La quarta via è talvolta chiamata la via dell'uomo astuto. L' 'uomo
astuto conosce un segreto che il fachiro, il monaco e lo yogi non
conoscono. In che modo l'uomo astuto abbia appreso questo segreto
— non si sa. Forse l'ha trovato in qualche vecchio libro, forse l'ha
ereditato, forse l'ha comperato, forse l'ha rubato a qualcuno. Fa lo
stesso. L' 'uomo astuto conosce il segreto, e con il suo aiuto supera
il fachiro, il monaco, lo yogi.
Il fachiro è, tra i quattro, colui che opera nella maniera più grossolana;
sa pochissimo, e comprende pochissimo. Supponiamo che egli
riesca, dopo un mese di intense torture, a sviluppare una certa energia,
una certa sostanza che produca in lui determinati cambiamenti. Egli lo
fa assolutamente all'oscuro, ad occhi chiusi, non conoscendo né lo scopo,
né i metodi, né i risultati, semplicemente per imitazione.
Il monaco sa un po' meglio ciò che vuole; è guidato dal sentimento
religioso, dalla tradizione religiosa, da un desiderio di compiutezza,
di salvezza; egli ha fede nel maestro che gli dice ciò che deve fare e
crede che i suoi sforzi ed i suoi sacrifici 'piacciano a Dio'. Supponiamo
che in una settimana di digiuni, di continue preghiere, di privazioni
e di penitenze, riesca a raggiungere ciò che il fachiro non aveva potuto
sviluppare in sé che in un mese di torture.
Lo yogi ne sa molto di più. Sa ciò che vuole, sa perché lo vuole,
sa come può ottenerlo. Egli sa per esempio che, per arrivare al suo
scopo, deve sviluppare in sé una certa sostanza. Egli sa che questa
sostanza può essere prodotta in un giorno mediante un certo tipo di
esercizio mentale o mediante una concentrazione intellettuale. Così per
un giorno intero, senza permettersi una sola idea estranea, tiene l’attenzione
fissa sopra questo esercizio ed ottiene ciò di cui ha bisogno.
In questa maniera uno yogi riesce a raggiungere in un giorno la stessa
cosa che il monaco raggiunge in una settimana, e il fachiro in un mese.
Ma sulla quarta via la conoscenza è ancora più esatta e più perfetta.
L'uomo che la segue conosce con precisione di quali sostanze ha bisogno
per raggiungere i suoi scopi e sa che queste sostanze possono
essere elaborate nel corpo con un mese di sofferenza fisica, una settimana
di tensione emozionale o un giorno di esercizi mentali — e
anche, che queste sostanze possono essere introdotte nell'organismo dal
di fuori, se si sa come fare. E così, invece di passare un giorno intero
in esercizi come lo yogi, una settimana in preghiere come il monaco,
e un mese in supplizi come il fachiro, l'uomo che segue la quarta via
si accontenta di preparare e di ingoiare una piccola pillola che contiene
tutte le sostanze richieste e in questo modo, senza perdere tempo,
ottiene i risultati voluti.