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     Di chi siamo schiavi?

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    Dania Panozzo
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    MessaggioTitolo: Di chi siamo schiavi?   Di chi siamo schiavi? Icon_minitimeMar Set 06, 2011 12:41 pm

    Ben ritrovati.
    Vorrei oggi porre questo quesito:
    se e' appropriato pensare che dietro "agli ingranaggi" dell'attuale sistema economico vi sia un progetto di schivizzazione della popolazione.
    In questo quesito faccio riferimento al sistema economico odierno per tentare di capire chi possano essere i burattinai a noi piu' prossimi di questa "schiavizzazione".
    Grazie
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    MessaggioTitolo: Re: Di chi siamo schiavi?   Di chi siamo schiavi? Icon_minitimeMer Set 07, 2011 7:40 am

    Commento di Enzo Nastati

    Beh!, direi che la cosa è orami palese.
    Ci sono burattinai della finanza, e poi i cosiddetti "Poteri occulti" e poi ancora Logge segrete, e poi gli Ostacolatori...
    Tutto questo esiste e, per nostra consolazione, molto presto finirà autodistruggendosi perchè questo è il karma del materialismo.
    Nostro compito è prepararsi adeguatamente aprendo il cuore all'Amore di Dio e mettere in pratica la Sua volontà, allora, e solo allora, non avremo di che preoccuparci.

    Così almeno la penso io.

    Grazie
    Enzo


    Ultima modifica di Admin il Ven Set 09, 2011 4:09 pm - modificato 1 volta.
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    Dania Panozzo




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    MessaggioTitolo: Re: Di chi siamo schiavi?   Di chi siamo schiavi? Icon_minitimeVen Set 09, 2011 4:07 pm

    Il filosofo Epicuro, nell' encomiabile Lettera all'Amico Meneceo, sentenziava con ardore queste Parole:' In nulla è simile a creatura mortale l' Uomo che vive tra immortali Beni'. Che cos'è, allora, la schiavitù dell' Uomo, se non il nostro stesso adeguarci all' altrui Pensiero oppressivo che, da innumerevoli Secoli, è nella morsa del Sistema medesimo e che prosciuga le Speranze, i Sogni, le Aspirazioni nei riguardi dell' Uomo, figlio di un Pianeta che, davvero, dovrebbe farsi degno del Dono che, dalle Potenze, gli è stato elargito? Dio ci rende liberi, ma l' Uomo ci ha fatto schiavi, (e questo lo pronunziò ancora Mosè ai tempi del doloroso Esodo dall'Egitto) ma, dunque, può soltanto un Sistema, formato, sempre e comunque, da simili nostri umani (non semidivini, dunque, che permangono al nostro livello gerarchico di fratellanza terrena) impedire lo slancio della Fiamma che in noi vibra come Fiaccola immortale di Celeste Bellezza ed Altezza? No, i servitori della Fratellanza Oscura non lo potranno. Perseveranno nel trucidare i nostri corpi, potranno anche portarci via le Sostanze, bruciare inoltre le nostre vesti, infangare il nostro Onore, ma non potranno mai toglierci la Libertà, crocifiggete le nostre mani; si alzeranno comunque verso la Luce, l' importante è che il Sole in Noi splenda comunque, qui così come in tutto il Mondo, in questo Mondo, poiché la Preghiera al Grande Spirito sale da ogni parte del Cosmo, il nostro Cuore è libero, poiché Figli del Vento siamo, Ruah, ed esso non avrà catene, se non quelle che ci costringeremo ad accettare.. Sempre con immenso ed immortale Slancio, vostra Stoica Merit-Enn. Ciao.
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    MessaggioTitolo: Re: Di chi siamo schiavi?   Di chi siamo schiavi? Icon_minitimeVen Set 09, 2011 4:55 pm

    Risposta di Enzo Nastati

    Cara Dania, tutto ciò mi ricorda la frase della Bibbia ripresa dal Cristo che dice: "voi siete Dei". E nell'Apocalisse:"ho fatto voi regno e sacerdoti".
    Oppure quanto detto dallo Steiner: "L'uomo è la religione degli Dei".
    Grazie per il pensiero
    Enzo
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    MessaggioTitolo: Re: Di chi siamo schiavi?   Di chi siamo schiavi? Icon_minitimeSab Set 10, 2011 8:22 am

    Enzo scrive:
    "Tutto questo esiste e, per nostra consolazione, molto presto finirà autodistruggendosi perchè questo è il karma del materialismo.
    Enzo
    ".

