite di molti di quelli che vengono a contatto con te, ispirandoli e innalzandoli a più alti ideali, modificando il loro atteggiamento verso il prossimo e quindi verso di me. Sì, tutti voi che cercate di servirmi, non importa quali siano i vostri doni, io vi renderò atti a essere una forza vitale per il bene della comunità. Ma tu per intanto non saprai nulla di tutto questo. Tu forse credi di non fare nulla, di commettere molti errori e di non riuscire a vivere il tuo alto ideale di me, non comprendendo che questo anelare e bramare, sono appunto i canali per mezzo dei quali io riverso la mia forza spirituale, che essendo completamente impersonale, viene adoperata da te senza averne coscienza. Così, quando tu arriverai alfine a comprendere tutto questo, io ti darò gradatamente la forza e l’abilità di usare coscientemente e impersonalmente il mio Potere, la mia Sapienza e il mio Amore. Vedrai perciò che la tua personalità umana, con tutte le sue facoltà, deve essere al mio servizio, e che vero successo e soddisfazione non si possono trovare che in tale servizio, e che l’espressione finale, perfetta, della mia Idea, può essere espressa solo per mezzo della tua personalità umana.
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| Titolo: Re: Il conte di Saint-Germain Mar Dic 18, 2012 11:18 am | |
| Anime compagne
Esaminiamo ora alcune delle cose che io ti ho dato, specialmente quelle nelle quali tu non puoi ancora riconoscere Me, come il Donatore. Tu pensi, forse, che la posizione che occupi attualmente nella vita, non sia la più adatta all’espressione della mia Idea, che incalza entro di te. Se così è, perché non esci da codesta posizione e non vai in quella che tu sceglieresti? Il fatto stesso che tu non fai o non puoi fare ciò, prova che, per adesso, tale posizione è la più adatta a svegliare in te, certe qualità necessarie alla mia perfetta espressione. Io, il tuo Sé, ti costringo a rimanere là, finché tu non riconosca il mio intento e il significato nascosto, nel potere che codesta posizione ha, di turbare la pace della tua mente e di mantenerti così insoddisfatto. Quando tu avrai riconosciuto il mio significato e il mio proposito, solo allora, ti darò la forza per uscire da codesta posizione e passare in un’altra che ho previsto per te. Forse tu trovi che il marito o la moglie che ti ho dato, sono ben lungi dal convenirti e dall’essere capaci di aiutarti nel tuo risveglio spirituale, puoi avere anche segretamente desiderato di lasciare quel compagno (o compagna), per un altro che ti sembra più vicino al tuo ideale. Sappi che non puoi sfuggire alla tua personalità, e che nella tua brama egoista di un compagno spirituale, tu sviluppi ancora di più il lato egoistico della tua natura; mentre un compagno antipatico ti obbliga a ripiegarti su te stesso e a volgerti all’interno, dove io dimoro. Un compagno amabile, fedele, condiscendente infatti incoraggerebbe in te soltanto l’egoismo e la superbia, se tu non dimori ancora, nella coscienza del mio amore impersonale. Colui che assume la parte del tuo presente compagno, è in realtà un angelo del Cielo, uno degli attributi del mio Sé divino, venuto a te per insegnarti con il dispotismo e l’opposizione, con l’egoismo, la durezza, il rigore, i quali sono soltanto ombre di qualità che esistono anche in te, che solo quando tu avrai purificato la tua personalità di tali qualità, in modo che il mio sacro amore possa esprimersi, tu potrai essere liberato dalle condizioni che ora turbano tanto la tua mente, e rendono così infelice la tua anima. Poiché, sappilo, questo angelo del cielo, questa altra parte di me e di te, è venuta e batte le sue ali contro la gabbia chiusa della tua personalità, anelando e sforzandosi continuamente di chiamare ad espressione attraverso te, l’amore impersonale, la tenera, attenta cura verso gli altri, la calma della mente, la pace del cuore, il sereno e fermo impero di sé, che possono spezzare i ceppi, aprire le porte e permetterle di uscire nella libertà del suo glorioso essere, ed essere per te il tuo vero sé, l’ideale che cerchi. Infatti quell’Ideale non esiste all’esterno, in qualche altra personalità, ma solo dentro, nella tua controparte divina, che è l’Io, il tuo Sé superiore e immortale. Verrà un tempo, quindi, in cui tu cesserai di cercare al di fuori, l’amore e la simpatia, la considerazione e l’aiuto spirituale, e ti volgerai completamente a me dentro, e vedrai nel tuo compagno soltanto il riflesso dell’amore altruista, della dolcezza, della fiducia, della fedeltà e lo sforzo costante di rendere gli altri felici, tutte qualità che irradieranno luminosamente e di continuo, dal tuo proprio cuore. Forse tu non puoi ancora credere completamente tutto questo, e domanderai se io, il tuo Sé, sono proprio responsabile della tua presente posizione nella vita e se proprio io scelsi per te, il tuo presente compagno. Ma se il tuo Sé non ti mise dove ti trovi e non ti diede il compagno che hai, perché allora tu sei così? Perché hai quel compagno? Io, il Tutto, il Perfetto, non commetto errori. Sì, ma, tu dici, la personalità ne commette e scelse quel compagno. Ma che cosa e chi fece scegliere alla personalità, proprio quel compagno e quella posizione? Rispondi sinceramente a queste domande, dinanzi a te stesso, e imparerai che io, Dio in te, il tuo proprio Sé, faccio tutte le cose che tu fai e le faccio bene. Quanto alla tua vera “anima compagna” che qualcuno ti ha indotto a credere che ti aspetti in qualche posto, smetti di cercarla, poiché essa non esiste al di fuori, in qualche altro corpo, ma solo dentro la tua anima. Questo è invero un mistero per te, che non sei ancora sposato nella coscienza al tuo Sé impersonale. Ma non dubitare; se tu verrai in completa rinuncia e non ti curerai d’altro che dell’unione con me, ti schiuderò le dolcezze dell’estasi celeste, che da lungo tempo ho in serbo per te.
