Caro Neter
"Ogni" persona che incontriamo rientra nel Disegno evolutivo generale e specificatamente in quello "particolare" che è rappresentato dalla nostra vita, dall'evoluzione del nostro Io sono grazie alle esperienza che si possono fare solo sulla Terra, sulla Scuola-Terra alla quale il Cristo si è unito "fino alla fine dein tempi".
Nella simbologia spirituale, e soprattutto evangelica, il sale rappresenta proprio l'Io e l'Io può "accendersi" solo grazie al confronto con un altro Io. Ecco che se il confronto avviene nel riconoscimento reciproco di essere noi dei "portatori di Io", allora avviene quanto indicatoci dal Cristo: "quano due o più si uniscono nel mio Nome, Io sono presente".
Fin qui si riesce ancora facilmente a comprendere.
Ma c'è un "ma".
Se Egli è presente, ebbene, "cosa fa"? Ebbene il Cristo è anche il Signore del Karma, ossia è Lui che lo scrive e lo amministra e ...lo può variare fino a condonarlo...
Questo è un piccolo segreto iniziatico. Quando ci si pone (ambedue le persone) nella condizione indicata, ossia nel suo Nome e il termine "Nome" deriva dal latino "Nume", cioè Dio, quindi quando siamo nell'Io sono (e ricordiamo l'incipit dei 10 Comandamenti: "Io sono il Signore Dio tuo; ossia l'Io sono è il "mio" Signore Dio...e qui dovremmo molto rilfettere...), ebbene allora Lui può sciogliere il nodo karmico o addirittura condonarlo.
Ma perchè tutto questo?
Perchè il Karma è la legge dell'anima e l'anima trasformata dal lavoro della nostra coscienza si trasforma nell'Io superiore, ossia nell'Io sono citato, quindi l'anima ha adempiuto al suo compito evolutivo e quindi il Karma non ha più ragione di essere.
Il Cristo, cioè "l'Io sono Io sono", Colui che ha portato il principio dell'Io sono a tutti noi, può quindi "pesare" la nostra anima, trovarla trasformata e quindi condonare il karma residuo.
Questa è una Grazia di purissimo Amore.
Enzo