29 09 2014
Per San Michele
Michele è la Forza della Volontà Determinata, una forza che non si arresta mai, una forza di Amore che va oltre all’Amore come noi lo comprendiamo.
L’Amore è Forza di andare oltre se stessi è come l’Amore di una Madre per il Proprio Figlio.
Ogni cosa che a noi viene affidata dovrebbe essere accolta con quell’atteggiamento, perché l’Amore materno è un amore che dovrebbe trascendere (anche se pare una contraddizione) i legami di sangue, è Amore purissimo, è Amore divino.
Spesso la madre si dimentica del Dono ricevuto dal Cielo, comincia a pensare che il Figlio ricevuto appartenga a lei, come una proprietà! Ma a Lei egli è solo stato affidato.
E così l’Amore divino sperimentato e creato anche da noi, nella maggior parte dei casi si trasforma in amore egoico per una propria cosa, per il nostro figlio, compito, lavoro, o qualunque cosa di cui siamo chiamati ad occuparci.
Michele è la Forza per andare oltre Se stessi, per essere strumenti del Mondo dello Spirito. Perché solo quando riusciremo a superarci, senza sentirne il peso, allora in noi sarà disceso a pieno il nostro Io. La Forza di Michele è parte del nostro Io, ed il nostro Io si completa nel Suo agire in noi.
Siamo stanchi molte volte, questo è normale, ma non è bene che ci sentiamo demoralizzati, perché in noi Michele sostiene la forza del Coraggio affinché possiamo affrontare con serenità ciò che è bene sia cambiato.
Ciò che molte volte noi ricerchiamo è la Pace, ma quella a cui normalmente ambiamo, dal punto di vista del Mondo dello Spirito è una stasi simile alla morte.
La Pace che invece Michele ci porta è quella del Vivere, del continuo trasformarsi, azione dopo azione.
Nel Vivere però è sempre richiesta anche la nostra partecipazione, ed il nostro impegno non può mancare. Non a caso Michele è Libera Azione Cosciente, perché richiede partecipazione e consapevolezza: uomini liberi che pensano con la propria testa, che portano idee e risolvono problemi, aprendosi a ciò che gli viene portato da fuori.
Michele ci porta ogni anno queste forze di rinnovamento, a noi sentirle vive in noi stessi ed applicarle senza sprecarne una goccia. È vero che ogni giorno discendono queste forze, ma questo è il periodo maggiormente vocato alla loro discesa e al ricevimento da parte nostra. Per quanto si possa sempre recuperare, il recupero è più faticoso e richiede impegno.
Michele è raffigurato con tre attributi: la Spada, la Lancia e la Bilancia.
Michele porta la Spada, perché il suo compito è quello di unire. I due fili della lama rappresentano ciò che in ognuno di noi è separato e che siamo chiamati ad unire nella punta. Con i lati della spada noi potete solo tagliare, continuare a dividere, mentre con la punta noi generiamo l’Unione tra le parti e quindi possiamo entrare in profondità, per portare una soluzione. Con la punta andiamo dritti al problema, con il taglio lo affrontiamo solo superficialmente.
Ogni volta che portiamo una soluzione che contempera il Tutto, o per lo meno ci sforziamo di considerare più aspetti e punti di vista, noi siamo Lui, siamo Risolutori.
Michele parla a tutti affinché comprendiamo che il cambiamento a cui il Cristo ci sprona, riguarda tutti, nessuno escluso, e chi non si impegnerà sperimenterà il taglio della spada che sarà molto doloroso.
Finché non saremo dritti e presenti nel nostro Io continueremo a percepire la spada dalla parte del taglio, ma quando avremo compreso il nostro ruolo in tutto questo, saremo noi ad impugnarla per affondare direttamente con la punta per risolvere problemi, e le soluzioni scenderanno copiose.
Michele possiede la Bilancia per lo stesso compito, ma con una veste più “leggera”. Lui pesa i nostri cuori, e chiede la nostra leggerezza, perché non vuole per noi pesantezza e sofferenza, ma valuta solamente quanto noi doniamo alla Vita che ci è stata donata.
Ricordate che ciò che viene messo su quella bilancia è solamente quello che fate con Gioia, quello che non ci pesa.
All’Uomo che ha sempre donato con Gioia ed ha aperto il Cuore, il piatto in cui viene riposto il suo operato non si muove mai, resta sempre immobile.
Sull’altro piatto c’è l’Amore di Dio, che non ha alcun peso, perché è sempre donato.
Siamo liberi solamente quando il nostro agire non appesantisce il piatto “umano” della bilancia.
Questo perché, così operando, il nostro donare si pone ad essere della stessa sostanza di quello divino, e Mondo materiale e Mondo immateriale diventano Uno.
Che nei nostri cuori viva sempre la Gioia, perché solo così possiamo essere sempre uniti al Mondo Spirituale. Chi non si vestirà di Gioia sin nel cuore, è destinato a soffrire.
A nulla servirà l’allontanarci dal cammino, perché entreremmo molto facilmente in un profondo sonno dove tutto ci sembrerà semplice e più leggero, ma che dopo poco tempo non ci farà più riconoscere per chi veramente noi siamo.
Siamo chiamati a stare Svegli con il nostro Io ben attento e presente, e con la Gioia nel Cuore: questi sono i soldati di cui Michele necessita, perché il lavoro da compiere è ancora molto.
La Lancia infine esprime la verticalità del nostro Io, il nostro essere in continuo rapporto e dialogo con il Mondo dello Spirito sia nel ricevere che nel dare, come vera Decima Gerarchia.
Nell’immagine di Michele sono celate le risonanze che siamo chiamati a sviluppare: la bilancia, la lancia e la spada.
Nella Bilancia viene pesato il vostro agire con i vostri simili, il vostro prendervi cura di una pianta, l’atteggiamento verso un animale, o verso il mondo minerale, il rapporto con chi ci è attorno nell’orizzontalità.
Nella Lancia siamo collegati con il Mondo dello Spirito, siamo Uno con Lui.
Nella Spada, abbiamo lo strumento per trasformarci dentro di noi e quindi cambiare il Mondo.
Tutto il Mondo dello Spirito si articola in tre parti più una, la sintesi delle tre, ad immagine di Dio che è Uno e Trino.
Il “più Uno” dei tre aspetti che abbiamo visto è lo Scudo, che si genera perché noi diventiamo sempre più forti, sempre più capaci di generare cambiamento e di portare il Nuovo.
Non esistono più sconfitte perché diventiamo Immortali, in noi si sono attivate nuove forze che, anche se nel piano fisico non generano prontamente un risultato, già agiscono fortemente nei piani sottili.
Amiamo la nostra Croce, perché è da quella che si generano tutti i frutti che ci portano ad essere Uomo libero. Proteggiamo la nostra anima come Michele protegge la Madre, affinché essa sia pura coppa del Mondo dello Spirito.
Il mondo spesso sembra portarci verso un’altra direzione, ma Michele è sempre accanto a noi, pronto ad indicarci la strada dell’autodeterminazione, dell’Uomo che guida se stesso in unione al Mondo dello Spirito.
Buon San Michele a tutti.
Arca della Vita
Istituto EUREKA
Cooperativa La Nuova Terra
Cooperativa Casa e Salute