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| Titolo: Re: Il conte di Saint-Germain Mer Dic 19, 2012 9:29 am | |
| L’Autorità
A te, che senti ancora il desiderio di leggere libri, credendo di trovare in essi una spiegazione dei misteri che ora ti nascondono il significato delle espressioni terrene della mia Idea, io dico: è bene che, seguendo gli impulsi che io ti mando, tu cerchi così all’esterno altre interpretazioni, del significato che la mia Idea esprime per mezzo di essi; io renderò tale ricerca proficua per te, benché non nella maniera che tu immagini. Verrà il momento in cui tu comprenderai, che i pensieri di altre menti e gli insegnamenti di altre religioni, siano essi pur veri e belli, non sono ciò che io voglio per te, poiché io ho riserbato per te pensieri e insegnamenti che sono tuoi, soltanto tuoi, e che io ti darò in segreto, quando sarai pronto a riceverli. E quando inevitabilmente il tempo verrà, in cui tu, insoddisfatto della tua ricerca, ti sentirai scoraggiato e sentirai di non esserti avvicinato di molto, al raggiungimento dei poteri e dello sviluppo spirituale, allora io ti mostrerò che mentre tutti questi libri, insegnamenti e religioni furono originariamente ispirati da me, e hanno fatto e fanno ancora la loro parte, eccitando i cuori di molti, è ora conveniente per te, cessare di rivolgerti ad essi e limitare invece il tuo studio al mio libro di vita, guidato e istruito da me, interamente, da me soltanto. Se tu farai questo con sincerità e fervore, troverai che io ti ho scelto per essere il gran sacerdote di una religione, la cui grandezza e splendore saranno, in confronto a tutte le altre, come la luce del sole a paragone dello scintillio d’una lontanissima stella. Le antiche religioni sono cose del passato e non hanno più nulla a che fare con te. E’ venuto il momento, in cui devi mettere da parte tutta la conoscenza accumulata e anche la mia stessa autorità, quale è espressa in questa e in altre rivelazioni esterne, poiché io ti ho risvegliato alla coscienza della mia presenza dentro di te, al fatto che ogni autorità, insegnamento o religione, venendo da una sorgente esterna, sia pure alta e sacra, non può più avere alcuna influenza su di te, tranne che come mezzo per farti rivolgere a me. Dimentica tutto ciò che è stato. Il passato è morto. Nella misura in cui ti attieni alle cose passate, tu vivi nel passato e non puoi avere nulla a che fare con me, che dimoro nel sempre presente ora, nell’eterno. Esse infatti annebbiano la visione della tua anima, nascondendoti me e impedendoti di trovarmi, fino a quando tu non ti libererai dalla loro influenza oscurante e passerai dentro, nella luce della mia coscienza impersonale. Così pure non ti riguarda il futuro. Chi aspetta il futuro, per la sua perfezione finale, è incatenato al passato e non può divenire libero. Tu, che sei uno con me, sei perfetto ora, e fosti sempre perfetto e non conoscesti mai giovinezza né vecchiaia, né nascita, né morte. Tu, il Perfetto, non hai nulla a che fare con ciò che è stato e ciò che sarà. Nulla ti riguarda, fuorché l’eterno ora. Solo ciò che ti si presenta immediatamente ti riguarda, cioè come tu debba esprimere perfettamente la mia Idea, qui e adesso, nelle condizioni in cui ti ho messo, apposta per tale espressione. Compiuta l’opera tua, perché non lasciarla dietro di te, invece che trascinarla a gravare sulla tua mente e sulla tua anima? Che cosa hai a che fare tu, il Perfetto, l’Eterno, con incarnazioni passate o future? Può il Perfetto aumentare la sua perfezione? Io sono, e tu sei uno con me, e sempre fummo e sempre saremo. Il tuo Io sono dimora e si reincarna in tutti i corpi, con l’unico intento di esprimere la mia Idea. L’Umanità è il mio corpo. In esso io vivo, muovo e ho il mio essere, esprimendo la mirabile luce della mia Idea, per mezzo dei miei attributi, il cui celeste splendore è oscurato e distorto alla visione umana, dalle miriadi di imperfette e offuscate facce dell’intelletto umano. Io e tu, che sei uno con me, ci reincarniamo nell’Umanità, come la quercia si reincarna nelle sue foglie e nelle sue ghiande, una stagione dopo l’altra, una generazione dopo l’altra. Tu dici di ricordare qualche tua vita passata. Ebbene, che significa ciò? non è una prova data da me, che tu personalmente fosti il mio tramite per tale espressione? Non siamo noi, la Vita e l’intelligenza di tutte le espressioni, non importa quali siano il loro carattere, la loro età, la loro razza? La tua personalità, con i suoi desideri egoistici e con le sue egoistiche ricerche, è ancora legata al passato, e cerca nel futuro la sua liberazione. Essa, domina la tua mente e il tuo intelletto, con la falsa credenza della nascita e della morte, impedendoti di riconoscere la nostra eterna e sempre presente unità, e di comprendere che tu puoi liberarti, in qualunque momento tu lo voglia. Soltanto la personalità nasce e muore, cerca e si sforza di prolungare il suo soggiorno nel corpo e nella vita terrena, e poi di tornare ad altri corpi, ed è solo a questa personalità che tu sei legato. Solo quando tu potrai innalzarti alla realizzazione della tua divina immortalità, onnipotenza e intelligenza, e quando riuscirai a deporre tutte le credenze e le opinioni personali, solo allora potrai liberarti da questa falsa relazione, e assumere la tua vera posizione di maestro e di re, Uno con Me, seduto sul trono del Sé, costringendo la personalità a prendere il proprio posto naturale di serva, divenuta così strumento degno di essere da me adoperato.
Conte di Saint-Germain
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| Titolo: Re: Il conte di Saint-Germain Lun Dic 31, 2012 9:33 am | |
| Intermediari e Intercessori
O tu, che nel tuo desiderio di servirmi sei entrato in una chiesa, in un’organizzazione religiosa, in una società occulta, in un qualunque ordine spirituale, credendo di far cosa grata a me, sappi che io provvedo a tutte le menti, le esperienze della loro vita, e che le utilizzo unicamente per preparare il loro corpo, risvegliare il loro cuore e sviluppare la loro coscienza, in modo che possano comprendersi, e così esprimere per mezzo loro, la mia Idea. Mediante queste esperienze, io ispiro alle menti barlumi di me e della mia Idea, e ho parlato a molti che hanno raccolto le mie parole, le hanno scritte in libri e le hanno insegnate ad altre menti. Con tali parole ho risvegliato i cuori e la coscienza, di quanti erano pronti a riceverle. Molti di quelli le cui menti ispiro così, io li faccio diventare istruttori e guide di altri, ma sono Io, l’Impersonale interno, che fa tutto ciò, e gli istruttori e le guide, servono soltanto come canali, attraverso i quali io possa esprimere la mia Idea. Infatti