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| Titolo: Come abbiamo fatto a sopravvivere? Mer Ott 19, 2011 6:03 pm | |
| Commento di Enzo Nastati Fra le tante cose che vengono diffuse via internet spesso si trova qualcosa che ci ricorda di porre tutto nella sua giusta dimensione
LA GRANDE DOMANDA
Se eri un bambino negli anni 50, 60 e 70, se appartieni a questa generazione, ...come hai fatto a sopravvivere ?
1.- Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag... 2.- Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo. 3.- Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo. 4.- Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte. 5.- Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco. 6.- Bevevamo l'acqua dal tubo del giardino , invece che dalla bottiglia dell'acqua minerale... 7.- Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni. Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il problema. Si, noi ci scontravamo con cespugli, non con auto! 8.- Uscivamo a giocare con l'unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari... cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile . 9.- La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà ). 10.- Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente, e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi. 11.- Mangiavamo biscotti , pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di soprappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare... 12.- Condividevamo una bibita in quattro bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo. 13.- Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi, televisione via cavo con 99 canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet. Avevamo invece tanti AMICI. 14.- Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell'amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era lì e uscivamo a giocare. 15.- Si! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma. 16.- Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né di iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l'anno. 17.- Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità... e imparavamo a gestirli.
La grande domanda allora è questa: come abbiamo fatto a sopravvivere? ed a crescere e diventare grandi ?Enzo Nastati | |
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: Come abbiamo fatto a sopravvivere? Gio Ott 20, 2011 1:44 pm | |
| Simpatica, con un solo errore: la dislessia, c'era eccome, e creava infelicità. Peraltro è pure sbagliato parlare di dislessia come se fosse una malattia. E' il contrario: chi legge ha appreso delle abilità che il cosiddetto dislessico non è riuscito ad apprendere bene. Tutto qui. Sennò esisterebbero anche la disdisegnia ("Vergogna! Non sa disegnare bene un corpo umano o un fiore!"), la dismusichia ("Non riesci neanche a suonare il Beethowen delle sonate più facili? Che disastro!") la discomputeria ("Povero scemo, non sa inserire un video su Youtube!") la disballalia ("Balla come un cane, il cretinetto!") ecc. ecc. Tutte cose che esistono, ma non sono considerate malattie: e allora?
Un bambino che ha goduto e sofferto negli anni '50, e a cui è toccato il curioso destino che la sua vita personale migliorasse progressivamente mentre viceversa la vita sociale intorno a lui andava peggiorando di decennio in decennio. |
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