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| Titolo: COME IRRADIARE Lun Apr 04, 2011 5:17 pm | |
| Commento di Enzo NastatiORGANISMO AGRICOLO “ENERGETICO”
Dopo molto tempo torniamo a parlare di organismo agricolo sulle pagine della nostra rivista. Come i nostri Soci ben sanno, da un punto di vista olistico l’azienda agricola costituisce un organismo a sé stante, un organismo in cui il fluire della vita dipende dal corretto rapporto e funzionamento dei vari organi (la stalla, lo stagno, il bosco, il seminativo, le siepi, ecc.). Ognuno di questi “organi”, oltre a dover essere sano per se stesso, svolge un ruolo importante per l’organismo, in quanto concorre al fluire della vita in esso rapportandosi con gli altri organi. Per fare un esempio il bosco di conifere o latifoglie (oggi quasi completamente eliminato nell’azienda tipica “convenzionale”), ha la funzione di stimolare le forze della vigoria e di attivare i processi vitali all’interno dell’azienda, mentre il frutteto, caratterizzato per la sua ricca fioritura, è in grado di captare l’astralità libera, forza fondamentale alla vita delle piante. Va da sé che ogni azienda, a seconda di dove sorge, è inserita in un differenti sistema di forze vitali (bisogna considerare infatti il tipo di terreno, il clima, la vicinanza con un mare, un lago o un corso d’acqua, cosa sorge all’intorno, la presenza di particolari inquinamenti, ecc.) per cui non esisterà un progetto di organismo agricolo “standard” da applicare a tutte le aziende agricole, esisteranno invece delle regole generali da adattare alla propria situazione con il dovuto buonsenso.
Al di là di quanto sommariamente esposto (la cui trattazione si può trovare nei nostri testi), si possono creare degli organi “nuovi” aventi lo scopo di portare, di irradiare, dei messaggi particolari nel nostro organismo agricolo. A tal fine dovremo realizzare un organo con forme e piante adeguatamente “mirati”, in modo che possano svolgere un’azione igienica e persino terapeutica su tutta la nostra azienda.
L’esempio che ora porteremo permette di inserire nell’azienda una particolare forma, forma che i nostri Soci conoscono da tempo, la forma del doppio cerchio, o “cerchio mobile”. Tale forma riflette la circolazione delle nuove forze eteriche della Terra e porta un messaggio di forte ricollegamento spirituale a tutte le piante che beneficiano della sua irradiazione. Per realizzare tale irradiazione è fondamentale che i due cerchi che andremo a realizzare siano in sezione aurea tra di loro, sezione aurea che deve corrispondere al fattore 0,725, numero che, secondo le nostre ricerche, è particolarmente risuonante con l’attuale fluire di forze vitali nella natura. La sezione aurea in 0,725 risuona particolarmente con le forze del Figlio, si tratta infatti della sesta sezione aurea (ne consideriamo in totale sette, ognuna legata ad una componente dell’uomo), legata allo Spirito Vitale Amoroso: al principio Figlio in noi. Viviamo in un’epoca in cui, nella natura, assistiamo al ritiro delle forze antiche legate al Padre (le forze originarie della creazione) ed all’avvento delle nuove forze di Vita legate al Figlio, forze che ci condurranno nuovamente al Padre, però in modo cosciente rispetto al dono anticamente ricevuto. Compito dell’agricoltore cosciente è sostenere tale avvicendamento di forze vitali, per esempio con adeguati pensieri rivolti agli esseri elementari. Le forze del Padre, le antiche forze che tessono nella natura dai tempi della creazione, si stanno via via esaurendo (lo riscontriamo nella debilitazione generale che regna nella Natura, nell’incapacità delle piante di reagire ai nuovi parassiti, nella minore longevità dei semi, nella minor durata degli erbai, ecc.). È tempo che a tali forza (i vecchi esseri elementari che conosciamo) subentrino le nuove forze di Vita portate dal Figlio, miriadi di nuovi esseri elementari pronti a scendere nelle piante e terreno portando nuove forze di rigenerazione e Vita. Per passare dall’antica epoca della Legge all’epoca dell’Amore e della Libertà a cui il Figlio sta chiamando l’umanità, è fondamentale comprendere come questi nuovi esseri elementari non scendano “automaticamente”, per legge naturale, ma scendano solo se richiamati da un agire cosciente e morale dell’agricoltore. Per questo è fondamentale avere coscienza di questo “passaggio”, il che si traduce nel formulare un pensiero di ringraziamento ai vecchi esseri elementari che si stanno ritirando, chiedendo loro di “passare le consegne” ai nuovi esseri elementari, ed invitando i “nuovi” a discendere. Questa raccomandazione vale per le aziende che seguono in modo corretto il metodo agricolo omeodinamico, che sono cioè in relazione e dialogo con il fluire della vita. Va da sé che in un’azienda coltivata chimicamente le piante non sono così sensibili ai ritmi ed al fluire delle forze sottili, per cui il mettere in pratica le indicazioni sopra riportate avrebbe ben poco effetto.
Torniamo ora all’intervento nel nostro organismo agricolo. Nella pratica, se si desidera portare questo tipo di forze all’interno dell’azienda, l’intervento da fare è creare un’aiuola disponendo le piante a “cerchio mobile”, ossi su due cerchi tangenti tra di loro. Anche la scelta delle piante con le quali realizzare i su due cerchi non è casuale: nella nostra azienda agricola “La Nuova Terra” abbiamo scelto i piccoli frutti: mirtillo ed uva spina. Tali piante sono legate al calore, per cui portano un messaggio di entusiasmo per la vita (che nelle piante si traduce in aumentata resistenza alle parassitosi, maggior vitalità e adattabilità) alle altre piante. Si tratta quindi di sistemare le piante di aiuto disponendole su due cerchi aventi diametri tra di loro in sezione aurea di 0,725 e con un punto di tangenza opposto allo sviluppo del campo, in modo che irradino su tutto il campo. Nelle zone esterne alla superficie irradiata l’azione è presente ma minore (circa al 30%).
Si può aumentare l’azione irradiante del cerchio mobile realizzando il cerchio piccolo ed il cerchio grande con piante differenti e “riempiendoli” delle stesse piante, ossia disponendo tali piante a cerchi concentrici rispetti ai due centri dei cerchi.
Esempio di doppio cerchio con aiuole concentriche Si raccomanda di non disporre assolutamente le piante a spirale, ma solamente a cerchi concentrici. Realizzando così il cerchio mobile l’effetto irradiante aumenta e il sistema irradia 5 volte il diametro del cerchio grande.
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