solo quando il cuore si è risvegliato e si è aperto a contenermi, la personalità può, con la sua mente e il suo intelletto, comprendere coscientemente il mio intento. Tu nel desiderio di servirmi, sei forse andato da qualcuno di questi istruttori, e hai creduto di poter avere, per mezzo loro, il mio messaggio, o parole di aiuto e di consiglio. Fa pure questo, se vuoi, anzi, sono io che ti offro tale possibilità, lasciando che tu riponga in essi la tua fiducia, affinché, nel dolore e nell’umiliazione per il disinganno che inevitabilmente segue, tu sia ancora una volta respinto su te stesso, sull’Istruttore interno, il tuo vero Sé. Hai avuto tante delusioni da tali istruttori, essi ti hanno alimentato con sottili adulazioni e promesse di avanzamento spirituale, usando un’abile sofistica, allo scopo di tenerti legato a loro, e di farti continuare ad onorarli, tenendo sempre su di te la minaccia del mio malcontento. Tu puoi forse anche aver dato la tua devozione, a qualche istruttore bene intenzionato e spiritualmente saggio, il quale ti sembra non possa essere classificato tra coloro che ho menzionato. Tutto ciò è bene, finché senti il bisogno di ricevere, poiché io ti do quanto appaga i tuoi desideri. Sappi, però, che tutto ciò è vano e non porta i risultati che cerchi, poiché anche la ricerca di un conseguimento spirituale, è della personalità, ed è quindi egoistica e conduce solo alla delusione. Ma, se ben guardi, è appunto nella disillusione che raggiungi i veri risultati. Le disillusioni e le umiliazioni te le procurai Io apposta, perché tu, divenuto di nuovo umile e docile, come un piccolo fanciullo, ascoltassi e obbedissi alla mia parola proferita dentro di te e, ascoltandola, potessi entrare nel mio Regno. Ora, se ne hai abbastanza d’insegnamenti e di istruttori, e sei sicuro che dentro di te sia la sorgente d’ogni sapienza, queste parole porteranno al tuo cuore una gioia ineffabile. Poiché non confermano esse, ciò che tu hai già sentito dentro di te, come vero? A te, che invece ancora non puoi vedere questo, e che hai bisogno di un intermediario, io ho provveduto con la storia del Cristo crocifisso per la tua redenzione, in modo che, attraverso la crocifissione della tua personalità, tu possa innalzarti alla coscienza dell’Unità con me. Ma a te, che sei forte abbastanza per comprenderlo, io dico che non occorre intermediario fra te e me, poiché noi siamo già Uno. Se tu puoi appena percepire questo, tu puoi allora venire direttamente a me nella tua coscienza e io, Dio dentro di te, ti accoglierò e tu dimorerai con me in eterno. A te, che vorresti sapere come e perché io dico queste cose tanto belle e spirituali, attraverso personalità che falliscono, io dico: io adopero tutti i mezzi di comunicazione impersonalmente per esprimere il mio Intento. In alcuni ho risvegliato il cuore, ed essi sono divenuti Uno con Me, non sono più separati da me nella loro coscienza e io vivo, mi muovo ed esprimo in essi il mio Essere. Fin dai primordi della Terra, io ho preparato i miei sacerdoti, i miei profeti, i miei Messia, per mostrare al mondo la mia Idea, la mia Parola , ma ogni parola che in modo vitale, fa appello a te, è la parola del tuo Io sono che parla attraverso l’organismo di quell’intermediario, alla coscienza della tua anima. Quando alcuni sono riuniti ad ascoltare la mia Parola, proferita da uno dei miei sacerdoti, non è il sacerdote, ma sono Io, nel cuore di ciascuno degli ascoltatori, che attiro dal sacerdote le parole vitali, che penetrano profondamente nella coscienza di ciascuno degli uditori. Io, dentro di lui, attraggo la forza spirituale, che serve come canale di congiunzione, mediante il quale Io raggiungo la coscienza di quelle menti, preparate a comprendere il mio intento. E quantunque io dica per tutte le stesse parole, ciascuna comprende solo il messaggio che dico a lei; per tutte scelgo il significato che intendo per ciascuno di esse. Il sacerdote, l’istruttore, l’intermediario, possono non aver mai riconosciuto la mia presenza dentro di loro, pure, per mezzo di certe parole che faccio pronunziare loro, insieme alla forza spirituale fornita dai vari aspiranti, io posso risvegliare la coscienza dell’anima di coloro che ho condotto a quei ministri, alla reale comprensione di Me, l’Uno Impersonale, che risiede nell’intimo, nel cuore di tutti. Poiché l’Io sono del mio ministro e l’Io sono di ogni seguace, è Uno: uno in coscienza, uno in comprensione, uno in amore, uno in scopo, il quale è il compimento della mia Volontà. Questo Io sono, che è interamente impersonale e che non conosce tempo né spazio, né differenti identità, utilizza solamente le personalità dei ministri e dei seguaci, e l’occasione del contatto personale, come mezzo per dare voce alla mia Idea. I ministri che approfittano della fede dei miei seguaci, per i propri interessi privati, io li sveglio a suo tempo al riconoscimento del mio volere e della mia Idea. Questo risveglio è però tutt’altro che piacevole per le loro personalità, e quasi sempre cagiona loro sofferenze e umiliazioni. Non stupirti, dunque, se talvolta odi meravigliose parole di Verità da labbra apparentemente disadatte a proferirle, e da persone che forse non ne comprendono nemmeno tutto il significato; né del fatto che spesso semplici seguaci, si risvegliano prima dei loro istruttori e si sviluppano più di essi.
Conte di Saint-Germain
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| Titolo: Re: Il conte di Saint-Germain Mer Gen 09, 2013 8:13 am | |
| Maestri
O tu, che ti attieni ancora all’Idea, professata in varie dottrine, che io provvedo un maestro, ad ogni aspirante all’unione con me: ascoltami. Ti ho permesso in passato d’immergerti in ogni sorta di libri e d’insegnamenti, incoraggiando il tuo desiderio di raggiungere l’unione con me, fino a risvegliare in te una lieve coscienza di questo. Ti ho anche permesso di credere che, praticando certi esercizi, respirando in un dato modo, proferendo parole speciali, tu potessi dall’invisibile attirare un maestro, il quale ti aiutasse a prepararti per alcune iniziazioni. Non solo l’ho permesso, ma ero io stesso che ti conducevo a quei libri, che t’ispiravo quei desideri, che fissavo nella tua mente quelle credenze, anche se non con lo scopo che tu immagini; cercando inoltre di mostrare alla tua mente umana, le forze che adopero per esprimere la mia Idea Divina. Ho raffigurato queste forze come gerarchie celesti, e, perché il tuo intelletto umano potesse meglio comprendere, le ho raffigurate come Angeli o Esseri Divini, agenti ed esecutori impersonali del mio volere. Ma tu non hai compreso. Il tuo intelletto umano, innamorato della possibilità di comunicare con uno di questi Esseri, li