    Che assomiglia tanto all'enunciato :"il male porta in se' il germe della propria autodistruzione" (un pensiero forte di cui non conosco la fonte precisa..).

    ps.chiedo scusa ma sembra esserci qualche problema con la funzione "citazione".
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    sinwan85PHAR




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    MessaggioTitolo: CAESAR........   Di chi siamo schiavi? Icon_minitimeVen Set 23, 2011 1:36 pm

    NEL COMPENDIO EVANGELICO SI TROVA L'ISTANZA : VANGELO

    MATTEO(GIURISTA)(FACOLTA^ GIURISPRUDENZA) :rendete ordunque a Caesar quel che è di Caesar e A IDDIO QUEL CHE E^ D'IDDIO........ CAESAR è il legittimo per il Mondo se non lo è , non lo è sempre per il Mondo ........ IDDIO E^ OLTRE il Mondo:

    VI E^ L'ASSEMBLEA DELLA SOFIA DEL CONSOLATORE PARACLITO

    CHE GIUNGE DAL PADRE PER GRAZIA DEL FIGLIO IL CHRISTO E DELLA SUA BENEDETTA SOFIA!!!!! L'ASSEMBLEA nel Mondo

    NON E^ del Mondo E^ DEL TEMPLIO DEL SACROSANTO PARACLITO PER GRATIA DELLA SOFIA E DEL BAMBI E DI ORSANMICHELE!!!!! SE CAESAR Complie Rettamente la Mondazione è per Renderla AL TEMPLIO........Ciò Riguarda il mondo non IL TEMPLIO SALA ASSEMBLEA........Occorre onorare nel Mondo Il Legittimo CAESAR non NEL TEMPLIO!!!!!!!

    IL COMPENDIO EVANGELICO E^ LA SOLA VERA UNIVERSITA^:

    LE ALTRE TRE FACOLTA^ CARDINALI SONO LUCA MEDICINA

    MARCO TEOLOGIA GIOVANNI FILOSOFIA !!!!! VANNO SVOLTE

    ASSIEME IN CONCOMITANZA CON I QUATTRO PUNTI DI VISTA MADRIGALI !!!!! sinwan

    NEL TEMPLIO SI GIUNGE CON LA CONTEMPLAZIONE avendo compiuto la Mondazione con Il Legittimo CAESAR nel Mondo.....

    sempre sinwan
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    arcadelt




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    MessaggioTitolo: Re: Di chi siamo schiavi?   Di chi siamo schiavi? Icon_minitimeVen Set 23, 2011 8:56 pm

    Rita ha scritto:
    Vorrei oggi porre questo quesito: se e' appropriato pensare che dietro "agli ingranaggi" dell'attuale sistema economico vi sia un progetto di schivizzazione della popolazione.
    In questo quesito faccio riferimento al sistema economico odierno per tentare di capire chi possano essere i burattinai a noi piu' prossimi di questa "schiavizzazione".

    Essendo già stato trattato l'argomento, volevo rispondere un pm, ma essendo nuovo, non posso... Quindi: se legge il francese potrebbe andare a leggere in questo articolo pdf. Sullo stesso sito, troverà articoli sul RFID...

    Sul sito piecesetmaindoeuvre . com cercare il documento PDF chiamatosi Clinatec. Succede in Francia, ma non posso immaginare che la tessa cosa non succeda anche in Italia.


    Buonasera,
    Jc
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    MessaggioTitolo: Re: Di chi siamo schiavi?   Di chi siamo schiavi? Icon_minitimeSab Set 24, 2011 7:54 am

    Riporto la riposta di Enzo Nastati


    Ringrazio Sinwan per la chiarezza concettuale con cui ha dipanato la matassa Cesare-mondo e Iddio.

    Il passo è in Matteo 22,21 e recita: “Rendete dunque a Cesare le cose che sono di Cesare ed al Dio quelle che sono del Dio”. Innanzi tutto Iddio (o “il Dio”) non è “Dio”, ma l’aspetto divino legato alla Santissima Trinità, ossia tutto il Cosmo, mentre “Dio” è il divino della Santa Trinità, ossia del nostro sistema evolutivo che si estende fino allo zodiaco (compreso).

    Il mondo, a sua volta, deve diventare “mondo”, cioè “pulito” affinché il mondo dello Spirito e quello terrestre tornino ad essere immagine e somiglianza l’uno dell’altro. E vidi nuovo Cielo e Nuova Terra recita Giovanni nell’Apocalisse.

    Compito di “Cesare” è quindi amministrare l’elemento sociale affinché ciò ci realizzi tra gli uomini.

