Voglio dire che la comunicazione c'è stata, nei termini considerati da chi l'ha esposta come più adatti ad esprimere un contenuto ! Qual' è il problema, il fatto che non risulti comprensibile ad ognuno? Oppure che ci si sia abituati a considerare significativo solo ciò che è legato ad uno schema conosciuto, che si consideri la Parola qualcosa di morto, indissolubilmente legato al genio di Popolo? Fra le due cose ( Parola e Popolo ) scusate, ma anch' io come l' amico sinwan considero più libera e significativa la prima, e lo ringrazio per l' intervento originale. Ricercando significati nello spirituale che è in noi, non consiglio di aspettarsi di trovarli sempre espressi in italiano, nè nel dialetto della propria provincia, e neppure, per forza, in una lingua degli uomini.
Il linguaggio convenzionale sicuramente ha la sua utilità, ma il non saper comprendere il diverso è limite grave, eredità miserabile della caduta di Babele.