personificò, anelò alla loro apparizione, immaginando che vivendo secondo certe regole, tu avresti potuto propiziarteli, in modo che essi ti avrebbero aiutato a conseguire il Nirvana o l’immortalità. Ebbene, sempre io ho permesso che tu ti abbandonassi a tali illusioni, lasciandoti agognare e pregare ardentemente, conducendoti a volte fino ad avere sogni e visioni, di quegli esseri ideali, che io ti ho lasciato credere fossero Maestri. Posso persino aver dischiuso in te certe facoltà, che ti fanno percepire la presenza di personalità che sono passate al lato spirituale della vita, e che attirate dai tuoi desideri, hanno cercato di rappresentare per te, la parte di Maestri e Guide. Ma ora è venuto il tempo, in cui tu devi sapere che tali esseri non sono maestri, e che anche gli esseri divini non sono maestri. Io, solamente Io, il tuo Sé reale, sono l’unico tuo Maestro. Ogni essere, in forma umana o spirituale, il quale si presenti alla tua coscienza e si arroghi di essere un Maestro, o che la tua mente presuma essere tale, non è che una personalità, come lo sei tu, e quindi non divino, malgrado le portentose verità ch’egli possa pronunciare e le cose meravigliose che egli possa fare. Questo è un mistero, che contraddice apparentemente insegnamenti di altre mie Rivelazioni. Ma non temere: questo mistero ti sarà rivelato, se sinceramente desideri conoscere il Mio Intento. Fino ad allora, perché cercare in insegnamenti, maestri o angeli, le manifestazioni necessariamente limitate della mia perfezione, mentre puoi venire direttamente a me, Dio dentro di te, l’Onnisciente, l’Onnipresente? Io posso anche permetterti di incontrare e comunicare con un Maestro. Ma se tale privilegio ti è concesso, è solo per affrettare il tuo risveglio o meglio la tua conseguente disillusione, nel momento in cui scoprirai che quel Maestro è solo una personalità, magari molto più avanzata di te, ma non l’Uno Divino, che l’intimo dell’anima tua, brama. Poiché, se io ti insegno la realtà dietro la parvenza, e ti conduco all’apparente disinganno e alla perdita della fede in tutti gli insegnamenti umani, è solo per renderti capace di distinguere più chiaramente, tra la sostanza e l’ombra, e per prepararti a quel ben più alto ideale, che io mi propongo di presentarti. Per te che ti sei innalzato al di sopra del desiderio, per te che non cerchi più un maestro e neppure me, ma dimori solo nella fede della mia eterna presenza, per te Io ho in serbo un incontro, una comunione che porteranno alla tua anima tale gioia e beatitudine, quali la tua mente umana è incapace di concepire. Tu sei una personalità umana, ma sei anche divino e quindi perfetto. Tu credi la prima di queste verità, ma non la seconda. Eppure entrambe sono vere. Questo è il mistero. Tu sei uno con me, Io sono te, nella tua personalità umana, nel tuo corpo, nella tua mente, in ogni facoltà del tuo intelletto. Io sono l’anima, il principio attivo di ciascuno. E tu sei in Me. Tu sei una cellula del mio corpo, un attributo della mia mente, una facoltà del mio intelletto. Sei una parte di me, il mio Sé. La tua personalità umana è per te, ciò che tu sei per la mia divina Impersonalità. Sei un essere divino, il mio angelo di luce, una parte vivente di me che io ho emanato perché si manifestasse sulla Terra, per esprimere impersonalmente la mia Idea. Io portai all’attenzione della tua mente, l’idea di un Maestro solo per prepararti a questa idea di me, tuo Sé impersonale, unico vero maestro dentro di te. La mente umana è costituita in modo che a volte pensa di avere bisogno di un maestro, a cui potersi rivolgere nelle difficoltà della vita, così se io attiro a te qualcuno, che poi viene meno alle tue aspettative e t’inganna, è solo per indurti a rivolgerti a me, dentro, e ad ascoltere così la mia voce. Se dubiti di questo, non hai che da applicare la chiave: pensare ad un maestro e crearne uno. Tale idea d’un maestro, pensandola, diviene ciò che tu desideri, con le qualità che tu immagini un maestro possegga. E a seconda dell’intensità del tuo desiderio e del tuo pensiero, quest’idea deve, presto o tardi, manifestarsi a te come personalità nella carne o come un’entità nel regno delle visioni e dei sogni. E insegnato che: “Quando l’allievo è pronto il Maestro appare”. Questo è vero in un certo senso, ma non come tu l’hai interpretato. Il tuo segreto desiderio di un maestro lo porterà a te, ma solo quando io ti avrò preparato per tale apparizione, che tuttavia sarà soltanto un’apparenza di tale maestro. Infatti il vero Maestro o Insegnante, quando appare non puoi riconoscerlo: poiché può essere nascosto in un amico interessante, in un collega, nel tuo vicino di casa, in tua moglie, in tuo marito o in tuo figlio. Io ti insegno continuamente, anche quando tu non te ne accorgi; ho molte vie per raggiungere la tua coscienza e le utilizzo tutte per portarti alla comprensione del mio intento. Io parlo con molte voci: con la voce della paura, dell’amore, dell’invidia, della bontà, dell’ambizione, dell’ubriachezza, del piacere, della sofferenza, della vergogna, con la voce di tutte le emozioni, di tutte le passioni, di tutti i desideri umani. Parlo con la voce della Natura, con la voce dell’esperienza e perfino con la voce della conoscenza umana. Sì, tutte queste voci sono la mia voce, che adopero impersonalmente per esprimere a te un fatto: che Io sono in Tutto e che Io sono Tutto. Questa voce ti dice nei suoi mille modi, che anche tu sei parte di questo Tutto, e aspetta il tuo riconoscimento e la tua cosciente cooperazione, nell’espressione della mia idea, d’impersonale perfezione sulla Terra, così come essa si esprime in Cielo. Solo quando verrà questo riconoscimento, conoscerai il vero Maestro. Solo allora tu comprenderai che Io, il tuo Sé impersonale, sono l’unico Maestro possibile della tua personalità umana. Allora comprenderai perché nessun essere umano, o altro, può essere Impersonale ed essere maestro di altri: perché un essere impersonale non può mai essere riconosciuto come maestro da un essere umano, e non può nemmeno interessarsi di affari umani. Se un essere che sembra divino, entrasse nella tua vita e mostrasse d’interessarsi a te, sta sicuro ch’egli non è completamente impersonale. Egli può essere un uomo-maestro, ma non può essere divino. Ma tu forse sarai soddisfatto di avere un simile maestro, allora io ti porterò man mano alla comprensione delle sue personali imperfezioni, per mezzo di un costante confronto con la mia impersonale perfezione; finché tu ti volgerai alfine a me, come unico ideale e come la vera causa che ispirò la tua lunga ricerca all’esterno, di una perfezione, che puoi invece trovare solamente all’interno, profondamente nascosta nella tua anima.