    Se Cesare non fa la sua parte, e quindi è “illegittimo”, l’uomo non è più legato all’obbedienza ad esso e “dovrebbe” agire per cambiare lo stato delle cose, cioè modificare-rinnovare-purificare Cesare. C’è chi sceglie di agire politicamente, chi militarmente e chi terapeuticamente. L’ultimo aspetto mi interessa di più e (per me) consiste nell’aggregarsi tra uomini che anelano alla libertà nell’amore in Comunità cristiane. Lì vigeranno le leggi dello Spirito in terra. Se ciò sarà compiuto con cuore onesto e veritiero, allora si creerà l’unione tra cielo e terra, il mondo inizierà a “pulirsi” dalla menzogna e lo Spirito potrà scendere in modo sempre più copioso.

    Il nuovo Tempio sorge così nell’uomo, il nuovo Tempio è l’uomo stesso tornato immagine e somiglianza di Iddio.

    Grazie

    Enzo
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    MessaggioTitolo: Re: Di chi siamo schiavi?   Di chi siamo schiavi? Icon_minitimeMar Nov 04, 2014 11:25 am

    Ben ritrovati.
    Riflettendo recentemente sulle tematiche collegate a questo mio passato post vorrei aggiungere una  considerazione circa l'importanza di approfondire le proprie conoscenze e le proprie fonti di informazione  per avere il diritto di non accettare passivamente fatti,situazioni,....Ma avrei anche bisogno di chiarire questo punto :secondo l'antroposofia come possono essere definite quelle entita'/forze che muovono i mostruosi personaggi definiti sopra "burattinai della finanza","poteri occulti",tenendo conto che questi attuano piani e strategie di distruzione su svariati livelli di realta'(ivi comprese la ridistribuzione delle popolazioni su territorio,fino ad arrivare alle manipolazioni di eventi quali il clima o le malattie )?Non sono forse forze malefiche piu' potenti del sopracitato materialismo? Grazie.
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    MessaggioTitolo: Re: Di chi siamo schiavi?   Di chi siamo schiavi? Icon_minitimeMar Nov 04, 2014 5:04 pm


    Gentile Rita, tutti noi siamo “oppressi” dalle situazioni da te citate (e tante altre: guerre, epidemie, ecc.). Che fare? Come agire? Come non farci coinvolgere animicamente? Ecc. ecc.

    Dopo anni di riflessioni varie posso dire che il Male non esiste, oppure come ci dice lo Steiner, esso è” Un bene fuori posto.

    Mi permetto di riportare la traduzione di 3 versetti della Genesi, versetti molto conosciuti ma conosciuti nella solita traduzione (tradita).

    Ecco la versione “ufficiale”:

    Genesi 2:8 Dio il SIGNORE piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi pose l'uomo che aveva formato.

    Genesi 2:9 Dio il SIGNORE fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l'albero della Vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male.

    Genesi 2:10 Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, e di là si divideva in quattro bracci.

    Ed ecco la traduzione che (con tanta fatica) unitamente ad amici sto elaborando:

    2.8: ed Egli tracciò (wayita`) LUI-gli Dei (Yahúwah (IOHAH) ‘Elohim) - un giardino (gan[1]) nella sfera sensibile temporale (b`Eden[2]) estratta dall’anteriorità[3] del tempo (miqedem) e pose (wayasem) là (sham) quello stesso-Adam[4] (‘eth-ha’adam) che (‘asher) Egli aveva formato per l’eternità[5] (yatsar).

    2.9
    : Ed-egli-fece-sviluppare[6], IHOAH, LUI-gli_Dei, da quell’elemento adamico (omogeneo) ogni-sostanza-vegetativa bella-quanto-possibile secondo-la-vista, e buona-secondo-il-gusto; e-una- sostanza delle-vite nel-centro della-incinta-organica; e-una-sostanza-vegetativa della-conoscenza

    del-bene-e-del-male[7].

    2,10
    . E un fiume (un’emanazione) era-scorrente da-quel-luogo-temporale-e-sensibile, per l’azione di abbeverare quella-stessa-sfera-organica[8]; e-di-là, esso-era-sè-dividente al-fine-di essere-per- l’avvenre secondo-la-potenza-quaternaria-moltiplicatrice-dei-principi.

    2.11 Il nome del primo (di questi principi emanati)-era-PHISHON (la realtà fisica, l’Essere apparente) Lui-che-è-circoscrivente-tutte le terre di HAWILA(l’energia virtuale) la-quale-è-il-luogo-proprio-dell’-oro (la riflessione luminosa).

    Se hai avuto la pazienza e la cortesia di leggere fino qui ti sarai accorta che la storia… è completamente diversa… (con buona pace per i traduttori-traditori).

