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 | Titolo: Semplici sistemi per disinquinare - Enzo Nastati Lun Lug 15, 2013 10:08 am | |
| Commento di Enzo NastatiCome liberare il terreno da residui chimici o vegetali Semplici sistemi per disinquinare Uno dei problemi principali in cui si imbatte ogni agricoltore che decide di abbandonare l'agricoltura "convenzionale" (chimica) per passare ad un metodo eco-compatibile, è sicuramente quello dei residui di sostanze chimiche che il terreno ha accumulato e che impediscono il "risuonare" delle piante con le forze sorgenti della Vita. Il disciplinare dell'agricoltura biologica prevede un periodo di "conversione" di tre anni, durante i quali non deve essere utilizzata nessuna sostanza avente molecole di sintesi chimica. In questi tre anni la produzione deve essere ancora venduta come "convenzionale" e quindi non può usufruire del giusto apprezzamento che la produzione ecologica ha. Se a ciò aggiungiamo che sovente l'agricoltore si è deciso a questo "passo " proprio perché ha ormai verificato i limiti dell'agricoltura "convenzionale" e, sempre più spesso, ha anche raggiunto una condizione di "profondo rosso" nel conto in banca, e se consideriamo che il sistema pianta-terreno impiega ben più di tre anni per risanarsi, abbiamo un conseguente calo di produzione che può tranquillamente oscillare tra il 30% e il 50% e che si può protrarre anche per molti anni.
II rame Nel caso che la conduzione precedente alla riconversione verso il biologico abbia contemplato un utilizzo massiccio di composti rameici (come nel caso di vigneti o frutteti), allora la situazione può diventare ancora più grave e complessa. Il rame (sostanza ancora ammessa dal disciplinare comunitario solamente "grazie" alle continue deroghe che l'Italia riesce a strappare a Strasburgo), è un biocida, ossia "uccide la vita", sia quella dei parassiti, sia quella del terreno. Sorge quindi il problema di come liberare il suolo da questo elemento che limita fortemente la vita e la produttività.
I residui colturali Altri elementi in un certo qual modo "inquinanti", seppur poco considerati in tal senso a causa della loro origine naturale, sono invece i vari residui di precedenti coltivazioni che devono essere "digeriti" dal terreno. Ci riferiamo ad esempio al sovescio di leguminose, operazione molto diffusa nell'agricoltura eco-compatibile, ma non altrettanto ben accettata dalla vita del terreno. Il suolo infatti impiega circa 2-3 mesi (dipende dalla presenza di humus e dalla stagione) per "digerire" la grande massa di sostanza organica che vi viene immessa con il sovescio. La microflora e la microfauna del terreno (e in un solo grammo di buona terra vi sono circa 1 miliardo di tali esseri) necessitano di ossigeno per svolgere la loro preziosissima funzione e decomporre appunto tale quantità di sostanza organica richiamandolo da altre fondamentali funzioni, quali ad esempio la crescita dei peli radicali delle piante. Per questo, onde evitare il pericolo di squilibri interni alla chimica del suolo, sarà opportuno aspettare almeno 2-3 mesi dal sovescio alla semina successiva. Problema analogo lo si ha quando si rinnova un frutteto o un vigneto: in questo caso il tempo necessario per la "digestione" di vecchie radici adulte raggiunge anche svariati anni.
  La risposta biodinamica (potenziata) Una risposta nella preparazione dei suoli per la loro riconversione a nuove colture o verso nuove forme di gestione agraria, può venire dalla agricoltura biodinamica adeguatamente potenziata. Una delle più conosciute ed apprezzate ricercatrici del settore biodinamico è la tedesca Maria Thun. Ella ha realizzato da decenni un preparato a base di letame vaccino unito a basalto e gusci d'uova tritati e potenziato grazie all'unione con i preparati biodinamici da "cumulo", così come indicato da Rudolf Steiner nell'ormai lontano 1924. Questo preparato è denomino "Fladen" (che significa "fatta", ossia la deiezione di vacca caduta a terra). Tale prodotto, dopo una adeguata dinamizzazione della durata di 20 minuti in acqua piovana, svolge uun'ottima azione à stimolante del metabolismo (sia del terreno che delle piante).
Le nostre risposte Dallo studio dei testi di medicina dello Steiner apprendiamo che il vino rosso (precisamente il succo d'uva rosso) ha un'ottima azione nel potenziare tutti i processi vitali. La nostra idea , sviluppata ormai da circa 20 anni, consiste nell'unire del succo d'uva rosso all'acqua di dinamizzazione del Fladen. La proporzione "base" di dinamizzazione del Fladen è di 400 gr di preparato in 50 litri di acqua per 10.000 m2 di terreno. Aggiungendo all'acqua di dinamizzazione solamente 100 mi di succo d'uva rosso l'efficacia del preparato aumenta di circa 10 volte. Da ciò si intuisce come, procedendo su questa strada, si possono utilizzare percentuali di preparato minori e ottenere un'efficacia sempre maggiore.
Esempio dì dinamizzazione con damigiana La nostra azione Vi sono varie "ricette" di impiego del Fladen dinamizzato in acqua con succo d'uva rosso. Vediamone le principali.
a) Disinquinamento generico per piccole superfici (20OO m*)- 1 dose di Fladen (circa 200 g) 17 litri di acqua vitalizzata con il nostro dispositivo "vitalizzatore" (oppure acqua di acquedotto dinamizzata con movimento oscillatorio per 2 minuti e 10 secondi) in damigiana da 54 1. - 3,5 litri di succo d'uva rosso. - Dinamizzare il tutto per 10 minuti, iniziare possibilmente alle ore 18.15 solari. Non appena terminata la dinamizzazione irrorare subito a goccia grossa. - Prima dell'irrorazione rivolgersi agli esseri elementari presenti in campo, "spiegare" loro la situazione, che cosa si sta per fare e per quale motivo. Operando in questo modo il disinquinamento "energetico" è di circa il 60%. A ciò seguiranno i "nostri" tre tradizionali interventi omeodinamici con il preparato Armonizzatore-Depuratore (cod. A01) e così gli inquinanti si riducono del 90% (circa) complessivo.
b) Disinquinamento potenziato per grandi superfici (circa 15 ettari) Molto più interessante è dinamizzare il Fladen direttamente nel succo d'uva rosso (di buona qualità biologica). Operando così il risultato è di gran lunga migliore. Le modalità potrebbero essere: - 1 dose di Fladen (circa 200 g) - 17 litri di succo d'uva rosso dinamizzato con movimento oscillatorio per 17 minuti e mezzo (affinchè "risuoni con le forze di Venere) in damigiana da 541. - Dinamizzare il succo con il Fladen per 20 minuti, iniziare possibilmente alle ore 18.15 solari. Non appena terminata la ' dinamizzazione irrorare subito a goccia grossa. - Prima dll'irrorazione rivolgersi agli esseri elementari presenti in campo, "spiegare" loro la situazione, che cosa si sta per fare e per quale motivo. Operando in questo modo il disinquinamento "energetico" è di circa il 60%. A ciò seguiranno i "nostri" tre tradizionali interventi omeodinamici con il preparato Armonizzatore-Depuratore (cod. A01) e così gli inquinanti si riducono del 90% (circa) complessivo. Nota: nel caso fosse impossibile trovare il succo d'uva rosso, si ricorda che 5 litri di vino rosso corrispondono a 3,5 litri di succo d'uva rosso.
Enzo Nastati | |
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