Conte di Saint-Germain Fonte:fisicaquantistica.it
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| Titolo: Re: Il conte di Saint-Germain Gio Gen 10, 2013 12:12 pm | |
| Il Cristo e l’Amore
A te, che temi che le mie parole possano distruggere la fede nel Signore Gesù Cristo e il tuo amore per Lui, io dico: circa duemila anni or sono, quando il processo di espansione della mia Idea, ebbe raggiunto lo stadio in cui potevo manifestare, parte della mia divina realtà e ricordare agli uomini, la loro missione sulla Terra, fu necessario esprimere per mezzo di una personalità umana, (Gesù Cristo), i miei attributi divini, perché le menti e gli intelletti umani potessero essere ispirati da Me internamente, e lasciare che la mia Idea, si esprimesse e si manifestasse nelle loro personalità umane. Io mostrai, quindi, con le esperienze di natura simbolica, per le quali feci passare la personalità umana da me espressamente creata a tale scopo, ciò che tutte le personalità debbono attraversare, prima di diventare di nuovo impersonali abbastanza, da essere espressioni coscienti con me, della mia Idea divina. Tutti voi, dovete nascere da un amore vergine in un’umile mangiatoia, essere poi portati in Egitto, la terra delle tenebre, dell’attività intellettuale, per crescere e svilupparvi nel corpo e nella mente, fino a divenire forti del sentimento di Me, dentro di voi. Allora, io comincerò a dire, per mezzo vostro, parole di sapienza e di verità. Seguirà un lungo periodo di studio e di meditazione, che maturerà la mente e svilupperà l’anima, finché arriverete alla piena maturità della coscienza dell’Io sono interno, che vi preparerà al battesimo del Giordano, il quale vi aprirà completamente a Me, e io potrò, da allora in poi, dirigere completamente le vostre vite. Ti condurrò allora nel mondo, chiamato, nell’altra mia rivelazione, il Deserto, per metterti colà alla prova, e abituarti all’uso impersonale dei miei divini attributi. Ti porterò poi le tre grandi tentazioni: del potere, dell’orgoglio, della ricchezza, finché tu non abbia dato prova, che nulla può farti dimenticare Me, dentro di te. Comincerà, dopo queste prove, il periodo dei miracoli e dell’insegnamento alla moltitudine, accompagnato dagli oltraggi e dalla persecuzione del mondo miscredente e schernitore, seguito dal processo davanti a Ponzio Pilato, rappresentante della legge mondana; dalla sentenza; dall’ascesa al Calvario portando la croce; dall’inchiodatura alla Croce e dall’agonia; quindi i tre giorni nella tomba e poi la resurrezione finale con cui si entra in completa unione con me. Ognuno di questi stadi, ha il suo significato interno e si applica allo sviluppo dell’anima. Chi ha aperto a me il suo cuore, li comprende facilmente. Tale è stata in passato la via, per quanti hanno seguito i miei insegnamenti, dati nelle precedenti rivelazioni. Ma ora è venuto il tempo, in cui ho preparato te e molti altri ad un nuovo ordinamento, col quale voi potete entrare nella coscienza di Me, direttamente e subito per la via impersonale. Coloro che sono abbastanza sviluppati, da respingere tutte le pretese della personalità umana, che sanno che Io sono l’Uno interno, che li rende capaci d’innalzarsi al di sopra delle attrattive del mondo esterno, coloro, Io ho scelto per esprimere le meraviglie della mia Idea. Il Cristo, cioè la coscienza dell’Io sono, deve nascere in ogni personalità umana; deve crescere e svilupparsi e passare in qualche modo attraverso ogni esperienza simboleggiata dalla vita di Gesù, prima che tu possa giungere al punto di divenire espressione cosciente di Me, della mia Idea divina. L’esempio dell’amore e della compassione del Cristo, che io manifestai in quella Vita, anche tu devi esprimere, prima di poter gustare i frutti della sacra Trinità: Amore, Sapienza e Potere, che è la vera espressione della mia Vita impersonale. Tu non hai compreso finora, il significato della Vita Impersonale, e quindi non puoi conoscere che cosa s’intende per amore impersonale. L’amore per te, è sempre stato un’emozione, cioè un’espressione umana, quindi non puoi concepire l’idea di un amore privo di qualche interesse umano e personale. Ma ora, man mano che tu cominci a sentire Me, nel tuo cuore, io ti riempirò di un nuovo, strano, meraviglioso sentimento, che farà vibrare ogni fibra del tuo essere, di un istinto creativo che si spargerà nel mondo; tu allora gusterai l’ineffabile dolcezza del mio sacro amore impersonale, con l’illuminazione della mente e la coscienza dell’illimitato potere che lo accompagnano, ed esso farà di te un canale completamente altruista, e quindi perfetto, per l’espressione impersonale della mia divina Idea. Nella personalità di Gesù il Cristo, io manifestai molto amore impersonale, abbastanza da ispirarti e condurti a cercare di emulare la sua vita e la sua impersonalità. Inoltre, mediante la comprensione che il Cristo è soltanto un canale, una porta che si apre verso di me, ti ho finalmente portato al punto in cui tu puoi entrare nella mia Vita Impersonale e divenirne coscientemente una parte. Ti dico ora chiaramente, che il mio Amore Impersonale non ha nulla a che fare con le vite e gli amori personali. Il mio amore infatti, come avrai ormai capito, non tiene conto di individui o di personalità; esse sono infatti solo pedine che io muovo, come mi sembra meglio, per compiere il mio intento. Soltanto nell’Umanità io posso esprimere la mia Idea, appunto come tu puoi esprimere la tua idea di te stesso, soltanto attraverso la tua personalità umana. Nell’umanità io vivo, mi muovo e ho il Mio essere. Essa è il corpo del mio Sé immortale; appunto come la tua personalità e il tuo corpo, sono il mezzo con cui tu esprimi il tuo essere. Tutte le personalità umane individuali, con i loro corpi, sono le cellule del mio corpo. Io costruisco grado a grado l’Umanità, in modo che essa possa esprimere perfettamente la mia Idea di Me stesso. Nella misura in cui le cellule individuali del mio corpo, ovvero l’Umanità (appunto come quelle del tuo corpo umano), partecipano alla mia vita e divengono impersonali, parti armoniche degli organi che formano, esse vivono una vita sana e felice. Ma se una cellula agisce in modo disarmonico, contrariamente alla legge generale dell’organo che compone, allora tutto il corpo subisce l’effetto dello squilibrio e sopravvengono la malattia, la sofferenza, il peccato, la schiavitù, la miseria, l’incomprensione, la disintegrazione, la morte. Similmente, se ogni organo non offre tutta l’intelligenza e tutte le energie, all’unico scopo di mantenere la vita del mio corpo in perfetta salute, l’unico risultato possibile sarà la disorganizzazione, il dissolvimento, la ribellione e infine la guerra tra i vari organi e fra le rispettive cellule e un più o meno grande stato di caos, in tutto il mio corpo. Questo significherebbe guerra tra le Nazioni, che sono appunto gli organi. E siccome ogni guerra è solo una malattia acuta, cioè una disarmonia, la Vita che si manifesta nell’Umanità come Amore Impersonale, per riportare l’armonia, sradica a poco a poco, dai vari organi le cellule ammalate o deboli, oppure provoca la malattia in forma acuta e maligna, per espellere rapidamente le cellule dannose a miliardi, finché l’organo non si sia purificato o distrutto. In altre parole, la Vita reale e il lavoro di ogni cellula, consistono nel rinunciare alla propria vita individuale, perché il mio corpo possa essere ed esprimersi in perfetta armonia. Quando ogni cellula e ogni organo si fanno puri e altruistici canali, per cui può fluire la mia Vita Impersonale, allora il mio corpo divino diviene un Tutto armonico e perfetto, e la mia Idea può esprimere sulla Terra i suoi divini poteri e le sue possibilità, come fa nel regno celeste dell’Eterno. Nella misura in cui tu ti abbandoni completamente a me, io potrò per mezzo tuo, a poco a poco, stimolare e risvegliare quelli che ti circondano al riconoscimento di me, il Cristo dentro di essi, finché l’intero organo, o quella speciale parte del mio corpo dell’Umanità che tu ed essi formate, non raggiunga la salute e l’armonia, fornendo il suo contributo al mantenimento della perfetta salute, del Mio intero Corpo. Quando verrà quel tempo, la mia divina forza vitale, ossia il mio Amore Impersonale, fluirà e si manifesterà attraverso tutta l’Umanità, e la mia Idea si esprimerà allora pienamente sulla Terra, come nel Cielo. La Terra e tutti i corpi terreni, non saranno più di grossolana materia fisica come prima, ma si saranno del tutto purificati dall’egoismo e ritorneranno di nuovo, allo stato da cui erano discesi. E poiché lo scopo della loro creazione, sarà a quel punto raggiunto, Io creerò e mi esprimerò soltanto con la Mente, che è il solo mezzo necessario nel mondo celeste della Vita Impersonale.