    Quello che noi chiamiamo “male” sono Entità spirituali altissime che si sono “sacrificate” per farci da “ostacolo”, da “specchio” affinché prendessimo coscienza (l’albero della conoscenza…) che tutto è UNO e quindi passo dopo passo trasformiamo le parti cadute in noi.

    Ogni persona che compie questo cammino ringrazierà queste Entità per il sacrificio che amorevolmente esse compiono per noi e così le “libera” dal compito. Come “ringraziamento”, dato che ad una Grazia corrisponde un’altra Grazia, esse ci porteranno, con la coscienza, alla loro dimensione originale superiore.

    Ecco il Piano Divino, dell’Unico Dio che abbiamo: un Dio Amore e non di Male, punizione o giustiziere.

    Come noi “sciogliamo” queste Entità dal loro compito così, quello che noi chiamiamo Male svanirà e ci mostrerà il suo vero volto oltre il velo dell’apparenza con cui ora si manifesta: il Volto dell’Amore.

    Io la penso così.
    Buon tutto
    Enzo
    sss


    [1] GAN (una cinta). I traduttori ellenisti hanno qui copiato la parola samaritana corrispondente a PARADISO, senza prima chiarire la parola ebraica GAN, che non ha tuttavia nessuna altra difficoltà che quella di non potersi prestare alle loro vedute. Abbordiamo la parola samaritana poiché è la sola proferita oggi (Fabre visse in contemporanea a Napoleone), la radice di questa parola, così poco capita, è RAD, esprimente l’idea di un movimento circolare, costante e facile (irradiare), come quello di una ruota; così come possiamo rimarcarlo nella radice ROD, che esprime l’azione di tutto ciò che si che si dispiega attorno a qualcosa e l’inviluppa nel suo grembo, così il siriaco RDIDA il caldaico e l’ebraico RDID, hanno ugualmente significato di un vestimento femminile, un inviluppo leggero che circonda la persona di pieghe ondulate, la parola samaritana RDIQ, aveva certamente lo stesso significato e ciò che lo prova senza permettere repliche, GAN di cui è la versione enfatica per mezzo del segno omologo alla PHE, aggiunto da capo, non ha mai altri sensi che quello di un inviluppo, di una incinzione protettrice. Questa parola che si collega ancora al nome dato alla donna presso un gran numero di popoli, significa ancora un inviluppo, nell’italiano “gonna” nell’inglese “goan”, nel francese “guin” , e anche nell’antico celtico “gun” o “goun”. Non ha potuto significare un giardino se non nel senso in cui si considera  un giardino come chiuso e circondato di siepi. Ma questo significato ristretto è qui smentito dal samaritano “paradiso” i cui analoghi rispondono tutti al senso di incinta, si sfera, di velo “ e di orGANo, che gli si può attribuire.

    Ecco ora l’etimologia geroglifica della parola GAN. Questa parola misteriosa si innalza evidentemente dalla radice GU, che esprime ogni idea di oggetto inviluppante e contenente senza sforzo, aprendosi e distendendosi anche per contenere e ricevere, la quale è completata dal segno finale estensivo nun.

    GU (insieme a GHI e GHE) il segno organico riunito a quello della forza convertibile universale (o a quello della manifestazione o a quello della vita), costituisce una radice che diventa il simbolo di ogni organizzazione, questa radice che possiede le stesse facoltà di estensione e di ingrandimento che abbiamo visto nella radice GA, racchiude le idee apparentemente opposte di inviluppo e di sviluppo, a seconda del punto di vista da cui si guarda l’organizzazione. Le radici arabe simili dipingono l’inviluppo universale, lo spazio, l’atmosfera e tutto ciò che protegge.

    GaN il segno organico riunito per contrazione alla radice AN o AUN forma una radice da cui decorrono tutte le idee di circuito, di chiusura, d’incinta protettrice, di sfera, di ipseità (principio che afferma l’identità dell’essere individuale con sé stesso, detto soprattutto di esseri dotati di coscienza) organica.

    GAN Tutto ciò che chiude circonda, copre da ogni parte; tutto ciò che forma l’incinzione di una cosa; limita questa cosa, la protegge allo stesso modo che una GuAiNa, limita e protegge la sua lama. L’omologo arabo conferma le idee dell’ebraico ed è, in generale ogni cosa che copre e circonda un’altra ma, particolarizzando, un’ombra protettrice, un’oscurità tanto fisica che morale, una tomba. Elevata alla potenza di verbo, questa parola esprime l’azione di inviluppare di tenebre, di fare notte, di oscurare lo spirito, di rendere folle, di coprire di un velo, di rinchiudere entro muraglie etc. Nell’idioma antico parole simili significavano un demone, un diavolo, un dragone, uno scudo, uno smarrimento dello spirito, un embrione inviluppato nel seno della madre, una corazza e ogni specie di armatura etc, etc. Nella lingua moderna questa parola si è ristretta a significare un cortile, un giardino.

