Rudolf Steiner a suo tempo mise in guardia dal non commettere un errore piuttosto comune, che consiste nell'attribuire al karma qualsiasi cosa che ci capita nella vita. Le leggi karmiche si basano sul fenomeno di azione e reazione, conosciuto anche dalla fisica, secondo il quale ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Ogni cosa che facciamo comporta quindi una reazione di natura analoga, destinata a ritornarci in un tempo successivo.
E' quindi vero che un certo numero di fatti che ci accadono possono essere dovuti a ripercussioni karmiche a distanza, ma questo non significa che tutto ciò che ci accade sia necessariamente karmico. Steiner, affermò appunto che non sempre i fatti della vita sono di origine karmica, ma accadono anche avvenimenti fortuiti, mentre altri avvenimenti sono frutto delle nostre libere scelte e quindi non sono nè karmici nè fortuiti, ma scelte volontarie.
Certi avvenimenti fortuiti possono essere invece frutto delle libere scelte di qualcun'altro, che finiscono per coinvolgerci anche se non eravamo destinati a questo. E' ovvio che il coinvolgimento nostro per causa della libera scelta di un altro, crea una relazione karmica tra i due soggetti, che non mancherà di manifestare i suoi effetti a tempo debito. E' altrettanto ovvio che il coinvolgimento fortuito in un certo fatto cui non eravamo destinati, avrà la sua compensazione in un tempo successivo.
Considerando lo studio minuzioso, spientifico spirituale di Steiner, e tenendo conto che già avvengono fatti frutto delle nostre libere scelte ,sorge spontanea una domanda: "Da dove provengono questi avvenimenti fortuiti quindi non previsti?" Avvengono davvero solo per caso? Non si dice :" non c'e' foglia che si muova che Dio non voglia"
Lascio aperte queste domande per chi vorrà successivamente intervenire.