Conte di Saint-Germain
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| Titolo: Re: Il conte di Saint-Germain Ven Gen 11, 2013 6:55 am | |
| La scoperta di Me
Tu, che credi d’aver avuto un barlume di me, ma non ne sei ben sicuro, avvicinati e ascolta con la tua anima, ciò che ora ho da dirti. Sii Calmo! E sappi: Io – Sono – Dio. Se tu hai imparato a rimanere calmo, se hai meditato sopra questo Io, quale Dio dentro di te, e sai distinguerlo dall’io personale e se talvolta sei conscio di uscire, per così dire, dalla tua personalità e dal tuo sé umano, e di vederne le debolezze, le meschinità, i difetti, il basso egoismo, gli appetiti e le passioni animali, i desideri puerili, le stolte vanità e l’orgoglio, sappi che in quei momenti sei stato nella coscienza con me. Si tratta del tuo Sé reale, l’Io dentro di te, che ti permette di vedere con i miei occhi, la realtà delle cose. In quei momenti tu sei libero dalla tua personalità e dimori nella mia coscienza cosmica, universale, spirituale, impersonale. Guardando indietro nella tua vita, ti ricorderai di essere stato molte volte spinto a fare certe cose, alcune delle quali diedero ottimi risultati; altre volte invece argomentasti contro quell’impulso, e l’intelletto ti portò ad agire differentemente portandoti insuccesso, delusione e sofferenza. Quell’impulso impellente era il tuo Sé reale, l’Io dentro di te che ti guidava in quei momenti, dicendoti chiaramente ciò che dovevi fare e quando tu impersonalmente obbedivi, seguivano il successo e la soddisfazione; mentre quando credevi di saperne di più, venivano la sconfitta, il rimorso, l’infelicità. Ancora, in alcuni momenti tu hai sentito l’approssimarsi di qualche evento, o la vicinanza di qualche persona invisibile; questo è il Reale che tu senti con la tua coscienza impersonale, la quale, è sempre vigile a proteggerti, guardarti e consigliarti. Sono io, dentro di te, che ti parlo così, che ti consiglio, ti istruisco, ti proteggo e ti avverto in tutti gli affari della vita. Se tu vorrai volgerti a me, a queste impressioni che ricevi in ogni momento, imparando a fidarti di esse, io ti guiderò veramente in tutte le tue vie, risolverò per te tutti i problemi, renderò facile ogni tuo lavoro e tu sarai condotto tra pascoli verdeggianti, oltre le acque tranquille della vita. Ah! Figlio mio, se tu consacrassi soltanto un’ora al giorno a me, immaginando e praticando la presenza mia dentro di te! Io ti prometto qui, che molto presto mi troverai e che sarà per te una fonte inesauribile di tale sapienza, forza e aiuto, quale la tua mente umana ora non può neppure comprendere. Se tu vorrai cercarmi così, non passerà gran tempo che diverrai conscio della mia presenza, allora imparerai a venire a me, in dolce comunione, ti troverai gradatamente a dimorare nella mia coscienza e scoprirai che la mia parola dimora in te, e che qualunque cosa tu desideri, ti sarà miracolosamente concessa. Ma questo dimorare continuamente in me sarà difficile dapprima; poiché il mondo, la carne e il demonio sono ancora molto potenti nella tua coscienza. Ma a poco a poco, tu ti avvezzerai ad adoperare i miei occhi impersonali e ben presto saprai scorgere nella realtà delle cose. Allora troverai che dimori in un meraviglioso nuovo mondo, popolato di Esseri angelici, che usano corpi di carne e personalità umane, solo come veicoli o strumenti, per sperimentare le condizioni terrene, e sviluppare quelle qualità dell’animo, necessarie alla perfetta espressione della mia Idea sulla Terra. Ai tuoi occhi non vi saranno più ombre, né mali, e quindi nessun demonio, poiché tutto è Luce, Amore, Libertà, Felicità e Pace, e tu vedrai Me, in tutto, e in ogni essere, qualche attributo di Me. Allora avverrà il grande fatto: tu comprenderai d’aver trovato il Regno di Dio e di camminare in esso; che esso è proprio qui su questa Terra, e si manifesta dappertutto intorno a te, e che tu hai vissuto finora, in esso, senza saperlo. Esso è dentro di te, dentro ogni essere, nell’intimo più recondito di tutte le cose manifestate. In altre parole, troverai che esso è la Realtà di tutte le cose, e che tutte le apparenze esteriori sono soltanto le ombre di questa Realtà, create dal concetto erroneo dell’uomo, e dalla sua credenza d’essere separato da me. Trovato il Regno, tu troverai il tuo posto in esso. E la tua anima balzerà, pregustando la gioia di tornare, dopo tale lungo pellegrinaggio, alla mia casa, di entrare alfine nella mia Vita reale. Uno in coscienza con me. O tu! la cui Anima ha vibrato in risposta a questa lettura, non lasciare queste parole, finché tu non ne abbia appreso tutto il significato. Sta calmo, ascolta la mia voce interna e impara quali splendori ti aspettano, se sei capace di vedere con occhi impersonali e di udire con intendimento impersonale. Ma sequesta lettura ti procura per la prima volta, la visione della mia Realtà dentro di te e del mio Regno, suscitando vibrazioni che t’innalzano a una temporanea estasi spirituale, e tu decidi di tentare di dimorare sempre in questa coscienza di Me, e d’obbedire sempre a Me, non scoraggiarti se fallirai ignominiosamente, alla prima occasione di provare la sincerità e la forza della tua risoluzione. Poiché solo a forza di tentativi e insuccessi, io posso svegliare in te la coscienza dei miei divini poteri. Queste alte vibrazioni, sono il sorgere di certe qualità dell’anima. Naturalmente, allorché quelle qualità sono state risvegliate, esse attirano l’opposizione attiva di certe altre qualità, che finora avevano incontrastato impero nella tua natura, e che debbono essere quindi sopraffatte e soggiogate, prima che le qualità dell’anima possano liberamente manifestarsi. Questa opposizione non ha altro scopo, che di rinforzare e mettere alla prova quelle qualità dell’anima, le quali debbono essere capaci di resistere ad ogni attacco dall’esterno, prima di poter pienamente manifestare tutti i miei divini