    [2] BYeDeN ( BETH, AYN,DALETH, NUN): nella-sfera-sensibile. Quando questa parola è stata resa con quelle di delizie e di voluttà e ciò a seguito di una concatenazione di idee rozze che si collegavano a tutto ciò che è sensibile e temporale. La radice sulla quale si eleva è evidente: è AUD che esprime ogni specie di periodo limitato, di là AYD e AYDN, i tempi attuali, la temporalità, le cose sensibili e transitorie, etc. etc.

    [3] M-QeDeM ( MEM, QOF,DALET, MEM) : estratta dall’anteriorità. Se gli Ellenisti avessero voluto comprendere la parola AYDN, essi avrebbero ugualmente compreso questa. Ma avendo schivato il senso dell’una, hanno dovuto necessariamente mancare il senso dell’altra. E’ sempre la radice AYD che precede, che è ancora qui impiegata, secondo il costume di Mosè, ma guardata sotto un altro rapporto, e modificato dal segno iniziale della più gran forza agglomerante e comprimente QOF, e dal segno collettivo finale MEM. Si deve dire qui che i sacerdoti egizi concepivano due eternità: KADOM, quella al di sotto del tempo, e OLAM quella al di là del tempo (il mondo a venire, lo Shabat), cioè l’eternità anteriore e l’eternità posteriore.

    Tutto questo corrisponde alla fase evolutiva denominata “antico Saturno” di cui si tratta nella “Scienza Occulta” di Rudolf Steiner. In essa ci viene detto che il tempo “sensibile” sorse a metà dell’antico saturno mentre lo spazio-luce sorse ancora dopo, nella fase dell’antico Sole. Ci si può quindi chiedere “dove” fosse l’antico Saturno dato che lo spazio sorse dopo, e “quando” tutto ciò iniziò dato che il tempo sorse appunto a metà dell’antico saturno. Questo versetto ci offre la soluzione al problema: dall’anteriorità del tempo sorse il tempo sensibile. Come dire che nell’Essere del tempo infinito si determina una “cinta” organica, ossia una condizione di individualizzazione, e lì esso si “rovescia” diventando “sensibile”.

    [4] Ricordiamo che nella Genesi si parla di Adam e di Adamo. Il primo è stato generato a immagine e somiglianza di Dio e corrisponde al cerchio zodiacale, mentre il secondo è stato “tratto dalla terra rossa” a immagine (l’esterno) - e non somiglianza (l’interiorità) – di Dio ed è il nostro progenitore.

    [5] Quindi l’Adam cosmico-zodiacale è stato posto all’interno della cinta zodiacale, quindi tra i Cherubini e lì sorse l’Adamo tratto dalla materialità, ossia dall’antico saturno dato che in quella fase ci viene detto sorse il principio della fisicità (che era fisica e non ancora materiale). Saranno poi ancora i Cherubini a donare la Luce all’uomo dell’antico Sole e, dopo la Caduta (antica Luna) saranno essi che lo cacceranno ponendosi a guardia sulla porta a Est del Paradiso.

    [6]
    עֵץ etz ( AYN, TZADE): una sostanza vegetativa. La radice UTZ o ITZ sviluppa ogni idea di crescita, di escrescenza, tumore, cosa che si accumula, il segno TZADE che la termina, marca lo scopo, il fine a cui tende ogni cosa. Non vedere che del legno, come gli ellenisti, o come San Gerolamo che li ha copiati, è testimoniare un grande desiderio di tacere la verità, o di dimostrare molta ignoranza. Il samaritano è stato molto più felice o meno risevato. La parola AYTZLaN (Atlantide?) che egli impiega, esprime una vegetazione della natura elementare; esso si erge sulla radice TZUL o TZIL, e conclusa dal segno estensivo NUN. Il caldaico dice AILN, cosa che ritorna più o meno allo stesso concetto. E’una forza estensiva, una potenza che invade; in una parola la materia al lavoro (in travaglio): è ciò che i Greci chiamano ULE’  (da cui il nome Silvia…lo dice Leopardi e anche ELENA (bella quanto possibile a vedersi) in Silvia, per Leopardi, c’è anche la citazione della Selva dantesca, a riguardo della condizione dell’anima nei tempi che viveva il Giacomo) e i latini SYLVA. Ora, notate che ULE’ e SYLVA, hanno ugualmente significato, del legno, o un bosco, un albero in senso molto ristretto. La colpa che commisero qui i traduttori ellenisti mi sembra volontaria e calcolata: perché altrimenti sarebbe ridicola: quella di San Gerolamo era forzata. Avendo seguito una volta quelle guide infedeli in un punto, era obbligato a seguirle in tutto. Dopo aver visto un giardino, in una incinzione intellegibile che noi chiamiamo oggi una sfera di attività organica, era del tutto semplice che egli vi scorgesse la voluttà, e là ove era il sensibile e il temporale mise l’oriente, e là ove era l’anteriorità del tempo mise albero e dove era una materia al lavoro,  etc etc.