poteri. Ciò deve avvenire per mezzo di uno sviluppo graduale e costante. Tu non puoi cioè giungere al frutto, se prima non hai compiuto il debito sviluppo. Tu che hai cominciato a calmare la mente e a realizzare che io sono dentro di te, ma ancora non hai imparato a comunicare con me, ascolta e impara adesso. Realizzando che io sono là, rivolgimi una domanda: poi, con tacita preghiera senza ansia, preoccupazione o interesse personale e con la mente perfettamente vuota, aspetta l’impressione che verrà. Se in risposta viene un pensiero che tu riconosci di aver letto o udito in qualche luogo, respingilo immediatamente. Altri pensieri possono venirti nella stessa maniera, ma tu riconoscendoli li rifiuterai. Allora, se persisterai nel domandare, otterrai finalmente una risposta, che sentirai essere realmente mia. Così accadrà in principio. Ma quando avrai imparato a distinguere la mia voce da tutte le altre, e potrai far tacere completamente il tuo interesse personale, allora potrai a volontà mantenere una silente comunione con Me, senza altre interferenze. Potrai allora rivolgermi domande a tuo piacere, o altri potranno interrogarti su qualunque problema nel quale abbiano bisogno d’aiuto. E tu, mio diletto, che tendi con ogni sforzo a raggiungere l’unione con me, ma non hai trovato appoggio nel mondo; che sei senza denaro, senza amici e non sai dove trovare aiuto; sappi, o da me benedetto, che tu sei ora molto vicino, e che se continui soltanto a dimorare in me, lasciando che la mia parola ti guidi, confidando assolutamente nella Mia Promessa, io ti porterò ben presto una gioia e una pace, che parole umane non possono raffigurare. Hai cercato prima di tutto il mio Regno e la mia Giustizia e perciò io aggiungerò tutte le altre cose, anche quelle che il mondo ti ha negato. E tu, mio caro, che ti sei pure consacrato a me, ma che ancora ti attieni a qualche legge mondana, e non puoi ancora abbandonarla; tu, a cui, perciò, ho portato l’insuccesso, il disinganno e perfino la povertà, per insegnarti il valore reale di tutte le cose mondane e la loro impermanenza, per insegnarti che esse non hanno nulla a che fare con la mia Vita reale; tu, che non puoi ancora vedere questo, e hai il cuore pieno di ansia e paura, perché non sai di dove ti verrà il pane di domani o il denaro per la prossima pigione, ascolta ancora una volta le mie parole. Non datevi pensiero del domani, di ciò che mangerete, né di come coprirete il vostro corpo. Poiché il vostro Padre celeste sa che voi avete bisogno di queste cose. Cercate prima il Regno di Dio e la Sua Giustizia e tutte queste cose vi saranno aggiunte. Non vi date dunque pensiero del domani, poiché il domani penserà a se stesso. Quando eri nel bisogno, non ti sono venuto in aiuto proprio al momento giusto? C’è mai stato un momento in cui le cose ti sembrassero scure e in cui io non ti portassi la luce? In che cosa tu, avresti disposto meglio? Baratteresti tu, inoltre, la tua comprensione spirituale, con i possessi terreni di chiunque tu conosca? Ah! Figli miei, non vedete che il denaro, la casa, le vesti, il cibo e il loro acquisto sono solo incidenti, e non hanno nulla a che fare con la vostra Vita reale, tranne che per quel tanto che voi li fate reali, pensando che abbiano molta importanza e lasciando me, essere soltanto una cosa secondaria? E se diviene a me necessario di togliervi le cose del mondo, perché voi possiate imparare la verità, e cioè, che io sono la sola cosa importante nella vita, lo faccio solo, perché possiate conseguire la felicità e la prosperità reali e durature. E questo si applica anche a te, che hai perduto la salute, il coraggio, il dominio del tuo sé, e alla fine, dopo faticosi anni di ricerca all’esterno, presso i medici della Terra, per recuperare la vita perduta, ti sei rivolto finalmente a me dentro; sappi, fanciullo mio, che tu pure devi venire in completo abbandono a me, l’Uno e l’unico medico, che può realmente guarirti. Poiché io sono la vita onnipotente dentro di te. Io sono la tua salute, la tua forza, la tua vitalità. E non potrai godere salute reale e duratura finché non potrai sentire me dentro di te, e sapere che io sono tutto questo per te. E ora, fanciulli miei, avvicinatevi. Poiché io sto per dirvi con quale mezzo, si ottengono tutte queste cose. Nelle parole che seguono è il grande segreto. Beato colui che lo trova. Sii Calmo! E Sappi: Io – Sono – Dio. Io sono la Vita, l’Intelligenza e la Forza in sostanza, nelle cellule del tuo corpo, nelle cellule di tutta la materia, minerale, vegetale, animale. Io sono in te e in essi. Per mezzo mio, tutto ciò che essi hanno o sono è tuo e tu puoi prenderlo. Parla a essi in mio nome ed essi ti risponderanno. Sorgi, o tu che aspiri all’unione con me. Accogli il tuo devino retaggio. Schiudi l’anima tua e aspira il mio alito di vita. Io ti riempio a tal segno della mia forza, ch’essa da ogni parte trabocca; poiché io sono dentro di te e noi non siamo separati, né mai potremmo esserlo, giacché Io sono tu. Svegliati! Afferma la tua sovranità, conosci il tuo Sè e i tuoi poteri. Tutto quello che io ho, è tuo. Immagina questo, pensalo e sappilo. Con tutta la forza positiva della tua natura, proferisci la parola creativa. Essa non tornerà a te vuota. Però sappi, o diletto, che ciò non potrà essere, finché tu non sia venuto a me in assoluto abbandono, e non abbia dato in mia custodia il tuo sé, i tuoi affari e la tua vita, in me soltanto riposando e confidando. Quando avrai fatto ciò, le parole che ti ho detto stimoleranno a vita attiva, i miei divini poteri latenti nella tua anima. Tu avrai coscienza di una poderosa forza dentro di te, la quale, ti spianerà tutte le vie, ti darà tutto quanto desideri, ti libererà per sempre da ogni dolore. Allora non vi saranno più dubbi né domande: tu saprai che io, Dio, il tuo vero Sé, sempre provvederò a te e ti indicherò la via; tu avrai trovato che tu e io siamo Uno.