    [7] Nota dalle lezioni di Gozlan: l’albero della conoscenza del bene e del male è acquisire un corpo senza sapere come dominarlo, senza saperlo davvero usare ,e l’Albero della Vita è la Cabala.  

    [8]
    Mario Pincherle direbbe, se non vado errata, la circoncisione del mondo dove si poteva vivere, l’Eden.
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    MessaggioTitolo: Re: Di chi siamo schiavi?   Di chi siamo schiavi? Icon_minitimeMer Nov 05, 2014 11:29 am

    Caro Enzo, il male esiste, basta leggere uno scritto tratto dal libro:  INFLUSSI LUCIFERICI, ARIMANICI, ASURICI di Steiner, per comprendere che quanto tu affermi è solo una verità parziale, riporto testualmente il tuo pensiero : Quello che noi chiamiamo “male” sono Entità spirituali altissime che si sono “sacrificate” per farci da “ostacolo”, da “specchio” affinché prendessimo coscienza (l’albero della conoscenza…) che tutto è UNO e quindi passo dopo passo trasformiamo le parti cadute in noi.

    Ecco lo scritto di Steiner : E nell’epoca che ora verrà, saranno delle entità spirituali de-nominate gli ASURA che si insinueranno nell’anima cosciente, e perciò in quello che chiamiamo l'Io dell’uomo (perché l'Io sorge nell’anima cosciente).
    Gli Asura svilupperanno il male con una forza anche più in-tensa di quella delle potenze sataniche nell’epoca atlantica o degli spiriti luciferiche nell’epoca lemurica.
    Il male che gli spiriti luciferici, insieme al beneficio della libertà hanno arrecato all’uomo, l’uomo lo espierà tutto quanto durante il corso dell’evoluzione terrestre.
    Il male che gli spiriti arimanici hanno creato, potrà essere ri-mosso nel corso del divenire, grazie alla legge karmica.
    Ma quel male che sarà arrecato dalle potenze Asuriche, non potrà similmente essere espiato.
    Se gli spiriti buoni hanno dato all’uomo dolori e sofferenze, malattie e morte, affinché nonostante la possibilità del male, egli potesse evolversi ulteriormente, se gli spiriti buoni hanno dato, in contrapposizione alle potenze arimaniche, la possibilità del karma, per pareggiare l’errore, non sarà invece altrettanto facile contrap-porsi agli spiriti asurici durante il corso dell’esistenza terrestre.
    Perché questi spiriti riusciranno ad ottenere che tutto quanto sia da loro afferrato (ed è proprio la zona più profonda ed intima dell’uomo, l’anima cosciente con l'Io) che l'Io dell’uomo si con-giunga con la sfera materiale della terra.
    Pezzo per pezzo, verranno estirpate dall’io le sue parti; e man mano che gli spiriti asurici si stabiliranno entro l’anima cosciente, l’uomo dovrà lasciare sulla terra, via via, le parti della sua esisten-za.
    Quanto cade preda delle potenze asuriche è irrevocabilmente perduto.
    Non è che l’uomo debba cadere intero in loro mano; ma dallo spirito dell’uomo verranno tagliati fuori ad opera delle potenze a-suriche, dei pezzi.
    Le potenze asuriche si annunziano nella nostra epoca attra-verso lo spirito operante oggi, attraverso lo spirito che vive esclu-sivamente nella sfera del materiale e nell’oblio di ogni reale entità spirituale e di ogni mondo spirituale.
    Potremmo dire: che le potenze asuriche seducano l’uomo, è oggi un fatto ancora piuttosto teorico.
    Oggi esse lo adescano in molti modi, facendogli credere che il suo io sia il risultato del mero mondo fisico; lo seducono ad una specie di teorico materialismo.
    Ma nel corso ulteriore del divenire (e ciò si annunzia sempre più nelle caotiche passioni della sfera dei sensi, passioni che scendono sulla terra sempre più in basso), esse ottenebreranno lo sguardo dell’uomo nei confronti delle entità spirituali e delle poten-ze spirituali.
    L’uomo non saprà nulla e non vorrà saper più nulla di un mondo spirituale.
    Non si limiterà ad insegnare che le più alte idee morali umane sono soltanto sviluppi superiori degli impulsi animali; non si limite-rà ad insegnare che il pensiero umano è soltanto una trasforma-zione di ciò che anche l’animale possiede; non si limiterà ad inse-gnare che l’uomo è affine all’animale in ciò che concerne la sua figura e che anche tutta la sua entità discende dall’animale; bensì prenderà questa concezione sul serio e vivrà conforme ad essa.
    Oggi ancora egli non vive proprio conformandosi al principio secondo il quale l’uomo, con la sua entità, discende dall’animale.
    Ma questa idea si farà strada senz’altro, e avrà come conse-guenza che, con essa, gli uomini vivranno anche come animali e si sprofonderanno negli istinti e nelle passioni puramente animali.
    E in molte cose che qui non è il caso di descrivere, in molte delle selvagge orge di vana sensualità che oggi soprattutto nelle grandi città vanno affermandosi, noi già vediamo risplendere i grotteschi inferni di quegli spiriti che designiamo come asurici.