Conte di Saint-Germain
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| Titolo: Re: Il conte di Saint-Germain Sab Gen 12, 2013 9:33 pm | |
| L’Unione
O tu che sinceramente desideri consacrarti a me, rinunciando ai tuoi scopi personali, ascolta con attenzione queste parole. Io ti ho condotto attraverso tutte le tue esperienze, fino a questo punto. Se tu ora, sei realmente disposto a servirmi, se hai imparato che l’Io sono e anche ciò che tu chiami la tua intelligenza, la tua forza e la tua sostanza, sono realmente miei; e che sono io che dirigo tutti i tuoi pensieri, allora tu puoi comprendere il significato di queste mie parole e seguirle. Ora, se sei pronto e degno, tu puoi lavorare coscientemente con me, e aspettare con gioia e calma ogni nuova esperienza, sapendo che in essa sono contenute le meravigliose espressioni del mio intento. Così, tutte le esperienze saranno d’ora innanzi benedizioni, invece che prove o cimenti o effetti karmici di atti precedenti, poiché in ognuna io ti schiuderò la grandiosa visione della mia Realtà, del tuo Sé, finché tu non abbia più nessuna disposizione a seguire alcuno dei tuoi antichi desideri. Questo si manifesterà in molte nuove maniere. Nelle tue attività, di qualunque genere esse siano, tu non ti preoccuperai più del compito che ti si presenta e farai ogni cosa ti capiti, sapendo che è ciò, che io ti richiedo. Persino nei tuoi affari tu troverai che Io sono presente, non perché in essi tu possa riuscire o fallire, affaticarti o accumulare ricchezze, ma perché mediante il successo o l’insuccesso, per mezzo della mancanza in te d’ambizione o di speciali abilità, io possa risvegliare il tuo cuore alla realizzazione di Me, in attesa che tu partecipi coscientemente al vero successo e accetti le reali ricchezze che ho in serbo per te. Imparerai allora che i tuoi affari, il tuo lavoro, le condizioni della tua vita, sono solo incidenti, ossia veicoli esterni che io scelgo e adopero, per condurti attraverso certe esperienze, che io ritengo le più adatte a portarti a tale realizzazione e, allo stesso tempo, a vivificare in te certe qualità dell’anima, che essa esprime ora solo imperfettamente. Solo che tu riconosca che io dimoro così nel tuo cuore, diverrai immediatamente conscio di un nuovo potere, che fluirà da te come una dolce, soave simpatia, un vero senso di fratellanza, un’amorevole comprensione verso tutti quelli con cui verrai a contatto; e che ispirerà in essi l’aspirazione a spargere nel proprio ambiente un’influenza simile. Un potere che ti attirerà affari, denaro, amici e abbondanza di tutte le cose che ti occorrono; un potere che ti metterà in comunicazione con i più elevati regni del pensiero, rendendoti capace di scorgere chiaramente e di manifestare coscientemente, tutti i miei poteri impersonali, in ogni momento della tua vita. Allora, non sentirai più il bisogno di andare in chiesa o a riunioni religiose di alcun genere, allo scopo di trovarmi; ti volgerai semplicemente all’interno e mi troverai sempre là; e sarai così pieno della gioia di comunicare con me, che non t’importerà d’altro. Io farò di te un’influenza elevatrice, un lievito nella comunità ovunque andrai; attirerò tutti a Me e a ricevere la mia benedizione per mezzo tuo, in modo che essi sentano lo stimolo della mia presenza nei loro cuori; in modo che possano andarsene con una nuova luce negli occhi, e il senso di un nuovo scopo nella loro vita. Nella tua casa specialmente io dimorerò. Attraverso quelli che ti sono più prossimi, io t’insegnerò molte cose meravigliose, che ora tu puoi comprendere. Attraverso il marito, la moglie, il figlio, il fratello, ecc., specialmente per mezzo del despota, del brontolone, dell’egoista, io potrò sviluppare in te, le grandi qualità della pazienza, della sopportazione, del dominio della lingua, della gentilezza amorevole, del vero altruismo e dell’intendimento, che è l’intelletto del cuore; poiché ti farò vedere che io profondamente dentro ai loro cuori, costringo le loro personalità a dare precisamente, ciò che la tua personalità attira, con le proprie debolezze. Quando comprenderai realmente questa grande verità, sarai capace di vedere in tutti loro, Me, che ti chiamo con occhi amorosi e addolorati, mentre essi ti parlano sconsideratamente, o egoisticamente, o nel furore della collera. Invece di biasimarli, tu ti volgerai a me dentro, all’Uno impersonale, che parlerà per mezzo delle tue parole miti, amorevoli, gentili, le quali immediatamente ammansiranno il cuore degli altri, e ti uniranno ad essi, meglio di prima. Poiché Io, l’Io reale nel cuore di ciascuno, sono Uno, e rispondo sempre, quando ci si rivolge a me in questo modo. La più grande scuola per te e il tuo più grande insegnante, sono nella tua casa, presso il tuo focolare. Io t’insegnerò molte cose per bocca di quelli che ti sono più vicini, ma similmente per mezzo tuo, insegnerò ad essi. Però con questa differenza: se tu sei cosciente di me e della mia sapienza, allora tu mi permetterai di scegliere le tue parole e di dirigere le tue azioni, e non ti darai pensiero dei loro effetti, sugli altri o su te stesso. Quando sarai capace di fare questo, ti meraviglierai dei cambiamenti che constaterai nella tua personalità e nelle personalità dei tuoi cari, allora il cielo si aprirà per te e non vedrai più difetti in tuo fratello, né sentirai disarmonie intorno a te, né durezze provenienti dai tuoi simili. Poiché saprai che io, l’Uno impersonale dentro gli altri, attendo soltanto che la personalità umana, compia questo riconoscimento. Allora vedrai che tutte le condizioni in cui ti metto, sono posti che ho scelto e dove tu puoi meglio servirmi: poiché in tutti i posti e in tutte le condizioni, c’è molto da fare e che tanto più spiacevoli riescono alla personalità, tanto più c’è bisogno della mia presenza vivente. Dovunque tu sia, là è la tua migliore occasione di servire, poiché là, tu conosci già il modo di comportarti. Come possono gli altri sé, svegliarsi alla conoscenza della mia presenza interiore, senza un’influenza stimolatrice dall’esterno? Voi che avete ricevuto, dovete dare. Voi che siete stati vivificati, dovete divenire vivificatori. Voi dovete portare ovunque la mia presenza vivente, dovete aprire le porte dei cuori addolorati e ammalati, e lasciare che la mia luce e il mio amore risanatore si riversino in essi. Tocca a voi, miei risvegliati, portare a questi miei ignoranti, traditi e illusi, la mia ispirazione, la mia forza, perché essi possano levarsi, respingere lungi l’influenza del mondo, ed essere d’ora in poi i padroni delle condizioni circostanti, e non più gli schiavi. Nessuna condizione nella vita, può essere sollevata o dominata, sfuggendo da essa. Bisogna prima sondare le profondità, e aver raggiunto i culmini dell’esperienza umana, con Me quale guida e interprete. Voi invece che ancora dubitate, mentre la vostra personalità trema di paura, man mano che la luce filtra attraverso il vostro intelletto annebbiato, voi pure parteciperete presto alle mie benedizioni, poiché io vi preparo rapidamente alla gioia che vi aspetta. Tutti voi sappiate che verrà il tempo certamente, in cui non conoscerete altra volontà che la mia, e in cui tutte le cose che voi vorrete, saranno. Ma questo accadrà solo quando voi stessi sarete divenuti Uno con me, e non rimarrà nella vostra personalità, nulla che possa attirare da altri, il minimo pensiero o sentimento disarmonico. Voi procederete allora, spargendo benedizioni intorno a voi. Ovunque andrete, la Mia Luce e il mio amore irradieranno intorno a voi, creando Pace, Concordia, Unità. Tutti saranno migliori e più felici, per il fatto che voi sarete apparsi nella loro vita. Poiché l’Io sono in essi, ha trovato e sentito dentro di voi, un vero tramite impersonale d’espressione, (benché la personalità loro ne sia inconscia), e lo splendore e la santità della mia Vita Impersonale.
IO SONO l’Unigenito che procede dal Padre e dalla Vergine Madre, Eterna, Genitrice, Matrice dell’Universo.
Dimoro nel cuore, nell’intimo più recondito di tutte le cose manifestate.
Di coloro che discutono, IO SONO l’argomento.
Conte di Saint-Germain
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