    Grazie Neter
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    Rita




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    MessaggioTitolo: Re: Di chi siamo schiavi?   Di chi siamo schiavi? Icon_minitimeMer Nov 05, 2014 1:58 pm

    Bene.Ci si puo' fare un'idea sempre piu' chiara su quelle entita'/forze che muovono i mostruosi personaggi sopracitati e della malignità dei loro piani distruttivi che stanno emergendo sempre piu' chiaramente ai nostri giorni.
    E' auspicabile  a questo punto pensare che

    Admin ha scritto:
    Commento di Enzo Nastati


    Tutto questo esiste e, per nostra consolazione, molto presto finirà autodistruggendosi perchè questo è il karma del materialismo.


    e che questa sarà la fine delle forze asuriche menzionate?
    Ringraziandovi grandemente per i vs contributi desidererei anche (se e' possibile) risalire a qualche citazione/fonte steineriana dove si faccia riferimento al  citato effetto  di  "autodistruzione del materialismo".

    Rita.
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    MessaggioTitolo: Re: Di chi siamo schiavi?   Di chi siamo schiavi? Icon_minitimeGio Nov 06, 2014 8:31 am

    Cari tutti, ben so che quanto ho scritto può sollevare molte obiezioni da parte di chi ci segue e soprattutto da parte di chi ha letto lo Steiner (per non parlare della formazione cattolica…).

    Il problema del Bene e del Male è un problema che ci accompagna dalla nascita e non trova soluzione nelle logiche che il mondo sapientemente ci dona.
    E’ necessario andare molto più in profondità, ricordarsi che lo Steiner spesso ha detto che, dati tempi e la coscienza degli uditori, non poteva dire di più. Lo stesso Cristo ha ripetuto più volte questo concetto. Basti pensare che gli evangelisti per indicare il “modo” con il quale Egli parlava utilizzano il verbo “laleo”, che significa “balbettare” (il la…la…la… di chi incespica nelle parole o il parlare degli infanti).
    Ricordiamoci anche del Vangelo di Tommaso quando il Cristo comunica a Tommaso le tre parole impronunciabili e del fatto che egli non le vuole riferire agli altri apostoli per pericolo di essere lapidato. Se sono così “segrete” perchè incuriosirci? Forse perché se noi apriamo il nostro cuore  e la nostra mente possiamo coglierle?
    Ricordiamoci di tutto questo e poi chiediamoci “chi siamo noi”! Con quale livello di coscienza ci avviciniamo alle Scritture o allo Steiner. Con la coscienza ordinaria? Immaginativa? Ispirativa? Intuitiva?

    Un detto recita: “Chi sa parla, chi non sa ascolta (e se lo vuole ripete)”.
    In quanto ho scritto ci sono gli spunti per sviluppare adeguati pensieri: vogliamo provarci (assieme)?

    Pongo una domanda: dove era situato l’antico Saturno? Quando è stato creato? E soprattutto come è stato creato? Pensiamoci e scopriremo cose molto interessanti. Lo Steiner ha velato queste considerazioni, a noi decidere se continuare a balbettare o iniziare a pronunciare(con la massima prudenza e umiltà) le nostre prime parole da uomo (libero).

    Perdonate la franchezza
    Enzo


    PS: per Rita: sono spiaciuto ma non posso trovare il riferimento richiesto (del quale sono sicuro). La mia biblioteca è ammassata da 5 anni sotto un giro scala e …rimane là
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    MessaggioTitolo: Re: Di chi siamo schiavi?   Di chi siamo schiavi? Icon_minitimeGio Nov 06, 2014 9:30 am

    Caro Enzo, è ovvio che noi (uomini) pensiamo al male con il grado di coscienza ordinaria, ed è altrettanto vero che se vogliamo “suppore” cosa sia il male con stati di coscienza Superiori, esso non esiste più, anzi è un bene non compreso che aiuterà quell’anima, che apparentemente subisce il male, a evolversi . Tutto è Uno nell’infinito perfetto Amore.

    Grazie Neter
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    MessaggioTitolo: Re: Di chi siamo schiavi?   Di chi siamo schiavi? Icon_minitimeVen Nov 07, 2014 10:22 am

    Buongiorno a tutti

    Per restare in linea con quanto detto dal Sig. Enzo e il ( o la) Sig neter, nel suo ultimo post dove ha corretto il tiro,  riporto alcune frasi già riportate correttamente dallo stesso Admin in un suo post con titolo " Una Nuova Scienza dello Spirito?"


    Le frasi dello Steiner che qui riporto ( ringrazio l'Admin) fanno seriamente riflettere tutti quelli che conoscono l'antroposofia:

    ” Fino ad ora la concezione antroposofica del mondo non ha potuto mostrare per diverse ragioni il volto che mostrerà in avvenire”

    ---------------------------------

    ” Una delle ragioni è che per prima cosa essa dovette in qualche modo prendere piede. Essa dovette per conseguenza rivolgersi a un determinato gruppo di persone (..). Naturalmente la scienza dello spirito doveva per il momento rivestire le sue comunicazioni con un linguaggio che fosse adatto al gruppo di persone indicato"

    --------------------------------

    Ancora lo Steiner dice: nella misura, e secondo le condizioni che risulteranno in seguito, la scienza dello spirito troverà anche le forme espressive per parlare ad altri gruppi di persone. Soltanto chi voglia avere esclusivamente dogmi finiti e rigidi può pensare che la forma attuale delle comunicazioni della scienza dello spirito sia durevole o addirittura la sola possibile.

    --------------------------------

    ”In generale riesce difficile agli uomini unire le idee nuove alle quali non sono abituati. Nemmeno occorre che le idee insolite neghino quelle che già avevano, basta che aggiungiamo qualcosa a quelle consuete”

    --------------------------------

    "Del resto a molte verità non si può accennare che con delle mezze verità… molte verità verranno ancora esposte dalla scienza dello spirito nel corso dei prossimi anni o di un prossimo evo”.


    --------------------------------

    Subito dopo queste, possiamo aggiungere un'altro brano del Dottore sempre riportato dall'Admin, e dice:

    Nulla sarà tanto pericoloso per l’umanità nel prossimo avvenire, quanto la tendenza a permanere nell’antica chiaroveggenza non sviluppata di forze nuove.
    Odino e Thor appariranno nuovamente agli sguardi umani ma nel frattempo le anime avranno attraversato una nuova evoluzione.
    L'evoluzione dell’avvenire dovrà comparire all’umanità libera e indipendente da ogni tradizione e da ogni autorità.


    (Rudolf Steiner, conferenza - Oslo, 17 giugno 1910)


    -----------------------------------

    Ora sicuramente, il male oggi non è scomparso, ed è assolutamente diverso da quello che era un tempo, ma se è vero che il male sta sviluppando forze sempre più intense, forse è anche vero che l'uomo a sua volta sta sviluppando una coscienza superiore e quindi può mettere a servizio capacità superiori e più adatte ad affrontare questo tipo di male, e credo che intendesse questo il Sig Enzo.

    Ricercare fra le righe dello Steiner,  quello che alle persone del passato non ha detto apertamente. Chi lo sta facendo oggi? Questa è una domanda che spesso mi faccio e a quanto pare se l'è fatta anche l'Admin altrimenti non avrebbe scritto quel Topic.

    Che sia già possibile mettere fine al " Bene fuori posto" con così tanta facilità, non credo sia così semplice come a dirsi, ma benvenga la positività di chi tenta di metterci del suo, affinchè nel suo piccolo questo avvenga.
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    MessaggioTitolo: Re: Di chi siamo schiavi?   Di chi siamo schiavi? Icon_minitime

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